Il Messina ora è una macchina di concretezza, i primi numeri di Banchieri

Il Messina ora è una macchina di concretezza, i primi numeri di Banchieri

Simone Milioti

Il Messina ora è una macchina di concretezza, i primi numeri di Banchieri

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lunedì 17 Febbraio 2025 - 09:09

In attesa di trovare quelle vittorie pesanti per dare uno scossone alla classifica i biancoscudati stanno trovando una quadra nel gioco e nell'atteggiamento

MESSINA – Un Messina uscito dal “Ciro Vigorito” di Benevento letteralmente più sanguigno e sudato, atteggiamento diverso per la nuova creatura di mister Banchieri che continua a non conoscere sconfitta. In queste prime quattro giornate con il tecnico torinese alla guida si vede proprio quello che era mancato nelle ultime settimane, non totalmente a causa di mister Modica, ovvero la voglia di lottare fino all’ultimo, soffrire e accontentarsi anche di un pareggio se non era possibile ottenere altro risultato.

Tutto questo arriva anche grazie ad una situazione societaria di stabilità dove l’allenatore non è solo, la proprietà si interessa e il direttore sportivo è presente e opera a contatto con la squadra. Tornando al campo è ovvio comunque che non prenderle sia sempre una buona cosa, ma adesso bisognerà anche darle e trovare qualche vittoria. L’occasione della sfida contro il Trapani da giocarsi in casa deve essere già sfruttata al meglio. Nei fatti, oltre alla positività che si respira nuovamente nell’ambiente, c’è anche la consapevolezza di essere una squadra rinnovata tecnicamente e caratterialmente che approccia in campo le partite in modo diverso. L’accantonamento del minutaggio e l’esperienza portata dai nuovi tra spogliatoio e prato è evidente.

Il nuovo allenatore ha già dato un volto al suo Messina in queste quattro partite, l’ossatura forte è a centrocampo (intoccabili Garofalo, Buchel e Crimi con Petrucci dietro gli attaccanti) e ora sta trovando anche i suoi leader difensivi (Dumbravanu e Gelli sempre titolari dal loro arrivo). Discorso diverso per l’attacco dove più che per fare gli esperimenti si aspetta che l’infermeria si svuoti e i calciatori mettano minuti nelle gambe, il doppio zero consecutivo alla voce gol segnati non fa preoccupare più di tanto perché Krapikas contestualmente ha tenuto la porta inviolata e perché si affrontavano avversari, Picerno e Benevento, contro cui qualche settimana fa si sarebbe firmato per un pareggio.

I numeri dopo le prime quattro di Banchieri

Il Messina di mister Banchieri è imbattuto, in quattro partite una vittoria e tre pareggi, una media di 1,5 punti a partita già migliore di quella del suo predecessore. Sei i punti ottenuti con soli tre gol fatti e due subiti, già questo dato cambia il volto al precedente Messina che era sempre sotto nella differenza reti. I biancoscudati ora arrivano da due partite consecutive senza segnare, anche con l’allenatore precedente era capitato di restare a secco per due partite consecutive in almeno tre occasioni ma mai una terza. La differenza è che, come certificano gli ultimi due zero a zero, oltre a non farli il Messina non li ha presi i gol, con Banchieri sono due i clean sheet stagionali.

Quanto ai singoli mister Banchieri si è affidato in particolare fin qui a quattro calciatori, sempre titolari e mai sostituiti: Krapiks, Dumbravanu, Garofalo e Crimi. Quanto all’impiego in campo seguono Buchel, Gyamfi, Luciani, Petrucci e Tordini oltre i duecento minuti, considerato che Buchel, per infortunio, e Petrucci, per squalifica, non sono stati disposizione per una delle quattro partite.

La classifica del girone C

La giornata ventisette del campionato è andata in archivio con quattro vittorie e sei pareggi. Conquistano i tre punti l’Avellino, il Giugliano e il Cerignola in casa rispettivamente contro Crotone, Latina e Turris, la quarta vittoria è quella del Foggia sul campo di un ormai dismesso Taranto.

La classifica vede ai piani alti l’Audace Cerignola (54 punti)allungare a più cinque sulla coppia Avellino e Monopoli (49). In ottica salvezza al Messina non dispiace la sconfitta del Latina mentre i pari di Casertana a Catania e Cavese in casa contro il Picerno mantengono invariate le distanze.

Taranto (-6) e Turris (6) restano ferme e in questo retrocederebbero i pugliesi direttamente e i campani senza la possibilità di giocarsi il playout. Il Messina (25) resta a tre lunghezze dalla Casertana (28), il primo posto per la salvezza diretta è occupato dal Latina (29) che vista l’ampio divario non giocherebbe il playout contro la Turris, mentre la quindicesima posizione, fuori dalla griglia playout, è al momento occupata dalla Cavese (30) che dovrà sfidare in trasferta nelle prossime settimane sia Turris che Taranto.

Immagine in evidenza di Francesco Saya,
dalla pagina Facebook dell’Acr Messina

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