I tredici dipendenti sollecitano la nomina di una guida per garantire l’ordinaria amministrazione dell’Ente

Dal giorno della “pepata” conferenza stampa tenuta dall’ormai ex-commissario dell’Ente Fiera, Fabio D’Amore, negli uffici di viale della Libertà, qualcosa è cambiato: dallo scorsa settimana giorno, infatti, i cancelli della cittadella sono aperti al pubblico (domani si terrà inaugurazione ufficiale, vedi altro articolo) e i messinesi, dopo anni di “off limits”, hanno la possibilità di tornare ad ammirare le bellezze dello Stretto dall’incantevole lungomare fieristico. Un’occasione di rilancio, che più volte, durante gli anni del suo commissariamento, era stata richiesta anche da D’Amore. Ad a cui però deve cercare di corrispondere l’organizzazione di attività che tornino ad valorizzare quegli spazi, ristrettezze economiche permettendo.

Decisioni che per essere adottate necessitano però di una nuova “guida”, l’ennesimo commissario, la cui nomina, da parte della Regione, tarda però ancora ad arrivare. E’ in questo senso che si muove l’appello rivolto dai tredici dipendenti dell’Ente Fiera, preoccupati di conoscere anche quale sarà il loro futuro occupazionale, nella lettera inviata ai vertici palermitani. “Non abbiamo ancora avuto nessun riscontro – scrivono – in merito alla nomina di un nuovo Commissario per garantire l’ordinaria amministrazione dell’Ente Autonomo Fiera di Messina che – aggiungono – è privo del Collegio dei Revisori dei Conti dall’anno 2009. La suddetta nomina – continuano i dipendenti – appare fondamentale per la tutela degli interessi dell’Ente Autonomo Fiera di Messina, dei lavoratori e per scongiurare eventuali danni erariali”.

I lavoratori chiedono infine di sapere “quali provvedimenti sono stati adottati per far fronte al pagamento delle spettanze del personale non retribuite dal mese di dicembre 2011, così come già operato per i colleghi dell’Ente Autonomo Fiera del Mediterraneo”. Richieste legittime che si spera al più presto possano trovare risposta (EDP).