L'opinione. Alberi a rischio schianto, "il piano di 5 anni non basta, serve intervenire subito"

L’opinione. Alberi a rischio schianto, “il piano di 5 anni non basta, serve intervenire subito”

Marco Olivieri

L’opinione. Alberi a rischio schianto, “il piano di 5 anni non basta, serve intervenire subito”

giovedì 11 Maggio 2023 - 18:26

Per l'agronomo Saverio Tignino, "bisognava proseguire l'attività d'analisi avviata con la precedente amministrazione e abbattere quando è necessario". Messina Servizi: "Sostituiremo 570 pini con i lecci"

MESSINA – Sono 570 i pini che verranno rimpiazzati nei prossimi 5 anni. La circonvallazione che va dal viale Europa alla Panoramica dello Stretto vedrà interventi per la sostituzione di tutte le alberature. Si tratta di un piano annunciato dall’amministrazione comunale e da Messina Servizi. Ma l’agronomo Saverio Tignino (nella foto, ex esperto della Giunta De Luca, lancia l’allarme: “Si tratta di una misura a mio avviso insuffciente. Non si può perdere tempo. Bisogna intervenire subito per evitare che cadano, garantendo continuità alle operazioni che erano state condotte con la precedente amministrazione. All’epoca ho trasmesso analisi e relazione al Comune, invitando ad abbatterli subito, quand’era necessario, e a proseguire l’attività d’analisi sul viale Regina Elena, viale Regina Margherita e la panoramica, allargando il controllo a tutta la città”.

Sostiene l’agronomo: “Il problema risulta ventennale. Da qui lo schianto di molti alberi negli anni. Il terreno è compatto, i pini s’inclinano alla ricerca della luce e non vengono regolarmente interessati da potature d’alleggerimento. Così, tra parassiti, piogge torrenziali e vento, vanno a cadere. Per fortuna, ancora, hanno distrutto solo auto. Lo ribadisco: occorreva proseguire il lavoro di abbattimento degli alberi e di esecuzione delle operazioni albero-colturali avviato da un professionista altamente specializzato: il dottore Giuseppe Lo Giudice”.

“Ancora tanti alberi a rischio schianto”

Con un’ordinanza urgente e contingibile, con sindaco De Luca, Tignino era stato nominato come esperto nel 2018 e si era proceduto alla “selezione dei pini, sul viale Italia e viale Principe Umberto, con analisi visive e strumentali su 23 alberi campione. Il risultato? Otto alberi da abbattere subito. Gli altri presentavano alterazioni che dovevano essere contenute con interventi specifici. C’è un problema diffuso d’instabilità degli alberi in più zone trafficate. Come dimostrano gli schianti avvenuti in centro città, sono piante che non si sono sviluppate bene, rischiano di ribaltarsi. Nell’ottobre 2020, dopo aver abbattuto tre pini, la gestione è passata dal Comune a Messina Servizi. Un anno fa ho informato, con una pec, il commissario di cinque alberi a rischio schianto e altri da controllare. In sostanza, andavano controllati tutti. Santoro ha attivato l’Arredo urbano ma Messina Servizi non ha continuato a svolgere l’attività secondo me necessaria. I fondi ci sono”.

“ForestaMe: perché non inserire la riqualificazione dell’asse stradale?”

Per l’agronomo, “se non s’agirà nell’immediato, gli alberi continueranno a schiantarsi. Quelli da abbattere vanno sostituiti, studiando quale sia la pianta più adatta per il luogo. Così non si disturberanno manufatti e appartamenti. Sono stati intercettati 25 milioni di euro per ForestaMe. Ma come mai non è stato inserita nel piano la riqualificazione dell’asse stradale che parte da viale Europa fino all’Annunziata e prosegue in parte per la nuova Panoramica dello Stretto. Questa sarebbe stata una visione completa e non parziale dei problemi. Fondi extra bilancio che sarebbero stati preziosi in quest’ambito”.

Messina Servizi: “La soluzione è il piano quinquennale e la sostituzione di pini con i lecci”

Da parte sua, ha sottolineato di recente la presidente di Messina Servizi Maria Grazia Interdonato, che non intende replicare all’agronomo: “Il lavoro che si fa per contratto di servizio di potatura e cura del verde può fare poco o nulla di fronte ad arbusti che presentano danni all’apparato radicale. Molti di questi alberi sono stati danneggiati negli anni nel corso di interventi all’asfalto, alle tubature o al passaggio della fibra. L’unica soluzione è il progetto quinquennale proposto dagli assessori Massimo Minutoli e Francesco Caminiti, concordato con noi e con i tecnici e agronomi comunali”. Gli agronomi e i tecnici, in particolare, hanno proposto la sostituzione dei pini con i lecci, essenze mediterranee delle stesse dimensioni ma più adatte alla collocazione.

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