Messina. Visicaro, promotore nel 2000 dell'iniziativa: "Le istituzioni s'impegnino senza timori ma tutto appare fermo, compreso il porto di Tremestieri"
MESSINA – C’era una volta una battaglia per liberare Boccetta dalla presenza ingombrante dei Tir. Era il 2000, sembra un secolo fa, e Saro Visicaro, una vita nei radicali e nell’associazionismo, era il promotore dell’iniziativa. 23 anni dopo, Visicaro ragiona sulle occasioni perdute, sulla tela di Penelope del porto di Tremestieri e sulla forza che “il governo della città dovrebbe avere”.
“Una forza e indipendenza per riprendere un tema centrale su cui nessuno parla più”, insiste Visicaro, mentre “oltre a Boccetta, la zona di Messina Sud è infestata. Sono 3500 mezzi che ogni giorno attraversano Messina. Questa è la vera mobilità sostenibile. E la priorità è imporre l’utilizzo dell’approdo di Tremestieri”.
I messinesi purtroppo sono un popolo apatico, indifferente, distaccato dai gravi problemi che attanagliano la città. Ma l’indifferenza come diceva Antonio Gramsci è il peso morto della storia. E’ la materia inerte in cui affogano spesso gli entusiasmi. L’indifferenza ha sempre pesato nella storia dell’umanità. Ciò che avviane oggi non avviene perchè alcuni vogliono che avvenga, quanto perchè la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia aggrovigliare i nodi che solo la spada potrà tagliare, lascia salire al potere uomini che solo una rivoluzione potrà rovesciare. Nessuno si domanda: se avessi fatto il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, con il mio impegno, con la mia tenacia, sarebbe successo ciò che è successo? Starsene alla finestra e guardare i pochi che lottano e si sacrificano aspettando tempi migliori, è una grande vigliaccheria. Saro Visicaro è una vita che lotta contro i TIR nel Viale Boccetta, ma i messinesi se ne fregano, non lo hanno mai aiutato in questa battaglia di civiltà, lascandolo solo. Eppure lui e il suo movimento hanno lottato per il bene della città. Ma i messinesi non lo hanno seguito, sepolti da una cappa di indifferenza che umilia la città.
Egr, sig. sindaco, egr. Assessore alla mobilità .
Una città senza spazi di libero parcheggio, pur pagando il Bollo di legge, senza auto propria, ma strapiena di percorsi per giocattoli stradali pericolosissimi
( biciclette, monopattini, vespe, ciclomotori e moto, camions , TIR ) , PULMANN, TRAM, PULMINI, AUTOBUS e AUTO per esodo e controesodo Natalizio ed estivo. Complimenti !
UN BEL TIPO DI CITTA’ PROVINCIALE SUL MARE A TENDENZA TURISTICA …….
Caro signor Visicaro: Messina è questa.
Messina non ha una identità perché i messinesi sono sempre stati sottomessi,sono stati sempre comandati da altri,nella nostra lunga storia, è sempre stato così.
Quindi siamo geneticamente un popolo di sudditi che non sapremmo vivere se non fossimo sottomessi.
E non nasce geneticamente sottomesso, fa la valigia e se ne va; perché l’unica soluzione allo squallore è questa.
L’altra è una scossa di terremoto 7.0 che azzera tutto e ammazza colpevoli ed innocenti.
A proposito,correggete il titolo.
PERCHÉ COSÌ COM’È SCRITTO,SEMBRA CHE DEBBANO ESSERE I TIR A LIBERARSI DEL BOCCETTA.
Grazie, un errore di distrazione, abbiamo corretto.
Cordiali saluti