Precari del Comune di Messina…quale futuro?

Precari del Comune di Messina…quale futuro?

Redazione

Precari del Comune di Messina…quale futuro?

sabato 06 Dicembre 2008 - 10:40

San Filippo del Mela, da 2 anni e Milazzo da 4, gli articolisti interessati sono ‘vigili urbani'… ..ed a Messina?

Venti anni or sono ebbe inizio il nostro calvario, eravamo un esercito di trentacinquemila in tutta la Sicilia e ci chiamavano giovani articolisti perché eravamo tutti giovanissimi, pieni di belle speranze ed ancora fiduciosi nella società… adesso qualcuno e’ andato in cielo, qualche altro e’ dovuto emigrare al nord, e quelli rimasti sono tutti sposati con famiglie a carico, costretti da questa società a vivere sull’orlo della povertà, lottando giornalmente contro la fame e la disperazione, costretti ad ignorare il futuro anche prossimo… appesi al filo della disperazione!

Dopo anni di sofferenze Gli articolisti di quasi tutte le città Siciliane hanno trovato occupazione grazie agli enti in cui prestavano gratuito servizio, per loro fortuna anche alcuni articolisti Messinesi hanno coronato il loro sogno di essere chiamati lavoratori ed hanno potuto iniziare a versare i contributi per la pensione, mentre noi articolisti e soprattutto lavoratori insostituibili nel Comune di Messina, siamo diventati da ben 13 anni impiegati comunali con tanto di cartellino di riconoscimento, con tanto di tesserino da timbrare, ma senza adeguato salario e peggio ancora con contributi ridotti per la pensione di vecchiaia che per noi sicuramente rimarrà un vero Miraggio!

Nel 2003 eravamo centosettantanove (179) articolisti, ma qualcuno nel tempo, ha pensato bene di aggiungerci altro precariato sul precariato (ex cassintegrati,ex lpu) ed ora ci siamo quasi raddoppiati… infatti siamo 301, un Fritto misto di precariato con diverse qualifiche, con diverse esperienze e soprattutto con diverse storie…! Si, storie…storie… ed ora proprio di questo vorrei parlare, della storia degli ex articolisti, solo per fare un po’ di chiarezza, per delucidare tutte quelle persone che parlano senza prima collegare il cervello, ignorando la storia dell’ art. 23 e dei loro sfortunati protagonisti…(sulle spalle, ad evidenza pubblica: 2 concorsi a titoli e 2 selezioni)

Cari Amministratori locali, Cari Dirigenti ed impiegati del Comune, Cari Messinesi,

noi ex articolisti prendiamo il nome proprio dall’ art 23 L.R del 1988, infatti proprio questo articolo ci ha battezzati e ci ha condotto in un cammino che ancora oggi percorriamo. All’epoca dei fatti, all’ufficio di Collocamento (UPLMO) venivano affisse tutte le chiamate di lavoro, i bandi, la ricerca e la selezione del personale…e proprio lì..c’erano quelle benedette domande da compilare per essere avviati al lavoro.

L’ufficio di collocamento raccoglieva le domande ed effettuava la graduatoria per ordine di anzianità di disoccupazione e per titoli posseduti.

All’ epoca dei fatti, Terminato l’iter procedurale, vagliati e verificati i ricorsi, in ordine di punteggio, si attingeva il personale dalle graduatorie e si procedeva allo smistamento in cooperative accreditate dalla Regione Siciliana al fine di far espletare ‘ai fortunati vincitori di concorso’ dei lavori socialmente utili.

Nel 1995 la Regione convertiva in legge un altro decreto, tutti gli enti locali di tutto il territorio Siciliano che avevano vuoti e carenze di personale in organico, potevano fare richiesta di personale attingendo dal bacino degli articolisti, specificando il numero e le varie figure professionali di cui avevano assoluto e documentato bisogno per garantire un servizio adeguato e consono alla cittadinanza di appartenenza.

Un’ altra graduatoria all’UPLMO ci aspettava… Anzianità di disoccupazione, titolo di studio ed età erano i criteri per stilare un’ennesima graduatoria.

In base all’ordine della suddetta graduatoria l’UPLMO chiamava gli articolisti ed ognuno di essi, in base alla qualifica ed ai posti che man mano rimanevano liberi, era tenuto a scegliere, dalla lista degli Enti che avevano fatto apposita richiesta di personale…

Quasi 200 articolisti optarono (purtroppo) per il Comune di Messina che già all’epoca dei fatti aveva vuoti e carenze d’organico… figuriamoci ora, dopo 20 anni… fra pensionamenti e decessi…

Quel magnifico ed indimenticabile anno era il 1996….

Da allora espletiamo giornalmente il nostro servizio all’interno del Comune e per il Comune di Messina immagazzinando e conservando nel nostro bagaglio culturale una notevole professionalità acquisita che viene sfruttata dal Comune quasi gratuitamente senza che nessuno mai si prenda ‘seriamente’ cura del nostro ormai striminzito futuro, neanche adesso che ci sono le leggi che lo consentono…

Contenti per i nostri colleghi articolisti di altre realtà Siciliane, ma con tantissima invidia, ci guardiamo intorno e soffriamo perché ci accorgiamo che forse per nascere abbiamo sbagliato città, ci accorgiamo che in altri posti, distanti anche pochi chilometri, applicare la legge è nella normalità delle cose: Ragusa, Vittoria, Palermo, Catania, Comiso, Scicli, Enna, Menfi, Acireale, Caltagirone, Trapani, San Filippo del Mela… Tutti questi comuni hanno a cuore gli articolisti e per essi si fanno in 4 perché li hanno voluti richiesti ed ottenuti nel 1995 proprio come ha fatto il Comune di Messina…A San Filippo del Mela da un anno e mezzo ed A Milazzo da 4 anni, gli articolisti interessati sono diventati VIGILI URBANI, mentre a Messina, a distanza di 2 Mesi dalla scadenza del band,o ancora non si muove una foglia…. A Ragusa, Menfi, Vittoria, Comiso e Scicli hanno stabilizzato, mentre altre realtà si apprestano velocemente a farlo, prima che non sia piu’ possibile, prima che la finanziaria 2009 cancelli gli articolisti rilegandoli alla storia!

Gaetano Giordano

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