Ha fatto discutere a Messina la scelta delle tre esperte per i progetti di coesione. In generale, il "rimpastino" e la verifica non convincono
di Marco Olivieri
MESSINA – “La montagna ha partorito il topolino”. I grandi annunci del leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, in merito alla verifica della Giunta Basile e delle partecipate, alla fine si sono tradotti in piccole variazioni. E le nuove nomine delle tre esperte per i progetti di coesione, al di là dei percorsi professionali delle figure scelte, hanno sollevato il tema della fedeltà in politica come chiave di volta per ogni decisione.
Una pratica che coinvolge tutti i partiti, nessuno escluso. Ma nel caso delle attività di progettazione, per l’attuazione delle politiche di coesione 2021/2027 della Regione siciliana, ci si sarebbe aspettati qualche novità maggiore. Andata via una veterana del settore come l’ex assessora e vicesindaca Carlotta Previti, la progettazione dei fondi comunitari rimane un tema centrale. Decisivo per il futuro di Messina. L’augurio è che la valutazione dei tredici profili in competizione, da parte di una commissione presieduta dal direttore generale Salvo Puccio, abbia comunque premiato le scelte migliori. Ma, sul piano dell’immagine, la sensazione è che l’appartenenza sia il fattore decisivo.
Hanno osservato i consiglieri comunali del Partito democratico Felice Calabrò, Antonella Russo e Alessandro Russo: “Due ex componenti (Loredana Bonasera e Alessandra Franza, n.d.r.) – tra cui l’ex presidente – del Cda di Amam, assieme a una professionista vicina agli ambienti sindacali dell’ex sindaco De Luca (Paola Lombardo, n.d.r.), rivestiranno i delicati compiti di esperti in redazione, gestione, rendicontazione di progettualità da far finanziare con fondi comunitari. A tal proposito, ci appare davvero singolare e poco opportuno che due ex membri di Consigli di amministrazione, che la stessa amministrazione ha ritenuto di dover congedare soltanto qualche mese fa, per ragioni ovviamente connesse con una non sufficiente gestione della crisi idrica della città, vengano a distanza di così poco tempo premiati in ruoli amministrativi così delicati”.
Il “rimpastino” voluto da De Luca e la svolta che non c’è nella Giunta e nelle partecipate
In generale, la gestione del post sconfitta alle Europee ha condizionato i passi successivi della Giunta Basile. E l’esito delle mosse nello scacchiere è quasi irrilevante. L’unico cambio di guardia totale è avvenuto all’Amam. Ma di per sé le nomine non modificano gli assetti organizzativi e i problemi possono rimanere gli stessi, se non si affrontano fino in fondo.
Quella che è mancata, nel “rimpastino” voluto da De Luca, o almeno finora appare così, è un’analisi più approfondita degli elementi utili a migliorare l’azione quotidiana dell’amministrazione. Sulla qualità dei servizi e la riorganizzazione della macchina comunale, con l’apporto dei nuovi assunti, la Giunta Basile si gioca tutto. Questa è la svolta, in Giunta e partecipate, che vorrebbero i cittadini, pur tenendo conto delle carenze strutturali messinesi. E che non si risolvono con la bacchetta magica.
Meno show e più attenzione al territorio
Al contrario, il risiko politico del capo di ScN rischia di sacrificare ogni valutazione dei punti critici al gioco delle nomine e dei riposizionamenti. Domina la sensazione che la politica continui a spostare pedine senza promuovere processi davvero innovativi. Ai cittadini interessa che le cose cambino in meglio. E, per cambiare in meglio l’esistente, le revisioni e le verifiche hanno bisogno di meno show e più attenzione al territorio. E alle sue infinite necessità.

E’ lampante che girano sempre i soliti nomi……la squadra è questa, l’allenatore ovviamente il Grande Capo e quindi che si aspetta la cittadinanza????….alle prossime elezioni si dovrebbe voltare pagina, ma il Messinese Buddace non ce la farà sicuramente, a meno che non gli si inietti un po’ di Intelligenza Artificiale nelle vene così da cambiarne il DNA ormai obsoleto e risalente al dopo terremoto !!!!
Mi piace tempostretto fa filosofia del dire e del dire nulla, non va a favore e neanche contro, come si fa a Messina tanto i messinesi non contano.
No comment
Ma cosa aspettarsi di diverso da De Luca?Solo strombazzamenti degni di un circo e valzer delle poltrone dove i suoi accoliti cambiano solo di posizione.Il giorno in cui giunta e consiglio comunale non saranno più sotto l’egida deluchiana festeggerò come non faccio da anni
IL GATTO E LA VOLPE
Tutti hanno un “padre nobile”.
Loro hanno De Luca.
De Luca ha Schifani, che aveva Berlusconi…che al mercato mio padre comprò….
sta tutto nell’entrare nel giro.