Il 28 dicembre il Consorzio Autostrade ha trasferito al Genio Civile il primo progetto di adeguamento del viadotto ma l’Ufficio, prima di analizzarlo, chiede che contemporaneamente venga inviato anche quello relativo alla seconda fase dei lavori da svolgersi entro due anni

Non lo è stato il 2011, non lo è stato il 2012, si spera che l’anno dello svincolo di Giostra sia almeno il 2013. Passaggi da consumare, l’adeguamento del viadotto Ritiro e la posa del giunto di collegamento tra la vecchia e la nuova infrastruttura.

Il 28 dicembre il Consorzio Autostrade ha trasmesso al Genio Civile il progetto relativo alla prima fase di adeguamento del viadotto. Ma il progetto non è stato ancora neppure protocollato poiché l’Ufficio ha richiesto al Cas che venga inviato anche quello relativo alla seconda fase, ben più corposa, da svolgersi entro due anni.

Anche quest’altro progetto, comunque, è già nella mani del Consorzio ed a breve sarà trasferito al Genio Civile. “Ma abbiamo richiesto al Cas – afferma l’ing. capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca – che venga trasmesso anche al pool di esperti dell’Università che ha redatto la relazione sullo stato del viadotto. Avere anche il loro parere comporterà una perdita di tempo di pochi giorni ma ci farà sentire più sicuri”.

Il Genio Civile, dunque, darà il proprio parere, positivo o negativo, su entrambi i progetti di adeguamento previsti sul viadotto Ritiro: il primo, quello da 3 milioni e mezzo di euro, necessario all’apertura dello svincolo di Giostra; il secondo, ben più cospicuo, per una cifra intorno ai 50 milioni di euro, i cui lavori dovranno iniziare entro due anni dall’apertura dello svincolo.

E l’ing. Sciacca torna anche sui tempi dell’affidamento dei lavori, ribadendo la sua posizione: “A mio avviso, i lavori possono e devono essere affidati direttamente alla Ricciardello, non certo perché a me interessa una ditta piuttosto che un’altra, ma solo perché in questo modo ci sarebbe un risparmio di tempo e denaro. Tempo, perché la ditta si trova già sul cantiere e non deve effettuare operazioni preliminari; denaro, perché potrebbe essere utilizzato lo stesso ribasso d’asta dell’appalto per gli svincoli, vicino al 30 %. Cas e Anas sono incerti su questa possibilità, a me sembra la migliore. Comunque sia, a questo punto l’importante è che, in un modo o nell’altro, questi lavori inizino il prima possibile”.

Tra l’altro, qualora anche l’adeguamento del viadotto Ritiro venisse affidato alla Ricciardello, ci sarebbe la possibilità di montare contemporaneamente il giunto di collegamento. Possibilità che, con l’affidamento a un’altra ditta, sarebbe molto più remota, per la difficile coesistenza di due imprese nello stesso cantiere.

A giorni, dunque, i due progetti di messa in sicurezza del viadotto saranno sul tavolo del Genio Civile, che rilascerà un parere in breve tempo. Stessa cosa dovrà fare l’Università. Poi servirà ancora l’ok dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “Ma quest’ultimo passaggio – spiega ancora Sciacca – è solo una formalità necessaria poiché rientra nella procedura amministrativa di legge. Con l’ok di Genio Civile e Università, avverrà il decisivo passo avanti per mettere finalmente in atto questi lavori”.

(Marco Ipsale)