La guerra del risanamento a Messina, "revocate l'ordinanza sui fragili"

La guerra del risanamento a Messina, “revocate l’ordinanza sui fragili”

Marco Olivieri

La guerra del risanamento a Messina, “revocate l’ordinanza sui fragili”

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lunedì 17 Marzo 2025 - 17:01

Mentre il parlamentare del Pd Barbagallo interroga la presidente Meloni sulla rimozione di Scurria, Dem, Cgil e Uil infiammano la polemica sul provvedimento

MESSINA – Infiamma la polemica a Messina sul risanamento. Ancora sul risanamento. Non bastava la rimozione del sub commissario Marcello Scurria da parte del presidente della Regione Schifani, ora oggetto d’interrogazione rivolta a Giorgia Meloni e firmata dal deputato del Pd Barbagallo. Alla presidente del Consiglio si chiede d’occuparsi della “revoca immotivata di Scurria”. Nel frattempo, però, si è acceso il dibattito pure sull’ordinanza del neo sub commissario Santi Trovato. In primo piano il tema della priorità alle famiglie con disabilità gravi al proprio interno.

In particolare, la consigliera comunale del Partito democratico Antonella Russo ha sollecitato la revoca in autotela dell’ordinanza, interpellando il sindaco Basile. Nella nota, si sofferma sulla “discontinuità rispetto al predecessore Marcello Scurria. Quest’ultimo aveva stabilito, nei criteri di assegnazione delle abitazioni nel piano di risanamento, di dare assoluta priorità alle famiglie con soggetti fragili (bambini disabili, anziani gravemente malati), nell’universalmente apprezzato tentativo di garantire il diritto a uscire dalle baracche alle persone oggettivamente più bisognose. Con la nuova ordinanza, invece, ci saranno conseguenze nefaste per le famiglie bisognose”.

Cgil Messina: “Garantire il diritto alla casa ai soggetti più fragili della popolazione”

In sostanza, secondo il nuovo provvedimento, occorre sbaraccare per aree omogenee. I fragili che saranno nel lotto da sbaraccare avranno la priorità. Ma chi non fa parte del lotto, pur avendo disabili gravi con patologie nel proprio nucleo familiare, dovrà aspettare. Perplessità è stata espressa dalla Cgil di Messina, con il segretario generale Pietro Patti: “Chiediamo che sulle nuove regole si apra subito un confronto e che l’amministrazione cittadina si faccia carico di una questione che lascia indietro proprio quei cittadini e quelle cittadine che meriterebbero invece maggiori attenzioni da parte delle istituzioni. Il tema del risanamento e del disagio abitativo va affrontato con decisioni che non vanno a toccare negativamente la vita di persone che già si trovano in una situazione svantaggiata”.

Uil Messina: “L’ingegnere Trovato ci ripensi, la priorità ai fragili va mantenuta”

Ed ecco il pensiero di Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina: “L’azione di risanamento e la fine della vergogna planetaria chiamata baracche devono proseguire con assoluta celerità. Ed è, pertanto, inopportuna qualsivoglia “guerra” tra persone sfortunate. Siamo persuasi che la nuova razionalizzazione dei criteri relativi all’assegnazione degli alloggi, che esclude la priorità alle famiglie con soggetti fragili, è sbagliata e rappresenta un passo indietro rispetto a una rodata e funzionante procedura utilizzata sotto la gestione dell’avvocato Scurria”.

Conclude Tripodi: “Auspichiamo che l’ingegnere Trovato, persona nota per il suo garbato equilibrio, riveda questa procedura e rimetta al centro le persone fragili e fragilissime che, vivendo pesanti situazioni di oggettiva difficoltà, devono opportunamente avere la priorità nell’assegnazione dei nuovi alloggi. Si tratta di una questione di semplice buon senso coniugata con la necessaria umanità che, a nostro avviso, dovrebbe guidare tutte le istituzioni, specie in vicende dai risvolti socialmente drammatici come quella delle baracche messinesi”.

L’interrogazione del Pd sulla rimozione del sub commissario Scurria

Questo, invece, il contenuto dell’interrogazione del parlamentare Anthony Barbagallo alla presidente Meloni.

