Emergenza rifiuti nei comuni dell’Ato Me2. Cgil Messina: «Licenziamenti illegittimi. Necessario l’intervento della Regione»

Emergenza rifiuti nei comuni dell’Ato Me2. Cgil Messina: «Licenziamenti illegittimi. Necessario l’intervento della Regione»

Emergenza rifiuti nei comuni dell’Ato Me2. Cgil Messina: «Licenziamenti illegittimi. Necessario l’intervento della Regione»

martedì 02 Febbraio 2010 - 16:37

La Cgil chiede alla Gesenu di proseguire il servizio con tutto il personale fino all’individuazione di un nuovo soggetto e all’Ato di accelerare le procedure per il nuovo bando.

Sulla questione dell’emergenza rifiuti nei 38 comuni dell’Ato Me2 è intervenuta anche Isella Calì, della segreteria della Cgil di Messina. «Siamo in piena emergenza rifiuti dal momento che da 5 giorni ormai non si raccoglie più la spazzatura e per uscire dallo stallo in cui ci troviamo serve un intervento immediato e chiarificatore della Regione». In merito all’incontro che si è svolto questa mattina all’ufficio provinciale del lavoro per il licenziamento dei 156 dipendenti della Gesenu, la Calì commenta: «L’azienda continua a ribadire la sua intenzione di sospendere il servizio e licenziare tutto il personale ma, come ha rilevato lo stesso Ufficio provinciale del lavoro questa mattina, in un caso si configurerebbe l’interruzione di pubblico servizio, mentre nell’altro c’è da rilevare l’illegittimità dei licenziamenti». E aggiunge: «Noi chiediamo alla Gesenu di proseguire il servizio con tutto il personale impiegato fino all’individuazione di un nuovo soggetto che le subentri. Parimenti chiediamo all’ATO 2 di accelerare le procedure per l’emanazione del nuovo bando. In tutto questo, si deve garantire a tutti i lavoratori pari dignità retributiva, nel senso che oggi a parità di lavoro e mansioni vengono percepiti stipendi diversi». Per la Cgil, dunque, si deve garantire il passaggio dei lavoratori senza soluzione di continuità da un’azienda all’altra e il pagamento delle retribuzioni maturate attraverso la surroga dell’ATO alla Gesenu. «Resta la necessità – ha concluso la Calì – che la Regione, in un modo o nell’altro, intervenga subito per mettere fine all’emergenza spazzatura prima che nei comuni siciliani dell’ATO 2 ci si ritrovi in piena emergenza igienico sanitaria, in una situazione affatto diversa da quella diventata caso nazionale di Napoli».

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