Sturniolo: “Accorinti dà le colpe a ‘quellicheceranoprima’ ma agisce come loro”

Sturniolo: “Accorinti dà le colpe a ‘quellicheceranoprima’ ma agisce come loro”

Sturniolo: “Accorinti dà le colpe a ‘quellicheceranoprima’ ma agisce come loro”

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martedì 17 Maggio 2016 - 06:51

Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale ex Cambiamo Messina dal basso, oggi al Gruppo Misto. Una lunghissima serie di critiche sull’operato della giunta Accorinti fino alla storia del bilancio di previsione 2015 e alla lettera dell’ex assessore Perna sul Manifesto

Dalle dichiarazioni del renziano di ferro Luca Eller Vainicher, assessore al bilancio della giunta Accorinti, sappiamo che il previsionale 2016-2018 per Messina sarà di “lacrime e sangue”. D’altronde, qualche settimana prima della nomina di Eller l’aula consiliare aveva esitato positivamente il piano triennale delle opere pubbliche proposto dall’assessore Sergio De Cola e contenente tutta la progettazione più devastante proposta dalle amministrazioni precedenti, fatta di cementificazioni, porticcioli e project financing. Stiamo parlando dello stesso assessore il cui progetto di riqualificazione del Pilone di Capo Peloro è stato inserito dall’amministrazione tra le opere del Masterplan da consegnare al Governo. Lo stesso progetto, insieme alle altre opere compensative del Ponte sullo Stretto, era stato consegnato a Renzi per lo “Sblocca Italia”. Stiamo parlando della giunta che 20 mesi fa (Eller non c’era, ma pensava a tutto il suo predecessore Guido Signorino) ha proposto all’aula (che l’ha prontamente votato) il Piano di Riequilibrio lacrime e sangue (anche questo) che dà il colpo di spugna sui debiti delle amministrazioni precedenti (quellicheceranoprima, quelli che, a detta di Renato Accorinti, avrebbero stuprato la città).

Stiamo parlando della giunta che si è fatta bocciare la discarica sulle colline di sabbia dal Governo e che presenta da quattro anni piani finanziari per la gestione dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti sovrapponibili a quelli delle Giunte precedenti e che ha lasciato andare via l’enfant prodige dei rifiuti-zero Alessio Ciacci che, dopo la sua attività come commissario di Messinambiente, lasciava una relazione-testamento che indicava in 3 milioni l’anno circa il debito non dichiarato che si formava con le perizie riconosciute dall’esecutivo cittadino. Non val la pena di continuare. Basta aggiungere che Renato Accorinti ha chiesto la concessione dei poteri speciali per la costruzione del porto di Tremestieri, modalità attraverso la quale in Italia è stato consumato il processo corruttivo che ha interessato grandi opere, politica dell’emergenza e grandi eventi. Glissiamo sulla compressione dei tempi di dibattito dei provvedimenti (tutti vengono consegnati all’ultimo momento, impedendo qualsiasi forma di approfondimento). Queste sono sottigliezze. Non parliamo, poi, infine, dei beni comuni. Roba buona per i convegni. Mica ci puoi perdere davvero tempo?

Come Tonino Perna, già assessore alla cultura dell’amministrazione Accorinti, possa considerare anomala l’azione della giunta della città dello Stretto è un mistero, visto e considerato che tutte le azioni più importanti (lasciando da parte l’estetica fatta di sandali, magliette e zainetti e le buone maniere), come descritto, si muovono nel solco della tradizione. Così come è sorprendente che Tonino non sappia che proprio da quando il blocco dei consiglieri genovesiani è passato dal PD a FI ha iniziato a votare sistematicamente i provvedimenti più importanti proposti dalla giunta, così come peraltro annunciato dal loro capo. Incredibile come Tonino non sappia che Signorino e il Collegio dei revisori guidato da Dario Zaccone da anni interloquiscano sui documenti finanziari e la giunta ha sempre aggiustato quei provvedimenti sulla base dei rilievi del Collegio. Cosa che ha consentito ad Accorinti di svangarla ogni volta. Sì, perché per la giunta del sindaco scalzo revisori e consiglieri sono così, responsabili quando approvano e un ostacolo alla rivoluzione quando si oppongono.