“Al presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che: l’articolo 11-ter del decreto-legge n. 44 del 2021, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 76 del 2021, al fine di attuare il rapido ricollocamento abitativo delle persone che vivono nella baraccopoli della città di Messina, ha nominato il prefetto di Messina quale commissario straordinario del governo, autorizzando la spesa complessiva di 100 milioni di euro; successivamente, ai sensi dell’articolo 18 del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198,
convertito, con modificazioni, dalla legge n. 14 del 2023, la funzione è stata attribuita al presidente
della Regione siciliana, cui è stata data la facoltà di avvalersi di un sub-commissario; con decreto n. 1 del 2 marzo 2023 il commissario straordinario ha nominato, quale subcommissario l’avvocato Marcello Scurria, delegandogli funzioni per lo svolgimento del mandato fino al 31 dicembre 2024, prorogato con decreto n. 1 del 29 agosto 2024, contestualmente alla valutazione positiva degli obiettivi conseguiti, al 31 dicembre 2025.
Il commissario, dovendo provvedere al rapido ricollocamento abitativo ha delegato al subcommissario l’attività di costruzione e acquisto degli alloggi da assegnare agli aventi diritto; in continuità con la precedente gestione commissariale, la struttura ha proceduto all’acquisto degli immobili sul libero mercato; a dicembre 2024, il sub-commissario, previa adeguata attività istruttoria, ha partecipato
ad un’asta giudiziaria per l’acquisto di alloggi, formulando un’offerta pari al prezzo base previsto
dall’avviso di vendita; alla medesima asta ha partecipato anche il comune di Messina, proponendo un prezzo inferiore, ma pare che l’asta sia stata aggiudicata alla struttura commissariale; il sindaco di Messina, inopinatamente, ha ritenuto di «segnalare» al commissario straordinario questione dell’asta, affermando che il sub-commissario avrebbe causato un danno erariale in palese concorrenza sleale con il comune di Messina.
La comunicazione del sindaco di Messina ha avuto ampia eco sulla stampa; il sub-commissario, come richiesto dal commissario straordinario, ha trasmesso una dettagliata relazione, con la quale ha evidenziato, tra l’altro, che non avrebbe potuto in alcun modo «concordare» alcunché con altra e diversa pubblica amministrazione anche al solo fine di stabilire di non partecipare all’asta pubblica;
la regola che presiede a tali procedure è che i partecipanti non sappiano chi sono gli altri concorrenti, ogni ipotesi di accordo collusivo idoneo a condizionare l’andamento della procedura, fosse anche preordinato alla desistenza di uno dei partecipanti o all’asservimento della propria offerta all’interesse di un altro partecipante, avrebbe costituito l’ipotesi di reato prevista dall’articolo 353 del codice penale (turbativa d’asta).
Il commissario straordinario per il risanamento delle baraccopoli di Messina ha concluso il procedimento adottando la revoca del sub-commissario, adducendo un presunto quanto inesistente «omesso raccordo preventivo» che gli avrebbe, addirittura, consentito di intervenire nella vicenda trovando una sintesi nell’interesse pubblico; come ampiamente riportato dalla stampa locale sono state numerose le manifestazioni di dissenso nei confronti del presidente della Regione Siciliana per la scelta di revoca dell’incarico, ritenuta sbagliata e incomprensibile.
Quanto su esposto appare all’interrogante lesivo del decoro dell’istituzione che il presidente della Regione è delegato a rappresentare. La decisione di revocare il sub-commissario appare all’interrogante certamente non condivisibile e censurabile –:
se il Presidente del Consiglio dei ministri sia a conoscenza dei fatti esposti e non ritenga di chiarire quali siano le reali motivazioni che hanno spinto alla revoca del sub-commissario; se non ritenga necessario valutare la sussistenza dei presupposti per l’avvio di opportune iniziative, anche di carattere ispettivo, mediante un’indagine approofondita, con particolare riferimento a quanto accaduto e descritto, volte a far luce sulla correttezza e legittimità delle procedure amministrative adottate dal commissario straordinario del governo”.

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Un commento

  1. …Direttore, ma che è questo pasticcio ??? Dico io, non sono un cretino, un pò me ne intendo ! Qui occorre chiamare un commissario che viene dalla Svizzera … ma dico io, se partite con i fragili, non andate da nessuna parte ! Cioè, voi mi dite che se una famiglia baraccata ha un bambino, precede nell’assegnazione ??? Io vi dico che se sono poveri disgraziati, allora SI che hanno la precedenza !!! 130 famiglie con fragilità ??? ma chi volete prendere in giro ???

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