Processo bilanci, il Comune vuole essere ammesso tra le parti civili

Processo bilanci, il Comune vuole essere ammesso tra le parti civili

Alessandra Serio

Processo bilanci, il Comune vuole essere ammesso tra le parti civili

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giovedì 19 Maggio 2016 - 13:54

Slitta all'autunno l'inizio del processo sui bilanci esitati tra il 2009 e il 2011. Il Comune ha annunciato che chiederà la costituzione di parte civile. Se ne riparlerà a fine ottobre prossimo.

E' stato aperto ma subito rinviato al prossimo autunno il processo sui bilanci del Comune di Messina tra il 2009 e il 2011.

I giudici, oggi, avevano una serie di udienze troppo lunga per potersi dedicare ad una udienza che si annunciava impegnativa, visto che quasi tutti i difensori hanno annunciato che proporranno questioni preliminari. E sono state anche ventilate più di una richiesta di costituzione di parte civile.

Al banco dell'accusa, invece, era assente il Pubblico Ministero che ha coordinato tutta l'indagine, il sostituto Antonio Carchietti, impegnato come applicato in Corte d'Appello e oggi sostituito dalla collega Annalisa Arena. La Corte ha quindi aggiornato al prossimo 27 ottobre.

Quel giorno le prime questioni che verranno trattate saranno appunto le richieste di costituzione di parte civile. Il Comune di Messina ha dato mandato all'avvocato Carmelo Picciotto di curare la propria posizione, ed oggi il legale si è presentato regolarmente in aula. Chiederanno di essere ammesse anche alcune associazioni di consumatori.

L'avvio del processo sarà poi caratterizzato dalla discussione su un'altra questione: la consulenza tecnica del dottore Vito Tatò, nel frattempo scomparso. Il suo dossier sui conti di Palazzo Zanca è il fulcro dell'accusa, già in parte "azzoppata" in udienza preliminare. La consulenza è nel fascicolo del pubblico ministero, e non è automatico, a questo punto, che entri nel processo. Improbabile che resti fuori dal dibattimento ovviamente, ma dovranno essere a questo punto superate una serie di questioni procedurali. E anche su queste è probabile che ci sarà battaglia tra pubblica accusa e difese.

Alessandra Serio

18 commenti

  1. U BASTASU che insulta e commenta su TempoStretto, oltre a millantare di aver votato RENATO sindaco, mette in dubbio la sua onestà. U BASTASU non specifica intellettuale, quindi si riferisce a comportamenti in violazione della legge, insomma per lui è disonesto. U BASTASU naturalmente non conosce l’etimologia della parola usata e le sue radici, altrimenti si sarebbe guardato bene di bestemmiare nei confronti di ACCORINTI. U BASTASU come tutti gli ignoranti non conosce l’enorme estensione della sua ignoranza, quindi per lui provo il sentimento della umana pietas. Nota a margine. Non ti consiglio di esprimerti così in presenza di RENATO sindaco, rischi di essere accompagnato a calci nel sedere fino al portone principale di Palazzo Zanca.

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  2. U BASTASU che insulta e commenta su TempoStretto, oltre a millantare di aver votato RENATO sindaco, mette in dubbio la sua onestà. U BASTASU non specifica intellettuale, quindi si riferisce a comportamenti in violazione della legge, insomma per lui è disonesto. U BASTASU naturalmente non conosce l’etimologia della parola usata e le sue radici, altrimenti si sarebbe guardato bene di bestemmiare nei confronti di ACCORINTI. U BASTASU come tutti gli ignoranti non conosce l’enorme estensione della sua ignoranza, quindi per lui provo il sentimento della umana pietas. Nota a margine. Non ti consiglio di esprimerti così in presenza di RENATO sindaco, rischi di essere accompagnato a calci nel sedere fino al portone principale di Palazzo Zanca.

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  3. Cara ALESSANDRA li assolviamo prima dell’inizio del processo? Ci mettiamo una pietra sopra? Si è sbagliata anche la Corte dei Conti? I debiti lasciati da #QUELLIDIPRIMA# sunnu di chiddu chi passau? Condivido la richiesta per conto dei messinesi di costituirsi parte civile, ma il giudizio politico, quello che conta in questa vicenda, è stato già dato due volte dai messinesi. Peppino il BUZZANCA è stato trombato sonoramente alle elezioni regionali del 2012, il forzista era sicurissimo di vincerle; poi nel 2013 con la sconfitta di chi all’opposizione aveva fallito, parlo di Felice CALABRO’, e con il travolgente successo di RENATO sindaco, il POPOLO SOVRANO messinese ha reso completamente giustizia politica, adesso la parola a quella penale.

