Classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. A Messina serve una classe dirigente capace

Classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. A Messina serve una classe dirigente capace

Pippo Trimarchi

Classifica del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. A Messina serve una classe dirigente capace

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martedì 14 Dicembre 2021 - 12:32

Sul risultato finale ha inciso in misura particolare la pesante crisi economica che ha assunto connotazioni strutturali. La situazione va affrontata presto

Anche la classifica del Sole 24 Ore sulla Qualità della vita 2021 delle province italiane è stata impietosa per Messina ed evidenzia responsabilità diffuse che impongono la necessità di una svolta.

La grave crisi economica del nostro territorio, e in particolare del capoluogo, ha avuto un peso determinante sul 97° posto ottenuto sulla base di 90 indicatori suddivisi nelle tradizionali sei macro-categorie tematiche.

Forte ricorso al reddito di cittadinanza

Infatti. l’area “Ricchezza e consumi” vede la Città metropolitana al 97° posto con un peggioramento di 6 posizioni. Chiaro indicatore delle difficoltà economiche è l’elevato ricorso al reddito di cittadinanza per il quale ci classifichiamo al 95° posto con 41,5 nuclei beneficiari ogni mille abitanti. Siamo in sostanza ad oltre il doppio della media (20,5) che si registra nelle altre province.

Anche il tasso di ingresso in sofferenza dei prestiti bancari alle famiglie (1,1%) è piuttosto elevato rispetto alla media (0,7%) e ci relega al 102° posto. L’esposizione residua dei debiti non è comunque tanto alta (25.708 Euro) e ci fa guadagnare il 24° posto. Anche se, riflettendoci bene, per altro verso questo elemento lascia pensare a un debole andamento dell’acquisto di beni durevoli.

Famiglie a bassa capacità reddituale

La retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti (14.201 euro) è del 27% inferiore alla media (19.523 Euro), evidenziando una diffusa condizione di precarietà reddituale. Questa situazione, già grave in sé per il disagio che crea alle famiglie, indebolisce la capacità di spesa, limita la domanda e si pone a fondamento della difficoltà che attraversano le attività commerciali e di servizi. Si alimenta così un circolo vizioso che assedia le prospettive di sviluppo.

D’altra parte, come scrive il prof. di Domenica Farinella nel report annuale sulla povertà della Caritas, a Messina sussistono “fasce di popolazione in età da lavoro con bassi livelli di scolarizzazione che non hanno i mezzi per andare fuori e restano intrappolati in un mercato del lavoro locale, fatto principalmente di occupazioni precarie a bassa qualifica nel settore dei servizi, con imprese scarsamente innovative e dinamiche, in cui non vi sono opportunità di stabilizzazione, di crescita professionale e potenziamento delle competenze.”

Pochi laureati a Messina

Da questo punto di vista va sottolineato che, come emerso anche nel report sulla qualità della vita di Italia Oggi, nel 2020 a Messina la percentuale di laureati si è fermata al 19,20% dei soggetti tra i 25 e i 39 anni: troppo bassa. Nello stesso periodo, nell’Unione Europea il 41% della popolazione di età compresa tra 25 e 34 anni aveva completato l’istruzione universitaria. Se si considera, poi, che molti giovani messinesi spendono il loro titolo accademico altrove si capisce bene perché, nelle condizioni appena descritte, le prospettive di rilancio economico del territorio abbiano fondamenta fragili.

Bisogna aggiungere, poi, che i giovani Neet, cioè quelli che non lavorano e non studiano (15-29 anni), sono il 40%. Il dato medio è di gran lunga inferiore (22,5%), tanto che in questo campo precipitiamo al 103° posto in classifica.

Sono pochissime anche le imprese che fanno e-commerce così come limitato è il numero di nuove attività imprenditoriali. Risultano pochi anche gli interventi di riqualificazione energetica nonostante gli incentivi del governo. In questo caso siamo al 98° posto.

L’alta litigiosità intasa i tribunali

Passando alle tematiche di carattere socio-ambientale la macro area “Giustizia e sicurezza” evidenzia un alto indice di litigiosità con 4.921 cause civili iscritte ogni 100.000 abitanti che ci vale il 105° posto in classifica. Anche le cause pendenti superiori al triennio sono molte (46.7%) e anche in questo caso ci relegano al 105° posto. Questi aspetti, com’è noto, hanno un peso rilevante sulla qualità della vita dei cittadini.

L’incidenza della mortalità per incidenti stradali non è alta e ci fa guadagnare addirittura un 8° posto.

Sul fronte sanitario emergono elementi incoraggianti. Abbiamo un elevato numero di medici specialisti (6° posto) e di medicina generale (3° posto). Anche l’emigrazione ospedaliera, con i cosiddetti “viaggi della speranza”, registra un andamento tutto sommato discreto che ci fa guadagnare il 50° posto in graduatoria.

Buona posizione per Cultura e Tempo libero

Il risultato più soddisfacente della classifica proviene dalla macro-categoria “Cultura e Tempo libero” con un progresso di 4 posizioni che ci porta al 74° posto. Incidono positivamente il numero di librerie, la quantità di spettacoli ma soprattutto il patrimonio museale per il quale la provincia di Messina ottiene un lusinghiero 19° posto. Ancora più determinante nel risultato complessivo della macro-are in questione è la diffusione della banda larga per la quale siamo al 12° posto per quella sino all’armadietto e al 31° posto per quella fino a casa.

