«Il Ponte? Ulisse unirà due regioni base culturale, turistica e identitaria del Paese»

«Il Ponte? Ulisse unirà due regioni base culturale, turistica e identitaria del Paese»

mario meliado

«Il Ponte? Ulisse unirà due regioni base culturale, turistica e identitaria del Paese»

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venerdì 23 Aprile 2021 - 06:45

Il Governatore calabrese facente funzioni Spirlì: la vera porta d'accesso all'Europa non è Rotterdam ma Gioia Tauro, ora ci dicano cosa vogliono fare

«Al Ponte ci crediamo e l’Europa ha l’obbligo politico di realizzarlo. Lo chiamiamo “Ulisse” come il più mediterraneo dei navigatori, come il più europeo tra gli europei. Ulisse compie qui il suo viaggio e noi pensiamo che il movimento interno possa avvenire soltanto se riusciamo a collegare tutti i segmenti del nostro continente». Lo ha detto il Presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, a Catania, durante la conferenza stampa promossa dal network “Lettera 150” che ha visto protagonista Spirlì, il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, e l’amministratore delegato di WeBuild Pietro Salini, incentrata sul tema Grazie Ponte sullo Stretto: l’opera possibile e necessaria, per l’Italia e per l’Europa.

Per Spirlì, Calabria e Sicilia sono due regioni che, insieme, «rappresentano, dal punto di vista culturale, turistico e identitario, il fondamento dell’Italia. I loro patrimoni artistici, culturali e umani hanno portato all’Italia un tesoro veramente inimitabile, regalato al mondo intero. Perciò, dobbiamo cominciare a dire che qui è Europa; e qui l’Europa ha il dovere di creare “Ulisse”. Ma, se vogliamo ottenerlo, dobbiamo ribaltare l’attuale concezione geografica e politica. È urgente e necessario che l’Europa provveda al più presto a creare il collegamento tra la sua porta d’ingresso e il resto della casa».

Il governatore Nino Spirlì

E ad avviso del Governatore calabrese non si tratta per nulla di pensare “al ribasso”.
«Noi non stiamo chiedendo un intervento da poveri. Il progetto c’è già, chiavi in mano. Qui siamo in Europa, bisogna svegliarsi  – ha affermato tra l’altro Nino Spirlì –. Il vero ingresso per il continente non è il porto di Rotterdam, ma quello di Gioia Tauro. Ci devono dire cosa vogliono fare».

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5 commenti

  1. carmelo castorina 23 Aprile 2021 10:12

    Beh…..quel’lOpera che Il Commissario “Spirli” auspica (le idee ed i sogni nessuno vuole toglierli a nessuno), devono essere, per usare un termine nuovo, usato dal nostro Primo Ministro: “RAGIONATE”. Di “RATIO” a proposito del manufatto stabile tra Sicilia e Calabria io ne trovo poco. Chi si illudesse che il Ponte sullo Stretto venga realizzato con Maestranze Italiane……Beh si sbaglia: Saremmo sommersi da operai che d ponti ne hanno già realizzati: come “Cinesi, Sud Coreani ecc. Forse jont-venture di Ingegnerie Europee per i progetti……Lasciando stare per ora questi argomenti “Spinosi”. Cerchiamo invece di fronteggiare quest’ epidemia, che a parere di affermati “INFETTIVOLOVI” non sarà la sola nei prossimi anni. Grazie per l’ascolto accordatomi….

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  2. bonanno giuseppe 23 Aprile 2021 10:30

    RIDICOLIIIIIIIIII siamo nella metrda piu assoluta in tutte e due le reghioni e parlate ancora di PONTE………ma quando imperava il BERLUSKA 1,2,3 Altero Matteoli Ministro e Ciucci presidente della Stretto di Messina perche non si e fatto allora cisono stati parecchi anni a partire dal 1994……RIDICOLIIIIIIIIIIII, guardate la Sanita, i Trasporti, il Terzo Settore, il lavoro…..etc etcv……….

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  3. Ulisse: che sia la volta buona x il bene della Sicilia e del suo futuro.

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  4. Con dichiarazioni farneticanti come quelle del “governatore per caso” della Calabria, i sostenitori no-ponte hanno vita facile.

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  5. Perchè non iniziamo a parlare prima delle infrastrutture. L’alta velocità in Sicilia non ci sarà mai e non per colpa del ponte perchè anche il raddoppio in costruzione tra Messina Catania e Palermo non prevede velocità superiore ai 150 km/h. Le autostrade, le strade di collegamento che dovranno percorrere migliaia di camion insieme al traffico normale. Aumentiamo invece le corse delle navi con mezzi meno inquinanti e meno fatiscenti. Una cosa semplice immediata e che darebbe lavoro a tante persone subito. Secondo me anche Ulisse grande navigatore, sarebbe contrario al ponte. Non dimentichiamo che il ponte non e praticabile ai camion e alle vetture quando c’è vento…….

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