Il Messina sulla strada giusta, ma serve il salto di qualità

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Simone Milioti

Il Messina sulla strada giusta, ma serve il salto di qualità

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giovedì 12 Ottobre 2023 - 10:30

È la quarta partita su sei del campionato che il Messina si trova in vantaggio. Bisogna lavorare affinché vi resti anche al triplice fischio

MESSINA – L’amarezza, e non è la prima volta, c’è, ma ci sono anche gli aspetti positivi nell’1-1 maturato tra Messina e Casertana: la squadra è tornata a creare tante palle gol ed è tornata a fare punti. Guardando infatti ai freddi numeri i biancoscudati hanno una media fin qui di un punto a partita, in una proiezione molto azzardata chiuderebbero a 38 punti, lo scorso anno furono 41 e l’anno prima ancora 40. In linea, tutto sommato, con le stagioni del recente passato.

Questa squadra però, a differenza delle altre annate, ha ancora tanti margini di crescita: dai centrocampisti Franco e Giunta e all’attaccante Ragusa ancora non al 100%, che possono alzare di molto il livello di gioco, ai tanti under che stanno via via crescendo e responsabilizzandosi. Senza dimenticare che fin qui il Messina ha avuto un calendario fittissimo e non ha avuto modo di preparare bene la partita lungo una settimana, non ha ancora un suo undici titolare ufficiale.

Messina quattro volte in vantaggio fin qui

Un altro dato interessante è che il Messina ha bisogno di proiettarsi in avanti e segnare. Il risultato fin qui è arrivato quando la squadra è passata per prima in vantaggio. In casa della Virtus Francavilla e a Potenza, contro il Sorrento, il Messina non si è sbloccato ed ha subito le due sconfitte del suo inizio di campionato.

Mentre contro Cerignola, Turris e appunto Casertana da una situazione di vantaggio gli uomini di Modica poi sono stati ripresi. Il recupero di mercoledì sera contro i campani poi è stata la prima partita stagionale in cui il Messina non ha segnato o subito nel primo tempo. Solo dalla sfida contro l’Avellino, dove Fumagalli e compagni hanno mantenuto la porta inviolata, è arrivata la prima vittoria. Questo dato va letto come quello di una squadra che sa quello che deve fare, è sulla strada giusta appunto, ma deve compiere quel salto di qualità per non farsi rimontare o chiudere le partite.

Nella passata stagione, per contestualizzare meglio la situazione attuale, nelle prime sei il Messina con mister Auteri andò in vantaggio tre volte in una poi fu ribaltato, in un’altra riuscì a vincere e nella terza fu rimontato e pareggiò, nelle tre restanti occasioni andò in svantaggio e perse. La stagione ancora precedente, la prima tra i professionisti dopo la promozione, vide il Messina di Sullo passare in vantaggio cinque volte: una vittoria, due pareggi e due sconfitte. Nella sesta arrivò una sconfitta senza neanche segnare.

Messina conscio di quello che manca

È positivo come il Messina crei tanto, sicuramente i tifosi si divertono di più piuttosto che guardare una partita di attesa e studio. Quello che manca, e che definiamo salto di qualità, è stato notato anche da Ragusa e mister Modica che ieri in conferenza stampa dopo la partita hanno parlato di “furbizia”, il primo, e di “crescita”, il secondo. Praticamente con parole diverse il senso è lo stesso.

Nino Ragusa lasciava intendere che una partita del genere va gestita in modo diverso, con furbizia, dopo il vantaggio acquisito ed è vero perché fino al gol del vantaggio tranne la traversa nel primo tempo la Casertana si era vista molto poco in zona offensiva. Il mister nella sua analisi molto serena perché il suo lavoro di far giocare bene la squadra l’ha fatto, creando tanto e passando in vantaggio a differenza della prestazione contro il Sorrento, allarga le braccia. Due punti in più in classifica sarebbero stati giusti, ma più che analizzare e lavorare sugli errori per migliorare non può fare in questa fase.

Il Messina in una parola che riassume tutto paga l’inesperienza dei tanti under in squadra, giocatori che con un po’ di furbizia e crescendo in campo, acquisendo maturità, avrebbero potuto ieri sera gestire il vantaggio e godersi una vittoria meritata. Il salto di qualità infatti sta nel passare in vantaggio e poi da squadra esperta, saggia, furba, di qualità incassare quanto meritato. Ancora una volta ribadiamo che criticare una squadra che ha ampi margini di crescita non abbia senso in questa fase, per il momento.

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Un commento

  1. La strada giusta è quella del cambiamento della proprietà

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