Ambiente insoddisfacente

L’ambiente ricolloca Messina in territorio negativo (90° posto). E’ andata un po’ meglio rispetto al rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente che però riguardava solo i capoluoghi di provincia. In ogni caso, valgono in linea generale le stesse analisi che abbiamo proposto allora con riferimento particolare alla raccolta differenziata (102° posto), all’offerta del trasporto pubblico (94° posto) e alle piste ciclabili (92° posto).

Numerosi sono, inoltre, gli esposti per inquinamento acustico (107° posto in classifica) ad ulteriore dimostrazione di una negativa configurazione ambientale.

Bassa la qualità della vita degli anziani (105° posto). Migliore ma sempre in area quella delle donne (89° posto), dei bambini (83° posto) e dei giovani (73° posto).

Basta polemiche inutili e superficiali

Anche in questo caso, come per le altre graduatorie di analoga natura, le responsabilità per la pessima qualità della vita a Messina sono diffuse e riguardano diversi ruoli istituzionali, culturali, sociali ed economici. Insomma nessuno si può sentire assolto e la nostra classe dirigente, a vario titolo, deve smetterla di annoiarci con polemiche inutili, ragionamenti superficiali e atteggiamenti strumentali. E’ venuto il momento che si assuma ad ogni livello chiara consapevolezza della vera portata dei problemi e si riescano ad individuare efficaci percorsi di uscita dalla crisi. Da questo si può e deve partire per un poderoso sforzo collettivo che conduca alla rinascita del nostro territorio.

11 commenti

  1. CONDIVIDO… 👍 in particolare modo l’ultimo pezzo a conclusione perché SOLTANTO COSÌ SI PUÒ VERAMENTE RINASCERE!!!!!!

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  2. Una classe dirigente capace la trovi,ma prima devi imparare a saperla votare.Non ce ne sono mai srati,perché siamo noi che non sappiamo riconoscerli.
    I messinesi invece i voti li danno ai compari che gli promettono il lavoro come spazzino,o all’ATM….
    Lasciamo perdere,semu pessi!

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  3. Ma no! Perché girarci attorno! La rinascita del territorio riguarda solo ed esclusivamente chi lo governa e indirettamente i cittadini che scelgono chi lo dovrà governare. Comunque, non se ne può più di sentire sempre la stessa musica, le stesse considerazioni, le stesse ipocrisie, le stesse chiacchiere, bla, bla, bla come direbbe la Thumberg. La rinascita passa indiscutibilmente da una classe politica capace, seria e onestà che attualmente, purtroppo……..si è trasferita su Marte! Pazienza, bisogna aspettare che torni.

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  4. messina è morta

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  5. Trovo la linea editoriale del direttore Caspanello e dell’editore Trimarchi più attenta concisa e precisa della precedente, troppo improntata alla retorica per i miei gusti.
    I miei complimenti.

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  6. ..concordo a cominciare dai disfattisti, che remino almeno un pò a favore di chi vuol fare qualcosa di buono….. .. e non denigrare e screditare tutto.
    Esame di coscienza per tutti a cominciare dai cittadini.

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    1. Ripeti sempre le stesse cose…disfattisti, che remano contro il tuo bravissimo sindaco che vuole fare, ma non lo lasciano fare, colpa dei cittadini e così via! Ma basta difendere l’indifendibile, offendi l’intelligenza dei Messinesi, è da quasi quattro anni che questo soggetto “amministra” come fosse un monarca e senza nessuna opposizione da parte di una classe politica asservita o peggio ancora soggiogata dalla prepotenza del tuo SULTANO! E quali sono i risultati di questo grande sindaco? I risultati sono chiari alla quasi totalità di noi Messinesi…FALLIMENTO! Fallimento politico, culturale, sociale e soprattutto umano di questo personaggio!

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      1. ..lo ripeterei al’ infinito.. si chiamasse De Luca o Vattelapesca o Abramovich o Pulcinella…cambierebbe poco, il DNA messinese è quello, lo dimostra il fatto che ogni iniziativa è sempre contestata e mai supportata da una alternativa.. e guarda caso in tempi passati, (non molto lontani),tutto andava bene, conti, bilanci, viabilità, spazzatura, arredo, trasporti,….ahah ahha altro che offendere l’ intelligenza del messinese… è ben altro…leggi sopra Giullare magari ti convinci, fai buone feste!

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        1. Fai buone feste anche tu!

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        2. EGREGIO il DNA come lei ben saprà è PERSONALE😏 SIAMO per FORTUNA uno DIVERSO dall’ALTRO, persino con il pensiero che è l’UNICA cosa che però, nonostante sia personale, può trovare affinità con altri e si PUÒ CONDIVIDERE , INFATTI CONDIVIDO il commento di Franco 🤩e dissento dal suo 😖…. TANTE iniziative del sindaco vengono CONTESTATE perché non producono EFFETTI BENEFICI ,ma COLLATERALI 😏….se fa COSE BUONE stia certo che gli viene dato MERITO 😇😁…e se nei tempi passati non funzionava NULLA,ai tempi d’ oggi non funziona NIENTE 😤…..penso che anziché NOI ,si convincerà lei TORQUEMADA 😏……nonostante il suo pseudonimo “sanguinario” il suo ❤️ e la sua TESTA PRESTO capiranno il MIO e il pensiero di Franco basato sulla REALTÀ ,no sull’ ANTIPATIA e CHISSÀ che prima o poi LEI CONDIVIDA lo STESSO NOSTRO COMMENTO😁…. nonostante il mio “DISFATTISMO “😳 SO ESSERE PURE POSITIVA 😁

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  7. Messina è fallita perchè i messinesi sono dei falliti

    non ci sono se e ma

    solo non hanno il coraggio di ammetterlo

    i migliori se ne sono andati e si sono salvati la vita

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