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  4. Cara ALESSANDRA li assolviamo prima dell’inizio del processo? Ci mettiamo una pietra sopra? Si è sbagliata anche la Corte dei Conti? I debiti lasciati da #QUELLIDIPRIMA# sunnu di chiddu chi passau? Condivido la richiesta per conto dei messinesi di costituirsi parte civile, ma il giudizio politico, quello che conta in questa vicenda, è stato già dato due volte dai messinesi. Peppino il BUZZANCA è stato trombato sonoramente alle elezioni regionali del 2012, il forzista era sicurissimo di vincerle; poi nel 2013 con la sconfitta di chi all’opposizione aveva fallito, parlo di Felice CALABRO’, e con il travolgente successo di RENATO sindaco, il POPOLO SOVRANO messinese ha reso completamente giustizia politica, adesso la parola a quella penale.

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  5. Ma quelli di adesso sono già inquisiti? Spero che la magistratura ordinaria e la procura della Corte dei conti non ci facciano aspettare anni prima di condannare la classe politica di questi ultimi 3 anni. Stanno distruggendo una città, generando debiti che i nostri nipoti si troveranno a pagare a causa della loro improvvisazione ed incompetenza. Non è possibile che questa mala gestio passi sotto silenzio! Andate a casa e speriamo che chi verrà dopo di voi abbia la capacità di far riemergere la città di Messina e non sia soltanto attaccato alla poltrona.
    Basta! Basta! Basta!

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  6. Ma quelli di adesso sono già inquisiti? Spero che la magistratura ordinaria e la procura della Corte dei conti non ci facciano aspettare anni prima di condannare la classe politica di questi ultimi 3 anni. Stanno distruggendo una città, generando debiti che i nostri nipoti si troveranno a pagare a causa della loro improvvisazione ed incompetenza. Non è possibile che questa mala gestio passi sotto silenzio! Andate a casa e speriamo che chi verrà dopo di voi abbia la capacità di far riemergere la città di Messina e non sia soltanto attaccato alla poltrona.
    Basta! Basta! Basta!

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  7. Non capisco. Se quelli di prima hanno nascosto il dissesto quelli di adesso dicono che non c’è dissesto sto dissesto c’è o non c’è????? Il dissesto se c’era prima c’è anche adesso secondo me. Quelli di oggi dicono che il comune non è in dissesto pertanto nemmeno prima c’era diversamente non potevano accedere al piano di riequilibrio. MARIEDIT DAMMI DELLE RISPOSTE.

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  8. Non capisco. Se quelli di prima hanno nascosto il dissesto quelli di adesso dicono che non c’è dissesto sto dissesto c’è o non c’è????? Il dissesto se c’era prima c’è anche adesso secondo me. Quelli di oggi dicono che il comune non è in dissesto pertanto nemmeno prima c’era diversamente non potevano accedere al piano di riequilibrio. MARIEDIT DAMMI DELLE RISPOSTE.

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  9. Al piano di riequilibrio il comune non poteva accedere se fosse stato in dissesto. Se questa amministrazione ha aderito al riequilibrio vuol dire che stiamo perdendo tempo con un processo a quelli di prima.

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  11. Renato doveva dichiarare il dissesto. Lui peggio di quelli di prima. Se non l’ho ha fatto è perché non c’era di fatto il dissesto diversamente non poteva accedere al riequilibrio.

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  12. Renato doveva dichiarare il dissesto. Lui peggio di quelli di prima. Se non l’ho ha fatto è perché non c’era di fatto il dissesto diversamente non poteva accedere al riequilibrio.

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  13. Caro DOMINUS dal punto di vista contabile se i Comuni di Messina, Catania e Palermo, per citare tre grandi città, fossero aziende private sarebbero dichiarate fallite. Per i Comuni ci siamo inventati ancore di salvezza per evitare disordini sociali a causa di stipendi non pagati, come il DISSESTO e il PIANO di RIEQUILIBRIO DECENNALE. Le due strade sono simili, anche se qualcuno dice di no, ritenendo quella del DISSESTO più dura da sopportare, e porta a dimostrazione che in questi tre anni ci siamo potuto permettere una spesa corrente ancora molto alta, cosa impossibile con i tre sconosciuti commissari in caso di DISSESTO. La Corte sa del rischio disordini sociali quindi ha consentito il PIANO, cosi farà fra qualche ora?