Ma la domanda che sorge più prorompente è se quei bilanci, che per colpa di Zaccone non verrebbero esitati (per Tonino la redazione di un bilancio è un gioco di ragazzi), siano veritieri o no (e quale dei sette bilanci di previsione 2015, peraltro?). Se fossero stati veritieri la giunta avrebbe, infatti, avuto il dovere di portarli in aula anche con il parere non favorevole (obbligatorio, ma non vincolante) dei revisori e chiedere il voto dei consiglieri comunali. Diversamente, Tonino starebbe chiedendo un parere favorevole e un voto d’aula positivo su un bilancio falso. Ma se fossero veritieri perché continuano a modificarli sulla base dei rilievi del Collegio? Certo è facile imputare a Zaccone la colpa dell’eclissarsi della promessa della rivoluzione. E, insieme a Zaccone, è facile dare la colpa alla Corte dei Conti per la rivoluzione perduta, come se Accorinti ad ogni sorgere del sole sfidasse le compatibilità imposte dal neoliberismo imperante.

Infine, ma perché Tonino consegna le sue riflessioni da ex assessore al Manifesto? Perché non lo ha fatto da assessore agli organi di stampa locali? Va bene che tutti provano a sopravvivere alle proprie esperienze, senza che questo nuoccia troppo alla propria biografia. Va bene che ai militanti della sinistra convenga prendere la pillola blu dell’illusione piuttosto che quella rossa che ti fa vedere “quanto è profonda la terra del Bianconiglio”, ma un militante ha il dovere, se non dell’odio di classe, almeno dell’onestà intellettuale.

12 commenti

  1. L’ennesimo saltatore della quaglia, anzi il primo.

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  3. Stavo per rispondere, punto su punto, dettagliatamente, agli strali avvelenati di STRURNIOLO, ma ho sempre diffidato di chi si sente tradito in politica, quindi ho pensato di ricorrere alla nostra lingua, così fonetica ed efficace. Invito GINO a leggere la seguente esclamazione con la modulazione della voce caratteristica di noi messinesi, inconfondibile….. A CUCCHITI DI PIDI.

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  4. Stavo per rispondere, punto su punto, dettagliatamente, agli strali avvelenati di STRURNIOLO, ma ho sempre diffidato di chi si sente tradito in politica, quindi ho pensato di ricorrere alla nostra lingua, così fonetica ed efficace. Invito GINO a leggere la seguente esclamazione con la modulazione della voce caratteristica di noi messinesi, inconfondibile….. A CUCCHITI DI PIDI.

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  5. Caro GINO adesso il commento serio. Mi aspettavo una riflessione di carattere generale sui piani triennali di opere pubbliche dei Comuni, i quali hanno gli effetti di una tempesta in un bicchiere d’acqua, infatti quello di Messina presenta una previsione di investimenti nel triennio di 1 mld 426 mln, di cui l’unica cifra attendibile è quella relativa al 2015 di 25 mln, mentre i 602 mln del 2016 e i 799 mln del 2017 sono come l’araba fenice, altro che porticcioli e cementificazioni di cui parli, scusami, a vanvera. IGNORI che le spese per investimenti degli ultimi due anni non hanno superato i 20 mln. Nel mondo dei sogni, quello del piano triennale, si scrive di importi di capitale privato pari a 233 mln, questa fandonia dovevi contestare.

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  6. Caro GINO adesso il commento serio. Mi aspettavo una riflessione di carattere generale sui piani triennali di opere pubbliche dei Comuni, i quali hanno gli effetti di una tempesta in un bicchiere d’acqua, infatti quello di Messina presenta una previsione di investimenti nel triennio di 1 mld 426 mln, di cui l’unica cifra attendibile è quella relativa al 2015 di 25 mln, mentre i 602 mln del 2016 e i 799 mln del 2017 sono come l’araba fenice, altro che porticcioli e cementificazioni di cui parli, scusami, a vanvera. IGNORI che le spese per investimenti degli ultimi due anni non hanno superato i 20 mln. Nel mondo dei sogni, quello del piano triennale, si scrive di importi di capitale privato pari a 233 mln, questa fandonia dovevi contestare.

