Coronavirus Messina: dal 13 negozi, uffici, imprese chiusi. Ecco le eccezioni

Coronavirus Messina: dal 13 negozi, uffici, imprese chiusi. Ecco le eccezioni

Rosaria Brancato

Coronavirus Messina: dal 13 negozi, uffici, imprese chiusi. Ecco le eccezioni

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mercoledì 11 Marzo 2020 - 20:45

#coronavirus- De Luca firma l'ordinanza che dispone il divieto di circolazione, la chiusura di negozi, studi imprese. Eccezioni solo per servizi essenziali e alimentari.

L’ordinanza entra in vigore il 13 marzo alle 21, ci sono 48 ore di tempo per organizzare meglio le sospensioni e le modalità di applicazione del provvedimento. Viene sospesa la circolazione urbana se non per motivi di lavoro, necessità e salute. Chiudono tutti i negozi, le imprese, gli uffici pubblici TRANNE supermercati ed esercizi di generi alimentari, panifici. De Luca firma questa sera l’ordinanza e domani sarà pubblicata ma nelle prossime 48 ore sarà possibile intervenire per integrare il testo definitivo. DI SEGUITO LE DICHIARAZIONI DI DE LUCA NELLA DIRETTA FACEBOOK DELLE 19

L’OMS: E’ PANDEMIA

Il sindaco ha iniziato la conferenza stampa evidenziando come l’OMS proprio oggi pomeriggio abbia dichiarato il coronavirus una pandemia (ovvero estesa a tutto il mondo). “Il mio ruolo è quello di garantire l’incolumità e la sicurezza dei cittadini”. Ha iniziato a replicare alle polemiche che nel corso della giornata avevano scandito il passare delle ore. “Io non farò provvedimenti che vanno contro i provvedimenti nazionali, ma prenderò decisioni a supporto e sostegno. Io non solo sostengo le azioni a tutela dei cittadini, ma vado pure oltre. IO SONO LA MASSIMA AUTORITA’ LOCALE IN TERMINI DI SANITA’. La comunità ci affida il proprio destino, noi non possiamo, per coscienza, non mettere in moto quei meccanismi, che in base al nostro ruolo, sono necessari. Io non mi sento di meno rispetto a NESSUNO”

“Ci sono pochi posti letto”

“Io conosco bene la situazione dei nostri posti letto- ha continuato il sindaco- C’è un vero e proprio pericolo. E’ ritornata gente a casa nei 108 comuni di Messina e mi auguro che tutti si siano messi in autoisolamento. Ma se NON CI SONO I POSTI DISPONIBILI IO CHE DEVO FARE? Ci rendiamo conto che basterebbe solo il 20% di quello che è accaduto in Lombardia e qui non sapremmo cosa fare? Io NON VOGLIO AVERE SULLA COSCIENZA NESSUNO SOLO PERCHE’, PER TIMORE NON Ho FATTO QUELLO CHE DEVO FARE. Siamo arrivati per questo a definire un provvedimento con varie articolazioni. Il testo è pronto ed io, finita la diretta lo firmo. E’ un testo ossequioso delle norme.

Rischiamo la TRAGEDIA

Se accade qui diventa Tragedia. Dobbiamo partire dal presupposto che la medesima situazione che c’è in Lombardia, se accade qui diventa TRAGEDIA. Tutto ciò che può essere fatto per evitare la carenza di posti letto in rianimazione deve essere fatto prima. Firmo oggi e pubblico, l’efficacia scatta a 48 ore per dare la possibilità a tutti di organizzarsi. Ringrazio quegli esercizi commerciali che hanno già chiuso e invito tutti a fare altrettanto. E’ una decisione che tutela la città

9 i casi tra Messina e provincia

L’ordinanza entra in vigore il 13 marzo e durerà due settimane. L’assessore Minutoli ha spiegato che al momento i contagi tra Messina e provincia sono finora 9 (7 a Messina città, quasi tutti in isolamento a casa). Minutoli ha lodato le 17 associazioni di volontariato che si sono messe a disposizione. Sono stati poi ripetuti i numeri verdi e le norme da seguire e gli adempimenti per collocarsi in autoisolamento nei casi di rientro da zone del nord o comunque in attesa di controlli. Ulteriori regole riguardano anche chi è in ISOLAMENTO, limitando al massimo tutti i contatti.

