Disoccupati da un anno, in protesta all'Amam. Gli ex letturisti: "Basta precariato"

Disoccupati da un anno, in protesta all’Amam. Gli ex letturisti: “Basta precariato”

Francesca Stornante

Disoccupati da un anno, in protesta all’Amam. Gli ex letturisti: “Basta precariato”

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mercoledì 01 Luglio 2020 - 11:18

Da tre giorni in protesta sotto la sede dell'Amam, continueranno a oltranza. Si occupano della lettura dei contatori e sono precari da una vita

“Basta appalti e precarietà”. E’ il messaggio che i 10 ex letturisti Amam hanno scritto a chiare lettere sul grande striscione che da tre giorni campeggia fuori dall’Azienda acque di Messina sul viale Giostra. Hanno iniziato una protesta spontanea che continuerà a oltranza fino a quando non avranno risposte chiare e certe su quello che sarà il loro futuro. Disoccupati dal luglio 2019, da quando cioè è scaduto l’ultimo appalto con la società esterna che si occupava del servizio di lettura dei contatori, da un anno sono senza lavoro e senza risposte. Precari da una vita, appesi anno dopo anno a nuovi bandi, appalti, proroghe e rinnovi, oggi anche disoccupati, qualcuno senza neanche più sussidi, e pieni di timori. 

Gli ex letturisti Amam

“Il nostro lavoro è il fulcro degli introiti Amam. Attraverso quello che facciamo noi, l’Amam riesce a fatturare i reali consumi degli utenti. In questi anni non ci siamo occupati solo della lettura dei contatori ma abbiamo svolto anche tanti altri tipi di servizi, abbiamo acquisito delle professionalità che sono fondamentali per un’azienda come Amam» raccontano amareggiati dal presidio che va avanti da tre giorni. 

L’ultimo contratto che hanno avuto era un part time con uno stipendio di circa 700 euro. E’ scaduto nel luglio scorso ed erano stati licenziati con la promessa che il servizio sarebbe ripartito immediatamente. Però così non è stato. In questo anno hanno lottato per non perdere quel posto di lavoro. Dopo un presidio al Comune, a gennaio era stato pubblicato il nuovo bando che è stato vinto da una società di Pisa, ma ad oggi ancora non è stato dato l’inizio lavori. E loro sono rimasti in un limbo che non riescono più ad accettare.

Disoccupati da un anno

Con la nuova società che si occuperà della lettura dei contatori verranno ricollocati perché c’è una clausola di salvagiardia che li tutela, ma restano troppe incognite. E loro vogliono comunque tenere alta l’attenzione sulla loro condizione di precari. Per questo chiedono ad Amam e Comune di assumerli, di internalizzare il servizio e di non affidarsi più all’esterno per svolgere un servizio che li ha visti di anno in anno crescere e prestare un lavoro importante. «Abbiamo un’esperienza tale per affermare che questo è il nostro lavoro. Non vogliamo più sentire parlare di gare d’appalto e bandi. Siamo gli unici ad essere rimasti fuori dai giochi».

In questo senso, nello scorso mese di gennaio il sindaco De Luca aveva garantito che l’internalizzazione della lettura dei contatori sarebbe stato uno dei passaggi del nuovo percorso di Amam. Ma ad oggi nessuna notizia. «Resteremo in protesta fino a quando le Istituzioni non ci diranno di sederci a un tavolo ma per discutere di cose concrete».

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2 commenti

  1. Ma come mai la vecchia ditta li ha abbandonati al loro destino??

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  2. 2020 ancora si parla di lettura di contatore da parte dell operatore,negli anni ci sono stati una marea di errori di lettura degli operatori,oggi serve rinnovamento tecnologico.

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