Catturato un altro latitante 38enne di Taurianova sfuggito all'operazione Perseverant

Catturato un altro latitante 38enne di Taurianova sfuggito all’operazione Perseverant

Dario Rondinella

Catturato un altro latitante 38enne di Taurianova sfuggito all’operazione Perseverant

martedì 09 Aprile 2024 - 07:49

Il 38enne di Taurianova, è stato arrestato dai carabinieri a Lamezia Terme dove era giunto dalla Francia attraverso un volo di linea

LAMEZIA TERME – E’ stato arrestato poco dopo essere arrivato a Lamezia Terme dalla Francia il taurianovese 38enne che, indagato nell’operazione “Perseverant” dei carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, si era sottratto alle catture eseguite fra Taurianova e Rosarno nella notte del 29 febbraio scorso e scaturita da un’indagine coordinata dal procuratore Emanuele Crescenti e dal sostituto procuratore Davide Lucisano della Procura di Palmi, che ha permesso di scoprire un articolato giro di spaccio di sostanze stupefacenti, risultato fortemente radicato all’interno del contesto territoriale dei Comuni di Taurianova e Rosarno.
L’uomo era stato dichiarato latitante dal Tribunale di Palmi e, nei suoi confronti, erano state lanciate ricerche a livello comunitario, con l’emissione del Mandato di Arresto Europeo.
A tradirlo sono stati i contatti con i suoi familiari in Italia, con i quali si sentiva quotidianamente, anche raccontando loro di aver preso i biglietti aerei per una fugace visita nel weekend. I militari dell’Arma lo
hanno atteso sulla pista dell’aeroporto di Lamezia Terme e posto agli arresti domiciliari, a disposizione del gip di Palmi, dove deve rispondere di plurime imputazioni in materia di sostanze stupefacenti. In particolare, al taurianovese è stato contestato di essere un’importante pedina nello spaccio al dettaglio di droga, specialmente nella sua città di origine.
A dare avvio alle investigazioni dei militari dell’Arma, lo ricordiamo, era stata la denuncia sporta dal padre di una giovane assuntrice di sostanze stupefacenti che, vista la brutta china che stava prendendo la figlia, aveva deciso di deporre l’orgoglio di genitore e confidare la dipendenza della ragazza ai Carabinieri. Gli approfondimenti successivi fatti dagli investigatori, avviati nel marzo del 2020 e conclusi anni dopo, accertavano i timori dell’uomo, riscontrando l’esistenza di un florido mercato della droga leggera e
pesante, con base a Taurianova e ramificazioni a Rosarno, Platì e Gerocarne, dove avevano base i fornitori del narcotico.
Sulla base degli elementi di prova così raccolti, secondo l’ipotesi d’accusa sposata dal gip di Palmi che ha firmato l’ordinanza restrittiva, si ritiene che per l’odierno indagato bastino le cautele assicurate dalla misura degli arresti domiciliari, in attesa del processo.

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