Gestione stadi, tutto fermo. Interdonato: "Si viaggia a fari spenti"

Gestione stadi, tutto fermo. Interdonato: “Si viaggia a fari spenti”

Redazione

Gestione stadi, tutto fermo. Interdonato: “Si viaggia a fari spenti”

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lunedì 15 Aprile 2019 - 10:12

Anche il vicepresidente del consiglio incalza il sindaco De Luca sul bando per la gestione dei due stadi cittadini

Gestione stadi, dopo gli impegni ad oggi nulla di fatto. Nei giorni scorsi era stato il consigliere comunale Massimo Rizzo a chiedere al sindaco De Luca cosa è stato fatto in questi mesi in cui sembra non essersi mosso nulla.

Adesso è il vicepresidente del consiglio Nino Interdonato a ricordare al primo cittadino che al momento l’unica evidenza è che sul bando per l’affidamento congiunto degli stadi “Scoglio” e “Celeste” si viaggia fari spenti.

Interdonato ricorda che l’input amministrativo di affidamento fino a 99 anni delle due strutture, nasce durante i lavori del Salva Messina con un emendamento a firma Nino Interdonato, Daria Rotolo e Massimo Rizzo, approvato con 16 voti favorevoli ed 11 astenuti dal Consiglio Comunale.

“Le casse comunali non possono e non devono più essere appesantite dai costi di gestione delle strutture. Su questa vicenda la città di Messina si trova davanti ad una grande occasione, quella di rivoluzionare lo sport messinese, i suoi impianti, e la sua economia, cosi come è già accaduto o sta accadendo nei Comuni di Roma, Milano, Cagliari, Udine, Torino. Una linea politica strategica impone a noi amministratori di fare scelte strategiche a volte sofferte, ma di grande impatto, per riportare il calcio messinese nelle categorie verticistiche è necessario dunque creare interesse economico volto ad attrarre imprenditori (messinesi e non) ad investire nel nostro territorio”.

Il consigliere ricorda che per fare questo, il bando di gestione degli stadi deve prevedere un importante piano di investimenti sportivi, l’affidamento congiunto degli impianti Scoglio e Celeste con sfruttamento, anche commerciale, delle aree limitrofe, la possibilità di demolizione dello Stadio Celeste e la contestuale creazione di un centro sportivo di cui oggi la zona sud della città è sprovvista (es. Torre del Grifo a Catania).

“Sono passati quasi 6 mesi da quell’emendamento ed i ritardi accumulatisi faranno si che le scelte future non influiscano sulla prossima stagione sportiva, ma non possiamo più perdere tempo”.

Un commento

  1. Per essere precisi… Il centro sportivo “Torre del Grifo”, di cui non ha senso discutere della reale competizione con centri sportivi esistenti a Catania, come la Virgin, si trova nel comune di Mascalucia e nulla riguarda il comune di Catania… comune che resta sordo ai miglioramenti o alla vendita dello stadio Cibali.
    La struttura territoriale del catanese è molto più omogenea di quella messinese, ma spesso trova sfogo in aree comunali ben distinte. Un po’ come sei il “Messina” si facesse carico di una struttura sportiva a Milazzo. Da messinese trapiantato a Catania posso solo sottolineare che qui il territorio è diviso ed amministrato in maniera diversa a quello messinese in virtù dell’inesistenza di frazioni montane, ma di comuni ben definiti.. (mascalucia, gravina, battiati e san giovanni la punta insiemei fanno più di 100000 abitanti e si trovano a quote alitimetriche superiore o simili ai colli)

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