Corruzione a Messina, si muove la Commissione Antimafia

Corruzione a Messina, si muove la Commissione Antimafia

Alessandra Serio

Corruzione a Messina, si muove la Commissione Antimafia

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mercoledì 04 Marzo 2020 - 19:21

La commissione regionale antimafia aprirà le audizioni sulla corruzione nell'amministrazione regionale dopo i casi di Palermo e Messina, dove è scattato il blitz Ottavo Cerchio

La commissione parlamentare regionale antimafia guidata dall’onorevole Claudio Fava ha annunciato l’avvio di un nuovo ciclo di audizioni, dopo le recenti indagini anti corruzione portate avanti a Messina, Palermo e Trapani.

“Gli ultimi episodi corruttivi – al Comune di Palermo, al Genio Civile di Trapani e Messina e nel comparto dei fondi per l’agricoltura – confermano quanto già emerso nel rapporto Anac, che vede la nostra regione in testa alla non invidiabile classifica degli episodi di corruzione in Italia. La commissione Antimafia regionale, che da questa legislatura ha anche il compito di indagine sui sistemi corruttivi e sulla loro pervasività in Sicilia, ha deciso oggi di avviare un ciclo di audizioni finalizzate ad un’indagine su una patologia che ormai non è riconducibile a una somma di singoli episodi ma che appare sistemica”. ha detto il presidente della Commissione Ars.

Conferenza stampa Ottavo Cerchio
conferenza stampa Ottavo Cerchio

A Messina il blitz Ottavo Cerchio è scattato ieri con l’arresto di 11 persone, 3 in carcere e 8 ai domiciliari, accusati a vario titolo di muoversi intorno ad un sistema di mazzette e favori tenuto in piedi da un pregiudicato, Marcello Tavilla, prestanome del grossista del pesce e del traffico della droga Antonino Bonaffini detto Ninetta, entrambi arrestati.

Maria Militello corruzione messina
Maria Militello

Durante l’arresto nell’abitazione di Bonaffini gli agenti della Squadra Mobile, ai comandi del capo Antonio Sfameni e dal dirigente della sezione Criminalità organizzata Simone Scalzo, hanno trovato una grossa somma di denaro contante, nascosta in camera da letto, e munizioni. Bonaffini, da ieri al carcere di Gazzi, oggi ha affrontato l’interrogatorio di garanzia ed ha deciso di rispondere alle domande del giudice Maria Militello.

Ha risposto anche l’imprenditore edile Giuseppe Micali, difeso dall’avvocato Alessandro Billè, che ha parlato a lungo, chiarendo la sua posizione, in particolare il suo ruolo all’interno dell’appalto di Mazzara del Vallo.

L’imprenditore ha preannunciato che produrrà un dossier con i documenti che spiegano meglio la sua versione dei fatti. Ha fatto scena muta, invece, il protagonista principale della vicenda, Maurizio Tavilla.

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere anche la compagna, Cinzia Fiorentino, e il socio Pietro Ferrara, entrambi ai domiciliari. Ha risposto invece l’ex assessore comunale Giorgio Muscolino, coinvolto nella vicenda come amministratore del condominio Sottomontagna. Assistito dall’avvocato Nino Favazzo, Muscolino ha chiarito il tenore dei dialoghi intercettati tra lui e Tavilla.

La tornata di interrogatori non è ancora conclusa. Si va avanti domani con Angelo Parialò, l’autista in servizio alla Dda che chiedeva assunzioni di nomi da lui segnalati a Tavilla, al quale avrebbe rivelato notizie su indagini in corso, e col dirigente del Genio Civile di Trapani Giancarlo Teresi, che sarà interrogato per rogatoria, essendo ai domiciliari a Palermo.

Il Giudice Militello conta di poter interrogare anche Felice D’Agostino, 62 anni, del Genio Civile di Messina, all’estero al momento del blitz ma che ha annunciato, attraverso il suo difensore Pietro Venuti, di rientrare per consegnarsi alla giustizia in pochi giorni.

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Un commento

  1. Eller lo disse tre anni fa. Giù tutti a contestarlo e sbeffeggiarlo. Per primi voi giornalisti che lo chiamaste in modo dispregiativo badante. Se solo rileggeste quanto scritto anni fa, oggi non osereste avvicinarvi alla tastiera.

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