L’assessore Dafne Musolino si è soffermata sull’organizzazione per fronteggiare h24 l’emergenza e le necessità con riferimento ai servizi della polizia municipale. Numerose le segnalazioni giunte al comune ed ai vigili in merito al mancato rispetto del decreto nazionale. “L’attitività è stata intensa- ha detto la Musolino- e non ci siamo fermati. Abbiamo appena trovato poco fa un’attività aperta e l’abbiamo denunciata”

DIVIETO DI CIRCOLAZIONE

Primo punto: DIVIETO DI SPOSTAMENTO DELLE PERSONE SIA TRA IL COMUNE DI MESSINA E GLI ALTRI SIA ALL’INTERNO DELL’AREA URBANA. Ci si può muovere solo per motivi di lavoro, necessità e salute o casi di rientro. Chiunque si sposta dovrà avere ANCHE IN AMBITO URBANO il modulo di autocertificazione da esibire in caso di controlli per dichiarare il motivo di spostamento. Quanto scritto nel modulo deve essere veritiero, in caso contrario si incorre sia in sanzioni che in conseguenze penali.

Chiudono uffici e negozi

SARANNO SOSPESE LE ATTIVITA’ DI TUTTI GLI UFFICI COMUNALI. I dipendenti andranno in FERIE o in smart working. Sarà sospesa l’attività degli uffici aperti al pubblico. Resteranno in funzione solo i servizi essenziali. Saranno SOSPESI TUTTI GLI ESERCIZI COMMERCIALI tranne gli alimentari e i servizi essenziali. “L’unico modo per evitare che la gente circoli è chiudere le attività- ha spiegato De Luca- Ci saranno delle eccezioni che adesso spiegheremo”. Chiudono le attività CHE NON SONO INDISPENSABILI. Tutto il resto sarà chiuso.

CHI CHIUDE CHI RESTA APERTO

Sospesi ottici, edicole, vendite non alimentari, parrucchieri, barbieri, commercio non alimentare, mercati non alimentari. RESTANO APERTI SUPERMERCATI, MERCATI ALIMENTARI, PANIFICI, FARMACIE, PARAFARMACIE, ALIMENTARI PER ANIMALI. La ristorazione per mense sociali è consentito. Saranno disattivati i distributori alimentari e bevande per evitare assembramenti. GLI ORARI SARANNO QUELLI REGOLARI.

Chiusi studi, imprese, aziende

Chiusi studi privati, ambulatori, centri estetici, tranne i casi di emergenza (ad esempio un dentista per un’urgenza) e tranne i medici di famiglia. Chiuse le imprese private TRANNE quelle attività di pronto intervento. Altra eccezione riguarda i lavori pubblici, perchè chiudendo un cantiere pubblico le conseguenze potrebbero essere gravi. Ma ci sono casi in cui anche i lavoratori hanno chiesto in questo momento di sospendere (il vicesindaco Mondello ha fatto l’esempio della via don Blasco, in questo caso sono stati gli operai stessi a chiederlo)

Chiuse le Partecipate

Chi resta aperto deve rispettare le norme sulle DISTANZE. Devono essere assicurate le condizioni di distanza di 1 metro tra le persone. Le prossime 48 ore serviranno anche ad integrare elementi da chiarire. Anche le PARTECIPATE sospenderanno le attività degli uffici, mandando in ferie d’ufficio gli impiegati. Il provvedimento non riguarda i servizi essenziali e sarà sospeso il servizio al pubblico. Entro le 18 del 13 ogni partecipata dovrà trasmettere il piano.

Servizi essenziali, banche

Chi gestisce servizi essenziali, banche ed spa, devono rimodulare i servizi sospendendo i ricevimenti al pubblico lasciando in funzione ad esempio i bancomat e usando lo smart working.

L’invito finale del sindaco è stato quello di seguire l’esempio di chi ha già chiuso o sospeso le attività.

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