L'intramontabile polemica sulle isole pedonali a Messina: si farà a Torre Faro?

L’intramontabile polemica sulle isole pedonali a Messina: si farà a Torre Faro?

Francesca Stornante

L’intramontabile polemica sulle isole pedonali a Messina: si farà a Torre Faro?

Tag:

giovedì 02 Luglio 2020 - 07:30

Oggi il Consiglio comunale torna in aula, si deve decidere sulle pedonalizzazioni a Torre Faro e viale San Martino. Tra pareri che mancavano, scontri e tensioni che non mancano mai

A ridosso del Natale il tormentone che tiene banco in città per settimane è l’isola pedonale di via dei Mille. E in estate perché rinunciare allo stesso dibattito, ma in versione balneare? Ecco che ad animare in queste settimane i lavori a Palazzo Zanca ci sono state proprio le proposte di pedonalizzare la parte bassa del viale San Martino e soprattutto un’ampia zona di Torre Faro.

Torre Faro e viale San Martino

Due proposte che in realtà non c’entrano nulla l’una con l’altra, anche perché si tratta di zone completamente diverse e con caratteristiche totalmente opposte. Per il viale San Martino l’idea è di pedonalizzare i controviali nelle parti comprese tra via Tommaso Cannizzaro e via Primo Settembre, cioè quella parte che attualmente è destinata alla sosta a pagamento. A Torre Faro invece si vuole chiudere al traffico le vie Palazzo e Faro dalle 21 alle 2. Ma fanno parte di un’unica delibera che in questi giorni ha fatto discutere il consiglio comunale e creato non poche frizioni tra consiglio e amministrazione e tra gli stessi consiglieri. A surriscaldare gli animi è la pedonalizzazione di Torre Faro

Le tensioni

C’è chi è contrario, chi ha chiesto di rinviare l’esperimento addirittura alla prossima estate per programmarlo meglio, c’è chi ha presentato modifiche invece per pedonalizzare non solo nelle ore serali ma già dal pomeriggio. C’è anche chi non si rassegna all’idea che l’amministrazione De Luca abbia voluto passare questa “patata bollente” al consiglio comunale, quando invece avrebbe potuto semplicemente confezionare un provvedimento e autorizzare la pedonalizzazione. Insomma, il clima è tutt’altro che sereno. Intanto però è iniziato luglio, l’estate è nel vivo e di questo passo potrebbe essere troppo tardi per le attività di ristorazione per le quali nasce il provvedimento. Un modo per aiutare il rilancio dopo l’emergenza Covid, con la possibilità di concessioni lì dove solitamente transitano auto e mezzi.

La decisione in Consiglio comunale

Oggi però si torna in aula per il quarto round. Il consiglio comunale attende un parere dal dirigente alla Polizia Municipale sulla fattibilità della pedonalizzazione per più ore rispetto a quelle pensate dall’amministrazione. Era stato proprio il dirigente a chiedere qualche giorno di tempo per fornire una risposta all’aula. Quindi questo parere potrebbe essere determinante per il dibattito di oggi. L’incognita però su quale sarà l’esito resta. 

Le isole pedonali che funzionano

Intanto, mentre a Messina si studia e si discute, altre realtà hanno già avviato esperimenti di isole pedonali estive che hanno già dato ottimi risultati. A due passi da Messina basta volgere lo sguardo su Milazzo, dove è stato pedonalizzato un tratto di lungomare nel weekend. Con grande apprezzamento di cittadini e commercianti di quell’area che si è popolata di ragazzi, famiglie, biciclette, in tutta libertà. Restando sempre in provincia di Messina, è proprio di ieri la notizia che il sindaco di S. Agata Militello ha istituto l’isola pedonale su un tratto di lungomare tutti i giorni dalle 19 alle 2 fino al prossimo 15 settembre. A Palermo il sindaco Leoluca Orlando, dopo un serrato lavoro di organizzazione e programmazione, ha pedonalizzato Mondello, da sempre meta turistica gettonata. E se parliamo di turismo e vacanze impossibile non pensare per esempio a San Vito Lo Capo che vive il clou della sua stagione turistica in una grande area tutta rigorosamente pedonale. 

Insomma, gli esempi sono tanti. E dimostrano che funzionano. Questa delibera messinese però sembra essere nata sotto una cattiva stella, con un difetto di programmazione, con diversi punti da sistemare. Non resta che vedere se la seduta di oggi sarà quella decisiva.

Articoli correlati

2 commenti

  1. Tipica caratteristica del messinese, ossia guardare con invidia ciò che in altre città fanno e non attuarlo a Messina. Ovunque, anche nel più sperduto paese siciliano, esiste l’isola pedonale. A Messina no.

    1
    1
  2. É l’occasione per rendere il Faro più vivibile, meno inquinato più a misura di uomo.
    La potenziale area pedonale servirebbe a proteggere, preservare il nostro paese da auto che sfrecciano in modo pericoloso per le nostre viuzze, con stereo a tutto volume, da moto che scorazzano in modo indisciplinato.
    Imparare ad usare i piedi e la bici, invece che l’auto, sarebbe un primo assunto che riscatterebbe il paese dalle colate di cemento dei decenni scorsi e che migliorerebbe la qualità dell’aria e, quindi, della vita. Immaginate di lasciare liberi i nostri figli senza dover fare lo slalom tra auto in movimento, senza tenerli a guinzaglio per paura di finire sotto un’auto. Purtroppo i commercianti del Faro sono miopi e non hanno ancora capito che i loro affari, con l’area pedonale, non saranno per niente scalfiti, anzi aumenterebbero come sono aumentati nei posti turistici della nostra penisola, laddove è stata interdetta la circolazione alle auto.

    0
    1

Rispondi a Santi Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007