I no ponte in corteo il 29 novembre: "Governo eversivo se insiste dopo lo stop della Corte"

I no ponte in corteo il 29 novembre: “Governo eversivo se insiste dopo lo stop della Corte”

Marco Olivieri

I no ponte in corteo il 29 novembre: “Governo eversivo se insiste dopo lo stop della Corte”

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giovedì 30 Ottobre 2025 - 13:15

I movimenti hanno presentato la manifestazione in programma a Messina "Giù le mani dallo Stretto". "Avevamo ragione e la Corte dei conti lo ha dimostrato"

MESSINA – È il giorno dopo il mancato visto di legittimità da parte della Corte dei conti. E i movimenti no ponte presentano la manifestazione “Giù le mani dallo Stretto” in programma il 29 novembre a Messina. Un nuovo corteo per ribadire il no al ponte. “Avevamo ragione noi e i magistrati contabili hanno individuato, come organo terzo, una serie di gravi illegittimità. Ma è ancora più grave il comportamento eversivo del governo Meloni, con le sue reazioni scomposte. Governo che annuncia di voler andare avanti nonostante le tante falle evidenziate”, è stato dichiarato in più interventi.

Stamattina, a presentare l’iniziativa, nella sala “Caponnetto di Palazzo Zanca, c’erano Mariella Valbruzzi (comitato No ponte Capo Peloro), Rossella Bulsei (“Titengostretto” di Villa San Giovanni), Guido Signorino (“Invece del ponte”), l’ambientalista Anna Giordano, Alessandra Minniti (che guida con Fabio Giambrone Europa Verde in Sicilia), Pietro Patti (segretario generale della Cgil di Messina), Armando Hyerace (segretario provinciale del Partito democratico) e Cristina Cannistrà, coordinatrice provinciale del Movimento Cinquestelle.

Mentre Alessandra Minniti preannuncia un ricorso del leader di Alleanza Verdi Sinistra, Angelo Bonelli, alla Corte di giustizia europea, la richiesta principale è quella di “destinare i 13,5 miliardi di euro per le vere priorità”, come ha fatto risaltare Rossella Bulsei, leggendo il documento: “Abbiamo lottato per anni affinché non solo lo Stretto di Messina e i suoi territori vengano concretamente protetti, ma anche per politiche che migliorino la qualità della vita degli abitanti, promuovendo uno sviluppo sostenibile che esalti le risorse del Sud, creando valore e occupazione. Contrastiamo da sempre, in maniera pacifica e nonviolenta, un progetto come quello del ponte sullo Stretto che viene presentato come la soluzione a tutti i problemi della Sicilia e della Calabria e persino dell’intero Meridione, occultando che le vere priorità dei nostri territori sono altre, il cui elenco è ben presente nelle vite quotidiane di chi da anni aspetta di avere l’acqua h24 nelle proprie case. E ancora: un servizio sanitario decente che non costringa ai viaggi della speranza, infrastrutture viarie e ferroviarie efficaci ed efficienti, traghettamento dello Stretto potenziato e ancor più sostenibile, sistema di welfare rispondente alle fragilità del territorio. E infine interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico e di adeguamento antisismico del patrimonio edilizio e contrasto incisivo alle criminalità organizzate, che si rafforzano proprio per la carenza d’interventi in campo economico, sociale, culturale”.

“Ci opporremo alle strumentalizzazioni politiche. Un organo terzo ha rilevato sul ponte quello che noi avevamo evidenziato”

Sempre Minniti si è appellata al sindaco di Messina, Federico Basile: “Fino ad ora non lo abbiamo sentito al nostro fianco. Lo invitiamo a prendere posizione a difesa del territorio e dei suoi cittadini”. Da parte sua, l’economista Guido Signorino ha sottolineato: “Siamo stati sbeffeggiati da soggetti istituzionali. Ma la prima volta, come ha osservato Mariella Valbruzzi, che un organo terzo ha esaminato questo progetto, solo dal punto di vista delle valutazioni di legittimità, lo ha bocciato. Emergono tutti i punti che noi avevamo indicato. Mi concentro solo su alcuni, mentre assistiamo a strumentalizzazioni politiche e comportamenti perfino eversivi rispetto all’ordine repubblicano sancito dalla Costituzione. Anche a questo è necessario opporsi”.

