"Banche, un ladro in casa". Uno spaccato della peggiore realtà italiana

“Banche, un ladro in casa”. Uno spaccato della peggiore realtà italiana

“Banche, un ladro in casa”. Uno spaccato della peggiore realtà italiana

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mercoledì 24 Aprile 2013 - 09:47

Lo spettacolo, in scena per il cartellone "Paradosso sull'Autore", è interpretato da Bebo Storti (che firma anche la regia) e Fabrizio Coniglio (che è l'autore)

“Banche – Un ladro di casa” è lo spettacolo in programma nella Sala Laudamo dal 26 al 28 aprile per il cartellone “Paradosso sull’Autore”. Scritto e interpretato da Fabrizio Coniglio, con la consulenza dell’avv. Bartolomeo Grippo, vede in scena un attore ben conosciuto come Bebo Storti (molti i suoi personaggi comici in televisione, come per esempio il Conte Uguccione), che firma anche la regia.

“Banche – Un ladro in casa” vuole dare voce a quelle persone (pensionati, operai, piccoli imprenditori), cui le banche hanno sottratto con i “titoli spazzatura” i risparmi di un’intera vita. Il titolo di questo spettacolo – spiega Coniglio – prende spunto da una frase, che una signora di 78 anni si è sentita dire dal direttore della propria banca, quando è andata a lamentarsi per come le avessero volatilizzato i risparmi: «Signora non c’è più niente da fare, ci metta una pietra sopra… come se un ladro le fosse entrato in casa».

C’ è un momento della vita, magari in tarda età, in cui una famiglia, dopo anni di sacrifici, può aver messo da parte un risparmio, un tesoretto. «È in quel momento – dicono Storti e Coniglio – che forse per coincidenza o più probabilmente per strategia, la nostra banca ci suggerisce un investimento sicuro, infallibile, un guadagno facile per realizzare i nostri sogni di vecchiaia… Dopo poco più di un anno o addirittura qualche mese si scopre che i nostri soldi sono spariti nel nulla, obbligazioni proposte come sicure e infallibili, che invece sono pura spazzatura senza valore (Bond argentini, Parmalat, Cirio, Lehmann)… Liquidazioni, risparmi di una vita, di operai, piccoli artigiani, volatilizzati in pochi mesi. E come nel peggior incubo o racconto kafkiano, quando si ritorna in banca, avendo saputo magari dalla televisione dei crack finanziari che hanno coinvolto i gruppi e le imprese in cui la banca aveva indirizzato i nostri risparmi, il direttore, il promotore finanziario, l’impiegato che ci aveva suggerito quell’investimento, non c’è più, è sparito anche lui, dopo i crack finanziari, nel nulla. Un viaggio dentro le famiglie truffate,dentro le strategie di un sistema bancario che non conosce più regole, che ha distrutto migliaia di risparmiatori e che vive solo per arricchire se stesso. Porteremo in scena quindi, ancora una volta, storie vere, che ci faranno magari anche ridere per la loro assurdità, il tono ancora una volta sarà infatti della commedia, ma che ci immergeranno in uno scenario avvilente. Un teatro dell’assurdo insomma, ma vero! Tutte le storie narrate sono infatti documentate da atti processuali. Perché parlarne? Conoscere le strategie delle truffe messe a punto dalle banche è un modo per capire fino a che punto si sta spingendo il demone del profitto senza etica».

Sala Laudamo, 26 e 27 aprile, ore 21.00; 28 aprile, ore 17,30
Prezzi: posto unico 10 euro, ridotto 6 euro

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