L'Ispettorato del Lavoro fa le pulci a Casa Serena: trovato un infermiere in nero

L’Ispettorato del Lavoro fa le pulci a Casa Serena: trovato un infermiere in nero

Francesca Stornante

L’Ispettorato del Lavoro fa le pulci a Casa Serena: trovato un infermiere in nero

Tag:

giovedì 04 Dicembre 2014 - 00:21

E' iniziata ormai diverse settimane fa l'attività di controllo dell'Ispettorato del Lavoro a Casa Serena. Trovato un infermiere "irregolare" anche se la Azione Sociale ha spiegato che veniva semplicemente pagato a prestazione. Lente d'ingrandimento su orari, reperibilità, rispetto dei contratti da parte della coop.

Anche per Casa Serena pochi giorni fa è arrivata la proroga fino al 31 dicembre. Come per tutti i servizi sociali anche per la struttura di Montepiselli sono state trovate le somme necessarie per non interrompere i servizi e arrivare a fine anno. La protesta si è placata, ma per Casa Serena i problemi non sono certo finiti. Lontano dai riflettori e dal clamore vanno avanti infatti i controlli dell’Ispettorato del Lavoro, iniziati ormai da diverse settimane, prima ancora dell’ultimo blitz dei Nas.

Un lavoro lungo quello che gli ispettori del Lavoro stanno portando avanti e che ha già fatto emergere alcune gravi anomalie. Durante uno dei controlli a sorpresa è stata infatti trovato un infermiere in nero, che cioè non fa parte del gruppo di lavoratori della coop Azione Sociale che gestisce Casa Serena. La cooperativa si è difesa spiegando che l’infermiere viene pagato a prestazione, dunque in modo regolare, l’Ispettorato del Lavoro però sta accertando tutta la procedura ed è quasi scontata la sanzione pecuniaria che Azione Sociale sarà costretta a pagare. Certo è singolare che la cooperativa debba ricorrere a figure extra per coprire i buchi lasciati dai tagli del personale, effettuati per ridurre il numero dei lavoratori in base a quello degli anziani rimasti a Casa Serena. Comune e sindacati hanno concordato in che modo si dovevano effettuare questi tagli e nella struttura è stato lasciato un solo infermiere. Evidentemente però qualcosa non ha funzionato al meglio. Considerato anche che, proprio la presenza di un solo infermiere che lavora solo di mattina, ha fin dall’inizio destato forti preoccupazioni negli anziani, soprattutto per il timore di star male all’improvviso e non avere nessuno in loco che può dar loro la primissima assistenza.

L’Ispettorato del Lavoro sta ascoltando i lavoratori della struttura, finora ne sono stati intervistati circa una quindicina e sono diverse le questioni che gli uffici approfondiranno. Intorno al mese di gennaio dovrebbe chiudersi questa fase istruttoria e si dovrebbero avere i risultati di questo lungo controllo su Casa Serena. Sono stati anche prelevati numerosi atti e documenti, la stessa cooperativa è stata più volte ascoltata in merito alle varie irregolarità che in molti casi gli stessi lavoratori hanno portato alla luce, raccontando come si lavora, le condizioni di sicurezza, il rispetto dei contratti e degli accordi. Infatti, c’è per esempio un’altra strana consuetudine che gli ispettori stanno verificando: la reperibilità notturna. In pratica a Casa Serena ci sarebbe una sola persona reperibile di notte, una sola per 54 anziani divisi su tre piani. Quando alla cooperativa è stata fatta notare l’impossibilità di questo stato di cose è stata aggiunta una seconda persona che ha una reperibilità fittizia, nel senso che dorme a Casa Serena e in caso di necessità va in soccorso del collega reperibile. Il tutto per 5 euro a notte.

Lente d’ingrandimento per capire anche se Azione sociale ha rispettato i contratti, in particolare per quanto riguarda il pagamento di alcune giornate di lavoro, come i festivi. Se ciò non dovesse risultare gli ispettori sono pronti ad avviare il cosiddetto recupero contributivo. Verifiche anche sui motivi dei ritardi nel pagamento degli stipendi, ad oggi l’ultima mensilità ricevuta è quella di luglio e se alla fine dovessero esserci gli estremi l’Ispettorato obbligherà la cooperativa al saldo di tutti gli arretrati nel giro di trenta giorni.

Non mancano malumori tra il personale rimasto a Casa Serena, con una sorta di guerra silente che si è scatenata tra i 40 lavoratori che in prima battuta erano stati assegnati alla casa di riposo e gli altri 12 subentrati in un secondo momento grazie all’accordo fatto tra amministrazione e sindacati. A suscitare qualche tensione è stata la scelta della coop di demansionare alcuni dei lavoratori del gruppo dei 12, altro aspetto che sarà al vaglio di approfondimenti.

Nel calderone c’è anche l’orario part-time applicato indistintamente a tutti i lavoratori, quando invece la prassi prevede che ogni singolo firmi la sua accettazione, ma anche un’altra strana consuetudine che la cooperativa avrebbe messo in atto fino ad alcuni mesi fa cioè la mancata sostituzione dei lavoratori assenti per malattia, infortunio o legge 104, così come previsto nel capitolato, incassando dunque i soldi per quel personale, che nel frattempo veniva retribuito da altri istituti previdenziali (Inps, Inail) e che però non veniva sostituito. Una questione che il sindacato Orsa ha portato direttamente in Procura alcuni mesi fa, chiedendo un intervento della Magistratura per capire cosa è davvero accaduto ed eventualmente dove sono finiti i soldi che la coop ha incassato ma non ha speso. Per questo, ma anche per le altre numerose segnalazioni che il sindacato ha fatto in questi mesi, per la segretaria Francesca Fusco “l’operato dell’Ispettorato non stupisce ed anzi probabilmente servirà a far luce anche sui precedenti che l’Orsa aveva già denunciato e sui quali il Comune evidentemente non ha vigilato, esattamente come accadeva in passato”.

L’Ispettorato del Lavoro sta lavorando in sinergia con l’Asp, a cui vengono girate le segnalazioni in tema di sicurezza e sicurezza sul lavoro. Anche l’Azienda sanitaria provinciale sta operando controlli a tappeto nella struttura. Per il responso finale però si dovrà attendere circa un mese.

Francesca Stornante

6 commenti

  1. E DITELO CHE QUESTA CASA SERENA LA VOLETE CHIUDERE STATE FACENDO DI TUTTO PER FARLO

    0
    0
  2. E DITELO CHE QUESTA CASA SERENA LA VOLETE CHIUDERE STATE FACENDO DI TUTTO PER FARLO

    0
    0
  3. intanto ci hanno scippato la Tasi e come se non bastasse si lavora in nero.Sindaco mi restituisca il soldi versati per la tasi ha un dovere verso i cittadini che hanno versato i soldi per i servizi indivisibili e per ingrassare le cooperative sociali

    0
    0
  4. intanto ci hanno scippato la Tasi e come se non bastasse si lavora in nero.Sindaco mi restituisca il soldi versati per la tasi ha un dovere verso i cittadini che hanno versato i soldi per i servizi indivisibili e per ingrassare le cooperative sociali

    0
    0
  5. Chiudetela.
    Siate onesti e coraggiosi nel guardare in faccia la realtà.
    Va chiusa.

    Salvatore

    0
    0
  6. Chiudetela.
    Siate onesti e coraggiosi nel guardare in faccia la realtà.
    Va chiusa.

    Salvatore

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007