Cittanova. Incendio isola ecologica comunale, arrestato il presunto autore

Cittanova. Incendio isola ecologica comunale, arrestato il presunto autore

Dario Rondinella

Cittanova. Incendio isola ecologica comunale, arrestato il presunto autore

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martedì 22 Agosto 2023 - 14:24

L’incendio, ha coinvolto un grosso deposito di rifiuti e un elicottero per il servizio antincendio boschivo dell’azienda “Calabria Verde”

CITTANOVA – E’ stato tratto in arresto dai carabinieri, il presunto autore del grave incendio divampato nella serata di ieri all’interno dell’isola ecologica di proprietà del Comune. Si tratta di un uomo, incensurato, di Cittanova.

L’incendio, scoppiato poco dopo le 20:30, ha coinvolto un grosso deposito di rifiuti e un elicottero per il servizio antincendio boschivo, nella disponibilità dell’azienda “Calabria Verde”, ente strumentale della Regione Calabria per la difesa del patrimonio forestale locale. Il mezzo, andato completamente distrutto, era lì posteggiato perché nel pomeriggio di ieri era rientrato dalle operazioni di spegnimento di alcuni focolai di incendi nelle campagne di Reggio Calabria. Oggi, una volta approntato nuovamente per il volo, sarebbe dovuto essere impiegato nuovamente in attività di sorveglianza aerea dell’Aspromonte.

Ad istradare gli investigatori verso la tesi della natura dolosa dell’incendio è stata la distanza fra il cumulo di rifiuti e il velivolo in fiamme, tanto grande da non lasciare dubbi circa la duplicità degli inneschi che hanno causato l’incendio. E così, mentre i vigili del fuoco spegnevano le fiamme, i carabinieri hanno iniziato ad analizzare le immagini dell’impianto di videosorveglianza dell’isola ecologica, arrivando a
cristallizzare il momento in cui il presunto autore del reato si introduceva all’interno della discarica e, con un innesco, appiccava il fuoco ai rifiuti urbani.

Questa mattina, i militari dell’Arma si sono presentati presso l’abitazione dell’arrestato per scongiurare che lo stesso potesse disfarsi dei vestiti indossati al momento dell’incendio o occultare altre fonti di prova, sequestrando anche un barattolo contenente numerosi pezzi di diavolina immersi in liquido infiammabile.

Sulla base degli elementi di prova sinora raccolti, secondo l’ipotesi d’accusa sposata dalla Procura di Palmi, si ritiene che l’arrestato possa essere l’esclusivo responsabile del gesto, che non appare riconducibile a dinamiche di criminalità organizzata. La prospettazione accusatoria dovrà ora trovare un preliminare accoglimento nella convalida dall’arresto, effettuata Gip di Palmi, che sarà anche chiamato a valutare l’opportunità di una misura cautelare personale, anche in relazione alla gravità dei danni arrecati al servizio pubblico e quantificati in circa 3.000.000,00 di Euro.

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