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  7. Caro STURNIOLO non credo che tu abbia letto il piano triennale delle opere pubbliche, infatti non hai presentato nessun emendamento, hai disdegnato la firma anche ad alcuni, molti interessanti, dei tuoi colleghi, ancora per poco, Consiglieri Comunali. I progetti previsti nel piano fanno riferimento al recupero del patrimonio esistente, difesa del suolo, edilizia sociale e scolastica, stradali, beni culturali,protezione ambiente,sport e spettacolo,produzione e distribuzione energia,edilizia pubblica, magari si investisse in questo libro dei sogni, in ogni caso per i due porticcioli le risorse finanziarie sono dei privati. LEGGITI il piano a te sconosciuto. http://www.comune.messina.it/repository/archivio-atti/allegati/2016/Docs42496/15C.pdf.

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  9. Un messinese per caso 17 Maggio 2016 17:13

    Dopo le considerazioni sull’operato della Giunta condivisibili o meno ma legittime, Sturniolo pone la domanda “più prorompente”: il bilancio è veritiero o meno? E si risponde che è falso, altrimenti la Giunta avrebbe il dovere di portarlo in aula per il voto nonostante il parere contrario dei revisori. Peccato che da consigliere comunale finga di non sapere che i revisori non hanno mai rassegnato alcun parere sul bilancio e che, per ciò, come ogni altro atto privo dei necessari pareri, esso non può essere neanche iscritto all’ordine del giorno del Consiglio. Allora, quale bilancio la Giunta potrebbe mai portare in aula? Ed è questo il dovere dell’onesta intellettuale (di un militante)?

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  10. Un messinese per caso 17 Maggio 2016 17:13

    Dopo le considerazioni sull’operato della Giunta condivisibili o meno ma legittime, Sturniolo pone la domanda “più prorompente”: il bilancio è veritiero o meno? E si risponde che è falso, altrimenti la Giunta avrebbe il dovere di portarlo in aula per il voto nonostante il parere contrario dei revisori. Peccato che da consigliere comunale finga di non sapere che i revisori non hanno mai rassegnato alcun parere sul bilancio e che, per ciò, come ogni altro atto privo dei necessari pareri, esso non può essere neanche iscritto all’ordine del giorno del Consiglio. Allora, quale bilancio la Giunta potrebbe mai portare in aula? Ed è questo il dovere dell’onesta intellettuale (di un militante)?

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  11. Quello che sorprende del consigliere Sturniolo è l’acredine, il risentimento da”amante tradito” nei confronti del suo ex compagno e sodale Renato Accorinti. Per carità, tutto ci stà e si può comprendere,soprattutto se l’amante sorprende il “coniuge” trescare con altri. Il “cornuto”( metaforico) però non può sottrarsi al dovere( pubblico) di proporre per la città un programma,un progetto concreto di sviluppo. Se però dovessimo valutarlo per es.sulla sterile ed ideologica posizione assunta rispetto alla FONDAMENTALE vicenda messinese del Ponte, non c’è da stare allegri. Troppe, infatti, le corbellerie,le falsità, le clamorose bugie, la”disinformazione” e le suggestioni emozionali alle quali si è lasciato andare, più o meno consapevolmente.

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  12. Quello che sorprende del consigliere Sturniolo è l’acredine, il risentimento da”amante tradito” nei confronti del suo ex compagno e sodale Renato Accorinti. Per carità, tutto ci stà e si può comprendere,soprattutto se l’amante sorprende il “coniuge” trescare con altri. Il “cornuto”( metaforico) però non può sottrarsi al dovere( pubblico) di proporre per la città un programma,un progetto concreto di sviluppo. Se però dovessimo valutarlo per es.sulla sterile ed ideologica posizione assunta rispetto alla FONDAMENTALE vicenda messinese del Ponte, non c’è da stare allegri. Troppe, infatti, le corbellerie,le falsità, le clamorose bugie, la”disinformazione” e le suggestioni emozionali alle quali si è lasciato andare, più o meno consapevolmente.

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