L'acqua a Messina tra potabilità, disservizi e necessaria riorganizzazione

L’acqua a Messina tra potabilità, disservizi e necessaria riorganizzazione

Marco Olivieri

L’acqua a Messina tra potabilità, disservizi e necessaria riorganizzazione

venerdì 02 Maggio 2025 - 07:30

Tra mancata idoneità all'uso umano e guasti e crisi idriche, c'è la necessità di una gestione politica più efficace e di una riorganizzazione di Amam

di Marco Olivieri

MESSINA – Un mistero buffo. Una vicenda paradossale. La mancata potabilità dell’acqua a Messina è un pasticcio nel quale gli inghippi burocratici e i necessari adempimenti si fondono con una debolezza della politica. Un deficit nel comunicare ai cittadini l’intricata questione. E, questo scenario grottesco, a sua volta, si combina con i recenti guasti e interventi per rimediare a diversi disservizi idrici, alimentando la frustazione dei cittadini. Nell’attesa che ci sia una svolta grazie agli effetti degli interventi strutturali nella rete idrica, la mancata idoneità all’uso umano e i vecchi e nuovi problemi hanno fatto ripiombare nel clima politico della scorsa estate, quando sindaco e amministrazione non sono riusciti a creare un ponte di comunicazione efficace con la cittadinanza.

A incalzare e svolgere un ruolo civico significativo è stato il comitato “Vogliamo l’acqua dal rubinetto!”, che ha di recente osservato:  “Il Consiglio Comunale straordinario non ha dissipato i tanti dubbi, né risposto alle tante domande che abbiamo posto in questi mesi. L’acqua del Comune si può bere o no? A questa semplice domanda né il sindaco, né l’Amam, né il direttore generale dell’Asp Cuccì, a cui uno dei nostri portavoce ha posto direttamente la domanda, hanno saputo rispondere. E non poteva essere altrimenti perché l’ordinanza sindacale del 5 settembre scorso è ancora in vigore”.

La riorganizzazione di Amam è una priorità politica

Perché l’ordinanza non viene revocata? E che tempi prevedono Asp e Comune? Sono tante le domande che si sommano a quelle poste dal comitato e dai consiglieri. E non bisogna dimenticare l’importanza di riorganizzare l’Amam, con un nuovo assetto interno e più tecnici a disposizione. E tocca alla politica trovare una soluzione.

Lo abbiamo giù scritto: sindaco Basile, assessore Carreri, presidenza, Cda e direzione generale si mettano a tavolino e studino come invertire la rotta. In questi anni ci sono state alcune assunzioni, per colmare le lacune, ma va valutato di quanti apporti tecnici in più avrebbe bisogno la partecipata. Né ha aiutato avere “affidato per milioni di euro la manutenzione ordinaria delle strade ad Amam, già sovraccaricata. I rattoppi delle varie ditte sono davvero insoddisfacenti e nessuno controlla”, ha rilevato il consigliere Alessandro Geraci.

Ci sono interventi che richiedono tempi lunghi, questo è sicuro. Ma, nel frattempo, occorre pure trovare soluzioni efficaci nell’immediato e nel breve termine. E l’estate è alle porte.

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7 commenti

  1. Scarsissimi senza nessun dubbio

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  2. Non credo che si possa ragionevolmente concedere altro tempo a nessuno. Il perdurare del problema acqua nella nostra città è una vergogna insopportabile. E’ da terzo mondo e da conseguenti e doverose dimissioni di tutta l’amministrazione. Senza se e senza ma.

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  3. L’estate è arrivata e siamo di nuovo nei guai, altro che h24!

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  4. Qualcuno può andare a Taormina a ricordare a De Luca quante ne ha sparate?
    Ma a muso duro, come suo uso.

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  5. Appioppare ad Amam la manutenzione delle strade mi pare sia stata una follia pazzesca.

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  6. Giusto riorganizzare… tipo andare tutti a casa e nuove elezioni… ma come sempre sappiamo solo parlare..

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  7. OTTIMO tutto ciò
    che ha scritto Direttore,e OTTIMA scelta della foto🤔…..EMBLEMATICA😱….NON DICE ( E MENO MALE ,AGGIUNGO IO😏)E NON SA DOVE METTERE LE 🖐🖐🙄😳

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