Come rimettersi in forma dopo Pasqua

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domenica 07 Aprile 2024 - 13:45

L'angolo della nutrizionista. Rubrica a cura della dottoressa Simona Brigandì

di Simona Brigandì

L’angolo della nutrizionista Ci siamo appena lasciati alle spalle la Pasqua e, assieme alle festività, pure tutti gli abbondanti pasti protagonisti di questo periodo. Non si è certo badato alla linea tra fritti, carne e dolci vari più di qualcuno probabilmente si sentirà in colpa per aver sgarrato così tanto, discostandosi dalla sua dieta quotidiana. Chi più chi meno proverà forse quasi dei rimorsi per aver esagerato con i pasti pasquali e chissà quanti stanno cercando di poter tornare a regime per bilanciare al meglio gli. Come fare per rientrare nei canoni?

Come poter recuperare dopo gli sgarri? Importante innanzitutto sottolineare come sia assolutamente sconsigliato affidarsi a rimedi casalinghi o drastiche diete fai da te, lette in qualche blog su internet nemmeno così referenziato. Sempre meglio rivolgersi a qualcuno di esperto al quale poter sottoporre la propria alimentazione e la propria dieta in modo approfondito. Di seguito alcuni piccoli consigli da poter seguire in questo periodo (ma validi comunque tutto l’anno) per non sentirsi troppo in colpa e rimediare, per quanto possibile, dopo gli eccessi pasquali.

Parole d’ordine stagionalità, equilibrio e attenzione a ciò che si mangia

Verdure (di stagione) e fibre sono tra i migliori alleati ai quali potremo rivolgerci, possibilmente mettendoli al centro del nostro pasto e considerandoli una portata principale e non solamente un contorno. Un discorso, comunque sia, valido e attuabile dopo ogni periodo in cui si mangia un po’ di più, come per esempio quello di Natale.

La soluzione migliore sarebbe quella di osservare uno stile alimentare corretto anche negli altri mesi dell’anno, in modo da non dover ricorrere a diete drastiche poco sostenibili nel lungo periodo. Generalmente parlando, e ancor di più in questo periodo in cui abbiamo esagerato con alimenti (soprattutto dolci) industriali, è importante stare attenti alla qualità dei prodotti da consumare, rispettando quanto possibile la stagionalità: in questo modo si permette all’organismo l’assunzione di più nutrienti e principi attivi, riducendo quella di sostanze chimiche, dannose per l’organismo.

Anche idratarsi è importante, non solo attraverso l’acqua ma pure con la frutta fresca, senza pur disdegnare poi quella secca (quantità giornaliera consigliata 20-30 grammi) in quanto ricca di minerali e vitamine. Prediligere anche un buon olio extravergine di oliva che si rivela un alleato per la nostra salute, preferirlo ad altre tipologie di condimento e anche eventualmente in specifiche cotture va usato al posto del burro. E’ un potente alimento naturale, fonte di grassi buoni e sostanze antiossidanti salutari come i polifenoli, capaci di combattere l’azione dei radicali liberi, tra le principali cause dell’invecchiamento delle cellule.

Importantissima l’attività motoria

Potrebbe anche essere utile, durante i pasti, bere due o tre bicchieri d’acqua non solo per mantenersi idratati, ma anche per aumentare il senso di sazietà. Allo stesso scopo possono essere utili alimenti ricchi di fibre. Qualche piccolo snack tra i pasti possiamo concederlo, possiamo tranquillamente anche arrivare a 5 pasti al giorno, spuntini compresi a metà mattinata e metà pomeriggio così da poter stimolare il metabolismo, sempre qualcosa di leggero, digeribile e sfizioso. Sacrifici fino a un certo punto, perché qualche dolce è ancora concesso, ad esempio un pezzo di cioccolata fondente è ammesso per le ottime capacità terapeutiche e proprietà energetiche, ricostituenti. Aiuta a prevenire disturbi cardiocircolatori ed è pure un valido antiossidante.

Importantissima ovviamente l’attività motoria, indispensabile per controbilanciare le scorpacciate della Pasqua. Non è obbligatoria l’attività agonistica, basta muoversi un po’ più del solito. Dedichiamoci al moto, allo sport, in questo modo riduciamo il anche rischio di patologie cardiache, di osteoporosi e combattiamo l’obesità”.

Simona Brigandì

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