Messina. Casi Covid in aumento, lo chef chiude il ristorante: "Non c'è serenità"

Messina. Casi Covid in aumento, lo chef chiude il ristorante: “Non c’è serenità”

Redazione

Messina. Casi Covid in aumento, lo chef chiude il ristorante: “Non c’è serenità”

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lunedì 03 Gennaio 2022 - 15:16

Pasquale Caliri ha deciso di sospendere l'attività fino alla prossima primavera: "Il green pass ha fallito"

MESSINA – Troppi contagi in città e il Marina Del Nettuno sospende l’attività ristorativa sino alla prossima primavera. “La ristorazione – spiega lo chef Pasquale Caliri – è svago, rilassatezza, momento di serenità, cose che in questo momento, visto il dilagare dello stato di tensione, non sono presenti. Così come nella prima fase dell’emergenza siamo stati i primi a chiudere anche in assenza di disposizioni, anche questa volta decidiamo in tal senso consci delle preoccupazioni dei nostri concittadini. E’ innegabile – continua lo chef – che poco è cambiato rispetto al passato vista la valanga di disdette che sono piovute in tutto il comparto turistico, complice anche la “burocratizzazione” degli accessi resi sempre più complicati anche dallo strumento del Green Pass resosi fallace nel garantire la tanto declamata “immunizzazione”. Ci auguriamo – conclude Caliri – che i ristoranti possano presto ritornare ad essere considerati isole tranquille dove trascorrere serenamente momenti piacevoli senza ansie e preoccupazioni”.

L’appuntamento quindi è per la primavera prossima, nel frattempo Caliri ricorda l’impegno di Ambasciatori del Gusto, del quale fa parte, a sostegno delle attività ristorative. Ultimo, in ordine di tempo, il “tavolo della ristorazione” che insieme, ad altri organismi del settore, ha ottenuto lo stanziamento di settantasei milioni di euro per la ristorazione. Il provvedimento è stato inserito nella legge di bilancio come misura a sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano

8 commenti

  1. Il green pass ha consentito di lavorare tranquillamente fino ad un paio di settimane fa, poi omicron ha sparigliato le carte.

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    1. Siamo d’accordo, ma tu stato che fermi la mia attività devi venirmi incontro con i mancati introiti,o perlomeno esentarmi dalle tasse che non posso pagare per il mancato guadagno

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  2. A Messina più del 40% della popolazione non è vaccinata. Perciò non può andare al ristorante. In altre città come Roma dove vivo, i ristoranti sono mediamente pieni (soprattutto in questi giorni di feste) grazie al green pass. È inutile scaricare sul green pass la responsabilità di una cittadinanza che anche in questa circostanza sta mostrando un atteggiamento miope ed oscurantista.

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  3. Purtroppo il virus non si sconfigge con le app…e il siero trimestrale funziona poco e niente…

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  4. Tanto gli altri ristoratori continueranno sereni ad organizzare ed accettare feste e ricorrenze di tutti i tipi….

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  5. ogni tanto una buona notizia!

    facile comunque chiudere e farsi belli quando si ha una potente struttura economica alle spalle che può permettersi di perdere i pochi guadagni.

    Si pensi invece alle piccole attività familiari che non possono farlo, per non fallire e per non lasciare in strada i dipendenti.

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  6. Il green pass non ha fallito (ha evitato n-mila altri contagi aggiuntivi): si sta rivelando insufficiente. Servono anche altre misure, in questo momento di andamento contagi fuori controllo.

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  7. Antonio Celona 5 Gennaio 2022 07:50

    ….forse lasciar chiuso è più conveniente…? E poi sarà più semplice chiedere il contributo? Nella chiusura, sinceramente, non ci vedo tutta questa filosofia sulla calma,rilassatezza svago.

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