Ore d'ansia per l'ex attaccante della nazionale ricoverato a Palermo
di Marco Olivieri
Chi era ragazzino nella Messina degli anni Ottanta sa che cosa ha significato Totò Schillaci. Bomber di una squadra, allenata da Franco Scoglio, che ha alimentato entusiasmi e speranze in una città non ancora agonizzante come quella degli anni Duemila. Ma di sicuro già con tutti i segnali della crisi imminente. Ora la città dello Stretto è in ansia e grida “Forza Totò”, come è scritto nella foto pubblicata dalla pagina Facebook dell’Acr Messina. Il bomber acquistato nel 1989 dalla Juventus e capocannonniere dei mondiali di Italia ’90, quelli delle “notti magiche”, è in ospedale. Da tempo si cura per un tumore e il ricovero al Civico di Palermo ha creato allarme.
Su Instagram la precisazione dei familiari: “Il nostro amato Totò è in condizioni stabili ed è controllato da un équipe di medici continuamente notte e giorno”. Vengono in mente intanto, in una successione d’immagini nel segno della nostalgia, le tantissime reti segnate al “Celeste”, con Scoglio e Zeman; il ruolo di miglior giocatore ai mondiali, quando il centravanti della nazionale fu la rivelazione di un’Italia che perse ai rigori con l’Argentina la possibilità di giocare la finale. E, ancora, il secondo posto, in quel 1990 da incorniciare, nella classifica del Pallone d’oro.
Schillaci e il racconto popolare di un campione affamato di gol
Palermitano classe 1964, dalle radici popolari e negli occhi tutta la grinta di chi voleva arrivare, Schillaci ha alternato in questi anni partecipazioni televisive e qualche intervista sul calcio. La sua semplicità e la rapidità eccezionale quand’era in campo sono rimaste impresse. La sua fame di gol era incontenibile.
Dalla periferia ai templi del calcio. Per una volta non si tratta di retorica. Il suo è un racconto popolare che chi è stato ragazzo negli anni Ottanta e Novanta rievoca con piacere. Con amore. “Forza Totò”.
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Grazie
Ero ragazzo negli anni ’80, Totò mi e ci ha regalato momenti magici e di grande gioia insieme alla banda Scoglio e Zeman.
Quanti bei ricordi.
In bocca al lupo Totò,
ragazzo semplice e tanta grinta.
Forza Totò con tutto il cuore