Il perché il sistema di difesa personale israeliano viene preferito ed è divenuto di moda

In questo ultimo periodo in tanti si stanno appassionando al Krav maga, anche grazie anche ad Elisabetta Canalis, uno dei tanti vip che pratica al sistema di difesa personale israeliano. Non tutti però sono d’accordo. Difatti, vi è una propria competizione tra le arti marziali e il krav maga, come se fosse una lotta tra storia, cultura e filosofia contro l’innovazione. Le arti marziali come kung fu, karate, aikido, sono l’essenza della filosofia, formano un praticante ad elevarsi spiritualmente, fisicamente, l’unica pecca è a volte la concretezza. E’ facile sapersi difendere da attacchi sul tatami o sul ring con regole ben precise, anche se per impararle ci vogliono anni, ma per strada dove l’infamia regna sovrana ci vuole carattere, preparazione mentale, preparazione basata sulla realtà. Per questo il krav maga, come l’innovazione, diviene la più scelta.

Oggi ci si avvicina a questi sistemi perchè, spesso, le arti marziali non sono più tradizione, filosofia, cultura, sono solo un mezzo per lucrare. Molti maestri di arti marziali hanno abbandonato i propri stili per imparare ed insegnare il krav maga perchè lo considerano l’essenza dell’efficacia, visto che le arti marziali non posseggono più quel che possedevano decenni a dietro, oppure semplicemente perchè è il più remunerativo. Molti altri invece, insegnano entrambi creando dei miscugli, rovinando così le arti marziali e il krav maga o sistemi similari solo per farne una fonte di guadagno, dimenticando ciò che le arti marziali voglioni insegnare, dimenticando ciò che i loro maestri hanno voluto trasmettere diventando delle vergogne per i loro maestri, traditori delle arti marziali, della cultura, filosofia e tradizione.