Estesa alla figlia della signora a cui era rivolta la precedente, per rischio incolumità
MESSINA – In via Caprera, a Scoppo, c’è sempre il rischio frana. Una nuova ordinanza sindacale, la numero 103 del 16 maggio, integra e rettifica l’ordinanza numero 87 del 23 aprile scorso che aveva già imposto l’allontanamento temporaneo alla proprietaria di una casa interessata dalla frana.
Lo stesso ordine di allontanamento temporaneo è stato ora esteso alla figlia coabitante nella stessa casa, “poiché la strada di accesso all’abitazione, e ad altre case con nuclei familiari, si trova in una posizione critica, tra due aree già censite come interessate da frane”.
“Una nuova attivazione del movimento franoso in quell’area – si legge nell’ordinanza – rischierebbe seriamente di ostruire il canale di scorrimento del vicino torrente Scoppo, situato immediatamente più a valle. Questa circostanza, unitamente alla conformazione geomorfologica del sito, rende l’area ad alto rischio in caso di ulteriori smottamenti”.
Quindi “l’allontanamento temporaneo è stato disposto con urgenza per tutelare l’integrità fisica dell’intero nucleo familiare residente” per “preservare la sicurezza pubblica di fronte a un pericolo concreto e indifferibile”.
Già lo scorso mese, però, la famiglia aveva manifestato la propria intenzione a non lasciare casa, considerando le alternative proposte inadeguate e chiedono interventi per il ripristino della sicurezza.
Il progetto
Gli interventi sono in programma, tanto che è stato approvato un progetto per la mitigazione del dissesto idrogeologico nella zona, con un finanziamento di 1 milione e 940mila euro. Un intervento volto ad affrontare le cause strutturali del problema, che si trova ora nella fase di avvio delle indagini e della redazione dei progetti esecutivi, con l’obiettivo di arrivare quanto prima alla realizzazione delle opere necessarie a mettere in sicurezza l’area in maniera più stabile. Ma, per farlo, ovviamente serve tempo.
La situazione a Contrada Scoppo si trascina dallo scorso febbraio, quando intense piogge innescarono i primi importanti movimenti franosi, causando l’isolamento della famiglia residente.
