Sanità. I -precari invisibili di serie B- attaccano sindacati e Regione

Sanità. I -precari invisibili di serie B- attaccano sindacati e Regione

Redazione

Sanità. I -precari invisibili di serie B- attaccano sindacati e Regione

giovedì 27 Novembre 2008 - 08:44

«Credevamo di far parte di una grande famiglia e invece siamo stati abbandonati e discriminati. Anche noi pretendiamo una stabilizzazione» scrivono in una lettera aperta a Lombardo e alla sua giunta

Sono i precari -storici- del Policlinico e di tutte le altre azienda ospedaliere della città, scrivono, quelli che dal 1991 ricoprono incarichi con mansioni di -Ausiliario Specializzato Socio Sanitario operante nei servizi socio-assistenziale- e si considerano come il presente e il futuro della sanità di Messina.

Questo il biglietto, anzi la lettera di presentazione, con cui gli scriventi che al tempo stesso si qualificano come -precari invisibili di seri B- si rivolgono al presidente della Regione Raffaele Lombardo e a due assessori della sua giunta, alla sanità Massimo Russo e al lavoro Carmleo Incardona, perchè non più disposti a vivere in una eterna e -precaria- situazione di attesa.

Un destino, quest’ultimo, che sembra accomunare molti cittadini messinesi (vedi Comune)che, pur se per differenti -cavilli- amministrative attendono ancora di ottenere un incarico a tempo indeterminato. Queste -in breve-, un breve che per chi ne è protagonista equivale a più di dieci anni di precariato, le tappe di uno sfortunato e complesso iter lavorativo: «Quasi tutti noi Ausiliari socio sanitari non raggiungiamo i 36 mesi di servizio negli ultimi cinque anni -scrivono- i fortunati sono soltanto un gruppo di Ausiliari che ha avuto una proroga illegale del contratto facendoci perdere la possibilità di raggiungere i 36 mesi. Siamo stati tutti reclutati inizialmente dall’Ufficio di Collocamento prima per tre, poi per quattro e poi per sei mesi l’anno adesso tramite concorsi per un anno». Ma poi nessun’altra notizia.

Una situazione quella dei -precari invisibili di serie B- come loro stesso si definiscono, frutto di una politica -discriminatoria- e di non assunzione di responsabilità da parte di sindacati e governo regionale. I lavoratori si sentono infatti abbandonati dai loro rappresentanti sindacali che, affermano, continuano a scaricano ogni responsabilità su Palermo, ma al tempo stesso rimproverano a loro così come agli amministratori regionali si essersi -preoccupati- solo di una -faccia- del precariato:«Alcuni dei nostri politici siciliani, insieme alla Cgil di Messina, hanno chiesto di stabilizzare i fortunati che si trovavano in servizio presso l’A.O.U. Policlinico al 31 dicembre 2007 creando gravi discriminazioni tra i precari».

Si sentivano parte di una grande famiglia ma adesso si sentono abbandonati al loro destino. Chiedono giustizia, pretendono che anche per loro la possibilità di poter ottenere un posto fisso non sia solo più un miraggio e si dicono pronti a fare battaglia fin quando non vedranno rispettato il loro diritto al lavoro, da qui la volontà di far nascere il -Comitato precari invisibili di serie B- che ha

come obiettivo quello di tutelare o meglio di -auto-tutelare- i propri componenti.

La loro richiesta è ben precisa: permettere che vengano coperti i circa 700 posti -vacanti- all’interno delle piante organiche di Policlinico, Ausl5, Papardo, Piemonte, Centro studio Neurolesi,come previsto dalla Legge finanziaria 24 dicembre 2007 n. 244 art. 3 comma 79 in cui testualmente dice: -Le pubbliche amministrazioni assumono esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Che le graduatorie si dovranno utilizzare fino ad esaurimento, con l’assunzione di tutti i partecipanti ai bandi di concorso nei posti resosi vacanti nel tempo sia a tempo determinato che indeterminato;- o in alternativa un Corso-Concorso di riqualificazione-.

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