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  14. Caro DOMINUS dal punto di vista contabile se i Comuni di Messina, Catania e Palermo, per citare tre grandi città, fossero aziende private sarebbero dichiarate fallite. Per i Comuni ci siamo inventati ancore di salvezza per evitare disordini sociali a causa di stipendi non pagati, come il DISSESTO e il PIANO di RIEQUILIBRIO DECENNALE. Le due strade sono simili, anche se qualcuno dice di no, ritenendo quella del DISSESTO più dura da sopportare, e porta a dimostrazione che in questi tre anni ci siamo potuto permettere una spesa corrente ancora molto alta, cosa impossibile con i tre sconosciuti commissari in caso di DISSESTO. La Corte sa del rischio disordini sociali quindi ha consentito il PIANO, cosi farà fra qualche ora?

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  15. I tre link seguenti sono relativi alla contrattazione decentrata integrativa. http://www.comune.messina.it/il-comune/contrattazione-decentrata/documenti/ccd114/ccdi2014.pdf. http://www.comune.messina.it/il-comune/contrattazione-decentrata/documenti/ccdi-2013/ccdi-2013xx.pdf. http://www.comune.messina.it/il-comune/contrattazione-decentrata/documenti/ccdi.pdf. Il seguente è per la stabilizzazione dei precari. http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2015/Docs40828/718.pdf. Secondo voi lo stato di DISSESTO FINANZIARIO avrebbe consentito di reperire risorse per il personale e soprattutto il pagamento degli stipendi, puntuali fino al 31 dicembre?

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  16. I tre link seguenti sono relativi alla contrattazione decentrata integrativa. http://www.comune.messina.it/il-comune/contrattazione-decentrata/documenti/ccd114/ccdi2014.pdf. http://www.comune.messina.it/il-comune/contrattazione-decentrata/documenti/ccdi-2013/ccdi-2013xx.pdf. http://www.comune.messina.it/il-comune/contrattazione-decentrata/documenti/ccdi.pdf. Il seguente è per la stabilizzazione dei precari. http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2015/Docs40828/718.pdf. Secondo voi lo stato di DISSESTO FINANZIARIO avrebbe consentito di reperire risorse per il personale e soprattutto il pagamento degli stipendi, puntuali fino al 31 dicembre?

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  17. Caro DOMINUS e lettori di TempoStretto non cedete alla tentazione di parlare alla pancia della gente o di leggere con la pancia,la strada del PIANO è stata condivisa dalla Corte per evitare disordini sociali,ma anzitutto da chi lavora al Comune e nelle Partecipate, intendo i messinesi di Palazzo Zanca,MessinAmbiente,ATM e AMAM, fino al 31 dicembre lo zoccolo duro del Sindaco e forse anche oggi, perché è molto meglio avere come interlocutore ACCORINTI che tre sconosciuti commissari. Con i commissari si sarebbero sognato il reperimento di risorse per il rinnovo dei contratti integrativi o la stabilizzazione dei precari. Se fosse stato approvato il PREVISIONALE 2015 entro il 31 dicembre, con i 72 mln non sarebbe accaduto nulla. Fornisco i link

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  18. Caro DOMINUS e lettori di TempoStretto non cedete alla tentazione di parlare alla pancia della gente o di leggere con la pancia,la strada del PIANO è stata condivisa dalla Corte per evitare disordini sociali,ma anzitutto da chi lavora al Comune e nelle Partecipate, intendo i messinesi di Palazzo Zanca,MessinAmbiente,ATM e AMAM, fino al 31 dicembre lo zoccolo duro del Sindaco e forse anche oggi, perché è molto meglio avere come interlocutore ACCORINTI che tre sconosciuti commissari. Con i commissari si sarebbero sognato il reperimento di risorse per il rinnovo dei contratti integrativi o la stabilizzazione dei precari. Se fosse stato approvato il PREVISIONALE 2015 entro il 31 dicembre, con i 72 mln non sarebbe accaduto nulla. Fornisco i link

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