Precari della Ricerca in protesta al talassografico

Precari della Ricerca in protesta al talassografico

Precari della Ricerca in protesta al talassografico

venerdì 03 Ottobre 2008 - 11:47

A rischio 60 posti di lavoro

Altre vittime del Decreto Brunetta. Da gennaio 60 ricercatori, precari ma impiegati da molti anni, del Iamc – Istituto Ambiente marino e costiero – e del Cnr Itae, perderanno il lavoro a causa dei tagli nelle assunzione nella pubblica Amministrazione. Per questo motivo i ricercatori sono sono in Assemblea permanente da mercoledì.

Il problema nasce da un passaggio inserito nella Finanziaria 2009, che annulla la possibilità di continuare rapporti di lavoro a tempo determinato, è soprattutto di proseguire i percorsi di stabilizzazione dei precari iniziati con le Finanziarie 2007 e 2008. Questi ricercatori, che già vedevano vicino il traguardo della stabilizzazione, si vedono ora ricacciati nell’incertezza. Dal primo gennaio, o forse dal primo luglio, se verrà formalizzata la proroga voluta da parte della Maggioranza, saranno disoccupati.

Oggi la Flc Cgil ha tenuto una conferenza stampa per spiegare le ragioni della protesta. «Una doppia perdita per la società – ha spiegato la segretaria generale della FLC CGIL Messina, Graziamaria Pistorino -. Altri 60 stipendi che vengono a mancare nella nostra città e un investimento fatto dallo Stato per dieci anni che finisce alle ortiche.»

Alla conferenza stampa era presente anche Tania Irrera, segretaria regionale della Flc.

Alle 15,00 prevista un’assemblea pubblica per pubblicizzare il più possibile i problemi dei precari della ricerca, solitamente trascurati dall’opinione pubblica.

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