Al Riesame i sigilli al maneggio di Viagrande. Perquisizioni a tappeto e sviluppi in vista
Messina – Va al Riesame il sequestro d’urgenza disposto per l’ex rettore Salvatore Cuzzocrea eseguito nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Messina nell’ambito del così detto caso rimborsi. L’udienza è stata fissata per lunedì 15 dicembre prossimo e riguarderà il “congelamento” dei beni, a fini probatori, fino ad una somma di 800 mila euro, autorizzato dalla Procura e convalidato dal giudice per le indagini preliminari.
Perquisizioni a tappeto
Adesso sarà il Tribunale del Riesame a vagliare il provvedimento, che ha portato i finanzieri, ai comandi del colonnello Girolamo Franchetti, a mettere i sigilli anche ad una parte del maneggio di Viagrande, gestito dalla famiglia della moglie del rettore, nelle parti dove sarebbero state utilizzate le spese effettuate coi rimborsi chiesti e ottenuti all’ateneo di Messina come rimborsi per l’attività di docente universitario. Una inchiesta ancora tutta aperta, quella sfociata nel sequestro d’urgenza, che ha visto gli investigatori impiegati in un’ampia attività di perquisizioni a tappeto, che porterà a successivi sviluppi.
Tutti i prossimi passi dell’inchiesta
Il prossimo 8 gennaio, invece, il Riesame ascolterà la Procura. Titolari dell’inchiesta sono le pm Liliana Todaro e Roberta La Speme, coordinate dalla vicaria Rosa Raffa, che insistono per i domiciliari al docente universitario ed ex direttore del dipartimento di Farmacia. Domiciliari negati invece dal giudice per le indagini preliminari Eugenio Fiorentino. Ancora non in calendario, invece, il vaglio collegiale del sequestro principale da oltre un milione e mezzo di euro disposto dallo stesso giudice, ma che con molta probabilità potrebbe essere fissato nello stesso giorno, se gli avvocati Elena Florio e Giorgio Perrone presenteranno istanza in tal senso.
