Parcheggio della Stazione Centrale, a metà maggio la ripresa dei lavori

Parcheggio della Stazione Centrale, a metà maggio la ripresa dei lavori

Marco Ipsale

Parcheggio della Stazione Centrale, a metà maggio la ripresa dei lavori

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venerdì 29 Aprile 2016 - 22:07

Rfi ha chiesto dieci giorni di tempo per spostare i vagoni depositati sui binari, poi potrà finalmente iniziare l'attività preparatoria, che durerà circa un mese. L'obiettivo è quello di varare le travi, sui pilastri già edificati, a metà giugno. Il punto del direttore dei lavori, l'ing. Salvatore Saglimbeni

Quattro anni esatti di stop, ma ora sembra finalmente la volta buona. I lavori per il nuovo parcheggio della Stazione Centrale sono iniziati dieci anni fa, ma tra varianti, fallimenti e inghippi di varia natura, sono giunti ad una percentuale di realizzazione poco superiore al 50 %. Dopo il fallimento della Saim di Gela, si era arrivati vicinissimi alla risoluzione del contratto col Consorzio Cooperative Costruttori di Bologna, del quale l’impresa gelese faceva parte, prima che in extremis si giungesse alla transazione nel novembre del 2014. Pericolo scampato, si disse, perché rifare la gara d’appalto avrebbe comportato tempi lunghissimi. Vero, così com’è vero che è servito ben un anno e mezzo per passare dagli accordi scritti alla ripresa delle opere.

Inutile piangere sul latte versato, c’è da pensare a completare un’opera che potrà garantire 300 nuovi posti auto, a soli 400 metri da piazza Cairoli, e una nuova stazione dei pullman, oggi “sparsi” nelle aree circostanti, per organizzare un adeguato interscambio tra mezzo gommato, ferrato e marittimo. Nei giorni scorsi sono stati fatti i rilievi topografici. “I controlli su quanto realizzato sono stati compiuti con notevole accuratezza – afferma il direttore dei lavori, l’ing. Salvatore Saglimbeni -, perché la nuova impresa ha preferito definire al meglio i dettagli con strumenti propri. Quest’operazione si è conclusa e aspettiamo che ci vengano restituiti i supporti in modo da poter ragionare su cosa fare per chiudere l’appalto”.

Ieri si è svolta una riunione tra i rappresentanti dell’impresa, del Comune e di Rfi. “Le Ferrovie – prosegue Saglimbeni – hanno chiesto dieci giorni di tempo per spostare i vagoni depositati sui binari, poi sono state stabilite altre modalità tecniche e operative. A metà maggio verrà finalmente aperto il cantiere vero e proprio. Si dovranno smontare i binari, piazzare le gru, fare arrivare l’ente certificatore per le saldature, un’attività preparatoria che durerà circa un mese. Poi speriamo di alzare le travi intorno alla metà di giugno”.

Al momento sono state edificate quattro file di pilastri sulle sette previste. “Ma non sappiamo se verranno realizzate anche le altre – dice ancora il direttore dei lavori – perché ci sono interferenze con la gestione della Stazione. Stiamo ragionando su una variante che preveda una diminuzione in un senso e un allungamento in un altro”. Questo potrebbe comportare una riduzione del parcheggio? “Dovremo verificarlo – risponde -, il problema non è semplice, cercheremo di ottenere il massimo. Intanto iniziamo a montare le travi su ciò che già abbiamo poi, quando le saliremo, inizierà a comporsi la struttura e valuteremo le difficoltà, lavoriamo a vista”.

Insomma, quanto tempo ci vorrà per completare i lavori? “Non faccio previsioni perché poi vengono puntualmente smentite – conclude Saglimbeni -. Il cronoprogramma prevede un anno di lavoro ma l’esperienza mi porta ad essere perplesso, sicuramente ci saranno altre difficoltà da affrontare”.

(Marco Ipsale)

2 commenti

  1. MessineseAttento 30 Aprile 2016 08:53

    Bene, così i parcheggi desolati, in quella zona, da uno passeranno a due. Non ci dimentichiamo che questa è la città capace di farsi condizionare da un manipolo di sedicenti commercianti, che legano la fortuna delle loro attività non con il miglioramento della propria offerta, bensì con la possibilità di poter parcheggiare dentro le vetrine. Accodati a questa banda politicizzata, un altrettanto sparuto gruppo di cittadini, annaspanti nella più becera ignoranza, che, indebitati fino al collo per comprare l’ultima fuoriserie, pretendono di poter intasare qualsiasi strada cittadina. Speriamo che l’altra Messina, quella civile e lungimirante, abbia la meglio su questi esempi di arretratezza ed ignoranza.

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  2. MessineseAttento 30 Aprile 2016 08:53

    Bene, così i parcheggi desolati, in quella zona, da uno passeranno a due. Non ci dimentichiamo che questa è la città capace di farsi condizionare da un manipolo di sedicenti commercianti, che legano la fortuna delle loro attività non con il miglioramento della propria offerta, bensì con la possibilità di poter parcheggiare dentro le vetrine. Accodati a questa banda politicizzata, un altrettanto sparuto gruppo di cittadini, annaspanti nella più becera ignoranza, che, indebitati fino al collo per comprare l’ultima fuoriserie, pretendono di poter intasare qualsiasi strada cittadina. Speriamo che l’altra Messina, quella civile e lungimirante, abbia la meglio su questi esempi di arretratezza ed ignoranza.

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