Taormina. "La fase di liquidazione dell'Asm va conclusa, poca chiarezza su alternativa"

Taormina. “La fase di liquidazione dell’Asm va conclusa, poca chiarezza su alternativa”

Taormina. “La fase di liquidazione dell’Asm va conclusa, poca chiarezza su alternativa”

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venerdì 18 Novembre 2016 - 11:04

I sindacati hanno sottolineato la necessità di "tutelare e salvaguardare i lavoratori non dimenticando che la nascita di un nuovo soggetto giuridico potrebbe comportare un’alterazione o una modifica dell’attuale status delle condizioni contrattuali e lavorative dei dipendenti sulla quale non siamo assolutamente favorevoli"

Cgil, Cisl, Faisa-Cisal, Ugl e Uil, alla luce dell’incontro svoltosi lo scorso 3 novembre nel palazzo municipale di Taormina a cui hanno preso parte i rappresentanti aziendali e provinciali ed il vice sindaco ed assessore alle Partecipate, Mario D’Agostino, hanno ribadito la necessità e l’opportunità di proseguire nella via della conclusione della fase di liquidazione avviata nel settembre del 2011. “Restiamo convinti – scrivono le organizzazioni sindacali in una nota – che non giovi cancellare l’attuale personalità giuridica dell’Azienda servizi municipalizzati, riconosciuta quale Azienda speciale, creando un nuovo soggetto ibrido e non ancora identificato, considerato che negli ultimi tempi è stato dimostrato di poter operare adeguatamente, fornendo ottimi servizi agli utenti e confermando un’eccellente liquidità di cassa, che può essere un esempio di gestione valido anche per il futuro. Una posizione su cui restiamo inflessibili e non disponibili ad alcuna trattativa”.

Il timore manifestato dai rappresentanti sindacali, anche nel corso della riunione è quello di “imbarcarsi inconsapevolmente in una nuova avventura senza conoscere esattamente un piano od una proposta alternativa come avvenuto per la liquidazione per la quale non è stato mai prospettato un piano B e da cui fino ad oggi non vi è stata la possibilità di fuoriuscita”. Seppur sia stata sottolineata la tutela e la salvaguardia dei lavoratori non va dimenticato che la nascita di un nuovo soggetto giuridico potrebbe comportare “un’alterazione o una modifica dell’attuale status delle condizioni contrattuali e lavorative dei dipendenti sulla quale non siamo assolutamente favorevoli. Riteniamo dunque – aggiungono i sindacati – che si debba proseguire nel percorso di uscita dalla liquidazione, in sintonia con le organizzazioni sindacali, mantenendo inalterati gli standard occupazionali e contrattuali attuali, confermando la personalità giuridica di questa Azienda”. Le organizzazioni sindacali si sono dichiarate disponibili “a qualsivoglia confronto, pronti a fornire suggerimenti ed indicazioni che possano portare ad un futuro migliore per l’Azienda”.

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