Concorso vigili a Messina, un candidato racconta: "Test nell'anarchia totale"

Concorso vigili a Messina, un candidato racconta: “Test nell’anarchia totale”

Francesca Stornante

Concorso vigili a Messina, un candidato racconta: “Test nell’anarchia totale”

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mercoledì 27 Novembre 2019 - 07:30

Si chiama Manuel denuncia una serie di irregolarità e annuncia ricorso dopo il test di pre-selezione per il concorso per i 46 posti di polizia municipale a Messina.

«Ho già fatto tanti concorsi e tanti altri ancora ne farò. Ma mai avevo assistito a cose del genere». E’ l’amara riflessione di uno dei tanti giovani che venerdì scorso si è cimentato nella prova di pre-selezione del concorso per vigili urbani a Messina. 

Un concorso per 46 posti nella Polizia Municipale che inevitabilmente ha scatenato grande attesa e speranza. Lo hanno dimostrato i numeri dei partecipanti alla prova che si è svolta nei locali della Facoltà di Ingegneria. Si sono presentati in 795, a passare la prova sono stati 186. Adesso per loro ci sarà una prova scritta, la verifica dei requisiti necessari per partecipare, poi la prova e la graduatoria finale. C’è però chi non si rassegna a come si è svolta la pre-selezione. In questi giorni stanno montando le polemiche proprio per le modalità in cui si è svolto il test. 

Manuel è uno di loro e annuncia ricorso. Ecco il suo racconto di quanto è accaduto in una delle 15 aule adibite per la prova: «Regnava l’anarchia totale. Nelle prime file i candidati erano tutti seduti vicini, quando di regola dovrebbe rimanere almeno un posto di distanza. Per due ore siamo rimasti da soli con i fogli delle domande e i barcode sopra i banchi ed ognuno faceva quello che voleva. Gente che copiava e usava i telefoni. Ci hanno lasciato i cellulari e chiunque ha potuto usarlo a suo piacimento, non c’erano controlli. In un concorso pubblico dovrebbero rimanere spenti e sopra i banchi o ritirati».

Manuel racconta di aver scritto anche al sindaco De Luca per denunciare la situazione. Spiega anche di aver sbagliato a non far presente ciò che accadeva intorno durante il test, ma si è trovato spiazzato. «Io all’inizio del test ho spento il telefono, pensando qualcuno chiedesse di posarlo sopra il banco o altro. Invece non è successo nulla di tutto ciò».

Manuel è pronto a presentare ricorso e sa già che non sarà l’unico a farlo.

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10 commenti

  1. Visto che aveva con sé il telefono. Avrebbe potuto accenderlo e fare foto o video… La volpe quando non arriva a l uva dice che è acerba.

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  2. ho partecipato anch’io a questo concorso per vigili urbani e posso confermare ciò che ha esposto Manuel. mi chiedo come fare ricorso tutti insieme?

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  3. Speriamo che i nuovi tutori dell’ordine vincano correttamente questo concorso perché è insopportabile pensare che siano dei furbetti a ricoprire tale delicato ruolo.

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    1. E vero c’è stato un gran casino gente che usava il cellulare pure per le domande poi c’è da dire che le domande dei quesiti non erano del test che ci hanno inviato da studiare in parte alcune domande non esistevano

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      1. Elvira franchina 28 Novembre 2019 20:26

        C’ero anche io..concordo con voi e aggiungo che le buste gialle aperte con all’interno i questionari..non le ho mai viste arrivare in nessun altro concorso che ho fatto..di solito sono sigillate..comunque io c sono per il ricorso fatemi sapere!!

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  4. Notizia assolutamente falsa, nell’aula dove ero io tutto si è svolto con un vigile che passava ogni secondo e con la premessa iniziale di spegnere e lasciare le borse sotto la sedia con telefono spento. La prossima volta alzatevi le maniche e studiate invece di dire cose da persone poco serie, per essere buoni

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  5. Gabriele Palleschi 28 Novembre 2019 16:03

    Situazione uguale si è verificata nell’aula dove ero io. Cellulari accesi ma con vibrocall e ragazzi che smanettavano indisturbati. Situazione posti, uno accanto all’altro, al punto che notavo la mia vicina di posto con alcune risposte diverse dalle mie. (non so chi sbagliava)
    Se volete fare qualcosa, io sono con voi.

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  6. Elvira franchina 29 Novembre 2019 09:53

    Buongiorno…anche io ho partecipato al concorso e condivido tutto ciò che avete scritto aggiungendo che le buste gialle con dentro il quiz sono arrivate aperte quando in altri concorsi che ho fatto sono sempre state sigillate..comunque se fate ricorso io mi aggiungo a voi…fatemi sapere..

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  7. Confermo quanto detto dagli altri ragazzi, situazione all ‘inverosimile si poteva fare di tutto copiare,telefoni accesi,nemmeno l’ombra della sorveglianza, il foglio domande consegnato in busta aperta.

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  8. Essere preparati o meno,non significa che un concorso pubblico debba svolgersi in quelle condizioni, sembrava di essere dentro la torre di babele,chi ha organizzato lo sapeva da tempo,non mi sembra così difficile gestire 700 persone se c’è organizzazione ,purtroppo mancava proprio quella.

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