Il consiglio comunale “fa squadra” contro il dissesto e si rivolge ai deputati: "Fate la vostra parte"

Il consiglio comunale “fa squadra” contro il dissesto e si rivolge ai deputati: “Fate la vostra parte”

Il consiglio comunale “fa squadra” contro il dissesto e si rivolge ai deputati: “Fate la vostra parte”

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martedì 06 Novembre 2012 - 14:14

Sospesa la seduta di consiglio di questa mattina, i capigruppo si sono riuniti deliberando, per domani, la convocazione di una conferenza stampa in cui l’aula, in modo compatto, esprimerà la propria posizione sulla situazione finanziaria del Comune. Verrà presentato anche un documento rivolto ai deputati messinesi, regionali e nazionali

Sull’ipotesi di dissesto, i consiglieri comunali hanno deciso di fare squadra ed alzare la testa. Senza tenere conto, stavolta, né di bandiere né di vessilli, ma soltanto tentando di affrontare, compatti, quello che hanno definito il “problema Messina”, al fine di scongiurare il fallimento del Comune. Nel corso di un’estemporanea riunione di capigruppo – convocata d’urgenza, mentre era in corso una normale seduta del Consiglio, i rappresentanti del Civico Consesso si sono seduti attorno ad un tavolo per discutere sulla crisi economica del Comune, alla viglia dell’importante incontro di venerdì con la Corte dei Conti.

Dopo circa un’ora e mezza di confronto i capigruppo hanno deciso di indire, per domattina, una conferenza stampa per lanciare un duplice messaggio. Il primo sarà rivolto al commissario straordinario Luigi Croce, al quale i consiglieri comunali chiederanno di fare il possibile affinché il dissesto venga evitato, il secondo sarà recapitato ai “loro” deputati regionali nazionali, cioè ai singoli parlamentari di ogni e partito e schieramento, affinché si facciano portavoce, nelle sedi istituzionali palermitane e romane, del problema Messina. I consiglieri sembrano propensi a redigere un documento a nome dell’intero Consiglio comunale da inoltrare alla deputazione nazionale e regionale, attraverso cui sollecitare l’istituzione di un fondo straordinario per salvare Messina dal default. Un appello che potrebbe essere rinnovato, “de visu”, al neo-governatore Rosario Crocetta, atteso in città sabato mattina.

Intanto, in questo clima di crescente preoccupazione, è passata in secondo piano la questione del bilancio consuntivo, che dopo la bocciatura da parte del Consiglio comunale dovrà essere esaminato ed eventualmente approvato dal commissario ad acta nominato dalla Regione. E’ di oggi la notizia che il segretario generale del Comune, Santi Alligo, ha trasmesso ai consiglieri comunali, per la notifica dell'atto, il decreto di proroga dell'assessorato regionale delle autonomie con il quale si conferma per altri trenta giorni, l'incarico a Giuseppe Terranova, per curare, in via sostitutiva, l'iter approvativo del rendiconto di gestione per l'esercizio finanziario 2011.

8 commenti

  1. caro Burrascanu,ma ancora non vi siete accorti di essere patetici e anche un pò ritardati di testa…? farete la fine dei poveri nullafacenti e quaqquaraqua.

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  2. Sono loro i primi artefici del dissesto. In questo momento fanno quadrato perchè si saranno informati sulle conseguenze, ed in particolare la loro incandidabilità per i prossimi 10 anni, con tutte le conseguenze. A questi signori non gliene frega niente se hanno messo la città in ginocchio. Pensano soltanto a tutelare i loro interessi che verrebbero meno in caso di fallimento dell’ente. Non hanno più credibilità, nè meritano la fiducia di chi ormai è esasperato. Il comune è un ente strutturalmente deficitario. Un fondo straordinario non farebbe altro che prolungare l’agonia di qualche anno e tutto sulle spalle dei cittadini che si vedrebbero aumentare tasse e balzelli per dei servizi sinora inefficienti. A questo punto meglio dichiarare il dissesto, punire i responsabilit, mandare a casa questi signori che sinora se ne sono infischiati allegramente della città, dietro i vessilli del partito, trafficando sottobanco con accordi trasversali, degni della peggiore democrazia cristiana. Siete stati tutti sbugiardati…..E’ finita andate via e liberateci della vostra presenza………….

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  3. come se il dissesto lo avessero fatto gli alieni e non questa stessa gentaglia negli ultimi 20 anni, e che oggi fà la scenata napoletana coi loro simili, che se ne fregano altamente.

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  4. DOMANDONA: ma il “fondo straordianrio per salvare Messina” da dove dovrebbe uscire?
    In parole povere:”CHI” deve rimetterci? Da DOVE escono stì soldi?
    Farà sicuramente bene il Governo Monti se NON scucirà una lira!
    Il “danno” l’avete fatto voi cari (si fa per dire..)amministratori e VOI dovete ripagarlo, anche con i VOSTRI BENI personali! Onori e “oneri” per gli incauti amministratori…la pacchia è finita, CHI SBAGLIA DEVE PAGARE!!!

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  5. sicuramente tra IMU, tassa di soggiorno per i turisti che non ci sono, e altre magie,troveranno il modo.Loro non pagheranno mai, il sistema li difende

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  6. Ma chi vogliono fare ridere con questi tavoli tecnici?
    Sono tutti responsabili per dissesto comunali.
    Anzichè chiedere aiuto ai loro padrini dovrebbero soltanto scrivere una lettera di dimissioni, chiedendo scusa per i danni procurati alla comunità, promettendo di mai più occupare un posto pubblico e di rivolgersi a qualche negozio specializzato per la vendita di attrezzi vari per cominciare finalmente a fare qualcosa nella loro vita.

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  7. L’agonia continua, ma il dissesto arriverà, è inevitabile, è matematica…. ATM e Messinambiente verranno messi in liquidazione, i dipendenti comunali , se si sfora del 40% la dotazione organica rispetto ai criteri imposti dal governo (un impiegato ogni 122 abitanti) verranno licenziati…. Non c’è via di scampo, tranne che non ci piovano dal cielo 200 milioni, allora…

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  8. RACCOGLIAMO L’ORO!
    propongo la raccolta dell’oro come ai tempi del Fascismo per salvare Messina ( o i suoi amministratori? ), vediamo quanto amore di patria infiamma i cuori dei nostri cittadini. Creiamo una riserva aurea con le nostre fedi, gli anellini, i braccialetti, i regalini chiusi nei cassetti…anzi che i consiglieri comunali diano l’esempio e noi li seguiremo anzi li manderemo….

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