“La Corte dei conti conferma: il progetto definitivo non è in realtà definitivo”

Ha continuato l’esponente di “Invece del ponte”: “La Corte dei conti cosa ha fatto notare? In primis, e lo avevamo sempre sostenuto, che il progetto approvato dal Cipess non è definitivo. Non è a norma come progetto definitivo. Ad esempio, è ancora suscettibile, in fase esecutiva, di variare in maniera significativa aspetti tecnici e costi di costruzione. In più, il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici non poteva essere saltato. Ricordiamo che il progetto è altro in relazione al passato, sia sotto il profilo procedurale, sia su quello sostanziale, con almeno tre varianti significative. Si è spostato il senso di marcia delle corsie. Il traffico pesante è stato messo ai lati. Sono modifiche strutturali e serviva il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici. Serviva un parere tecnico. Il parere del Consiglio scientifico della società Stretto di Messina non può sostituire quello terzo di un organo istituzionale. Si tratta di un parere di parte. E il costo del contratto è cresciuto ben oltre il 50 per cento consentito. Avrebbero dovuto ripartire (con una nuova gara, n.d.r.). E ci sono voci di costo, rileva la Corte dei conti, che non sono quantificate”.

Il corteo no ponte del 29 novembre a Messina

L’appuntamento sarà per le ore 14 di sabato 29 novembre a Piazza Castronovo. Sfilata del corteo lungo via Garibaldi e via primo Settembre, con alcune soste predefinite per dare voce alle tante organizzazioni partecipanti, e conclusione a piazza Duomo dove sarà installato il palco per gli interventi finali.

“Si chiuda la Stretto di Messina e dimissioni dell’intero governo”

Tra gli altri interventi di oggi, Pietro Patti, della Cgil Messina, chiede che “il governo si fermi e che venga sciolta la società Stretto di Messina. Mancano in Sicilia tre miliardi e 200 milioni di euro per sistemare le autostrade, come rileva il Cas. Questi soldi destinati al ponte siano investiti per lo sviluppo sostenibile del territorio. Mentre si parla di 2200 nuovi posti di lavoro e Webuild annuncia 8000 domande per le selezioni, nessuno dice che si perderebbero quasi 4mila posti di lavoro a tempo indeterminato tra ferrovie, Blujet, Caronte e servizi”.

Da parte sua, Armando Hyerace, del Pd, ha auspicato “le dimissioni non solo di Salvini ma dell’intero governo, chiedendo indietro i soldi per il potenziamento del traghettamento”. Anna Giordano, del Wwf, ha messo in luce “l’importanza in questa battaglia della lotta pluridecennale a difesa dell’ambiente e a salvaguardia del passaggio dei migratori sullo Stretto, senza dimenticare le carenze e le necessità idriche del territorio che i cantieri del ponte aggraverebbero”. Beniamino Ginatempo, per l’Anpi, ha rimarcato “le violazioni costituzionali del ponte, in particolare delll’articolo 9 a tutela del paesaggio e dell’ambiente”, vedendo “negli attacchi agli organi di controllo e garanzia una pericolosa deriva fascista”.

Cristina Cannistrà, del M5S, ha rilevato “come la propaganda del ponte si sia infranta sulla realtà dei fatti. Ed è ora di vincere questa battaglia”. Caterina La Rocca, per la Rete degli studenti medi e l’Unione degli universitari, chiede “risposte serie del governo sulle necessità del Paese e ricorda che il diritto conta e non fino ad un certo punto”.

Carmen Cordaro, dell’Arci, ha affermato che “ora più che mai la lotta contro il ponte è anche per la democrazia”. Aldo Trifiletti, per Universitari noponte, ha ribadito “la presenza del mondo universitario in questa battaglia e al corteo del 29 novembre”. L’ex sindaco Renato Accorinti ha infine ricordato “che stiamo conducendo una battaglia di civiltà nel rispetto di quelle regole che oggi il governo dice di non volere rispettare, criticando la decisione della Corte dei conti”.

