Covid, in Sicilia raccolta plasma iperimmune in 8 centri. Misilmeri e Bronte zone rosse

Covid, in Sicilia raccolta plasma iperimmune in 8 centri. Misilmeri e Bronte zone rosse

Redazione

Covid, in Sicilia raccolta plasma iperimmune in 8 centri. Misilmeri e Bronte zone rosse

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sabato 14 Novembre 2020 - 15:46

Possono donare quei cittadini guariti recentemente dal Covid 19. A Messina bisogna recarsi all'ospedale Papardo

PALERMO – In Sicilia sono già otto i centri di raccolta del plasma per la cura del Coronavirus autorizzati dal Dipartimento attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’ assessorato regionale della Salute. Si tratta dei servizi trasfusionali presso i policlinici di Palermo e Catania, le Asp di Trapani, Caltanissetta e Ragusa e negli ospedali Papardo di Messina e Garibaldi di Catania, tutti autorizzati alla fine della scorsa primavera. Possono donare quei cittadini guariti recentemente dal Covid 19 essendo ancora dotati di plasma iperimmune. Nell’Isola la cura con il plasma è stata somministrata di recente su alcuni pazienti della provincia etnea affetti da Covid-19.

Bronte e Misilmeri “zone rosse”

Bronte e Misilmeri intanto diventano “zone rosse”. Lo ha deciso il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci che, per contrastare la diffusione del Coronavirus nell’Isola, ha istituito zone off-limits nei due Comuni in provincia di Catania e Palermo. L’ordinanza, adottata d’intesa con l’assessore alla Salute Ruggero Razza, vista la relazione epidemiologica del Dasoe e sentiti i sindaci, resterà in vigore da domani (domenica 15 novembre) fino a mercoledì 25.

Il nuovo provvedimento prevede il divieto di: accesso e di allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici o privati; di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo pubblico o privato a eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura sanitaria, per stato di necessità o per usufruire di servizi o svolgere attività non sospese.

Disposto lo stop di tutte le attività didattiche e scolastiche, di ogni ordine e grado e degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Consentito, invece, il transito, in ingresso e in uscita, dal territorio comunale per gli operatori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nell’assistenza alle attività inerenti l’emergenza, nonché esclusivamente per l’ingresso e l’uscita di prodotti alimentari, di prodotti sanitari e di beni o servizi essenziali.

Possibile anche il transito, in entrata e in uscita, per garantire le attività necessarie per la cura e l’allevamento degli animali, nonché per le attività imprenditoriali non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante.

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