Le adesioni al corteo no ponte

ADESIONI CORTEO NO PONTE 29 NOVEMBRE 2025

Elenco aggiornato al 30 ottobre 2025

COMITATI NOPONTE
Comitato No Ponte Capo Peloro
Invece del Ponte
Ti Tengo Stretto
Universitari NO Ponte
ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE
WWF Italia ETS
Lipu
Legambiente
Zero Waste Sicilia
associazione MAN
Forum Siciliano acqua beni comuni
Italia Nostra Sicilia
Italia Nostra sezione di Messina
Società Ornitologica Italiana
ORGANIZZAZIONI SINDACALI
CGIL
SUNIA
UDU
Rete degli studenti Medi
ASSOCIAZIONI E MOVIMENTI
Presidio di Libera a Messina “Nino e Ida Agostino”
Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie
APS
Coordinamento regionale di Libera Sicilia
Arci Sicilia
Arci Calabria
Arci Circolo “Thomas Sankara” Messina
ANPI nazionale
Comitato provinciale ANPI di Messina
Sezione ANPI Aldo Natoli di Messina
UISP Messina
UISP Comitato Territoriale Iblei APS
Symphonia Laus
Global Movement to Gaza Sicilia
ORGANIZZAZIONI POLITICHE
Messina Bene Comune
Messina In Progresso
PD
Movimento 5 Stelle
Europa Verde
+Europa
Identità Siciliana


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8 commenti

  1. Le motivazioni della Corte dei Conti devono ancora essere rese note eppure già si esprimono opinioni senza basamento.
    La Corte dei Conti non ha bocciato il Progetto Ponte, ha bocciato dei passaggi burocratici e lo hanno pure affermato in interviste.
    Quindi aspettare è la logica conseguenza.

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  2. diciamo le cose come stanno la corte dei conti può ancora esprimersi con parere favorevole ma con riserva quindi parlare prima di sentire le motivazioni è troppo di fretta è un errore comunque il governo dopo la pronuncia delle motivazioni può ricorrere e farlo approvare con riserva quindi a volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprire bocca e togliere ogni dubbio

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  3. Io la sfilata no ponte la farei il 31 ottobre così potrebbero festeggiare halloween e si divertirebbero pure con le loro zucche vuote

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  4. Una moltitudine di sigle, comitati, partiti, associazioni, ma pochi voti, sicuramente non sufficienti a bloccare l’opera politicamente, in parlamento…ma ecco che arriva il soccorso della magistratura, questa volta contabile, altre volte inquirente… storie vecchie che si ripetono ciclicamente generando una complessiva perdita di credibilità nel sistema.

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  5. Quando però un giudice scagiona dall’accusa di stupro il figlio di La Russa allora è bravo.

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  6. una battaglia persa in partenza per assenza di strategia politica e pensare di vincerla con ricorsi alla Magistratura è pura illusione , tempo e soldi persi . Perchè non si può pensare di vincere una battaglia politica che è nazionale , infatti va a toccare il bilancio dell’intero Stato italiano , trasformandola in una battaglia locale limitata all’area dello Stretto . Basterebbe leggere i commenti sul ponte nei social network per rendersi conto che sono ben pochi gli italiani dal nord al sud Italia d’accordo con la costruzione del ponte sullo Stretto . Se io fossi al posto di questi signori “no ponte” andrei a cercare appoggi politici in tutta Italia, per coinvolgere tutti gli italiani a iniziare da quelli che vivono al nord da sempre contrari a pagare con le loro tasse le opere pubbliche al sud . Basterebbe contattare i delusi della politica leghista di Salvini .

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  7. La corte dei conti non ha approvato il progetto sul ponte di Messina…
    nello stesso giorno in cui in aula si approvava in via definitiva la riforma sulla giustizia…. MA CHE COINCIDENZA…

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  8. Ogni anno la Corte dei Conti ci avverte che in Italia ci sono più di 100 miliardi di euro di corruzione ogni anno e a nessuno importa un fico secco, da Alleanza Verdi Sinistra e PD fino alla Lega e Fratelli d’Italia centro compreso!!!
    Perché adesso la valutazione sul ponte diventa vincolante e Importante?
    O valgono tutte le sue valutazioni o ne facciamo una marmellata di fichi!!!

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