Messina, lite sugli asili nido. La Zafarana chiede le dimissioni della Previti

Messina, lite sugli asili nido. La Zafarana chiede le dimissioni della Previti

Marco Ipsale

Messina, lite sugli asili nido. La Zafarana chiede le dimissioni della Previti

Tag:

venerdì 11 Settembre 2020 - 14:31

E ci va già durissima: "Non sono stata io a sbagliare bando ma lei a sbagliare mestiere"

Ad agosto 2019 un post trionfale da parte del sindaco Cateno De Luca: “Abbiamo ottenuto 500mila euro per fare due asili nido”, anche se nello stesso post si diceva che i progetti erano solo stati ammessi a finanziamento, che non vuol dire finanziati.

Avantieri la replica da parte dalla deputata regionale Valentina Zafarana, poi la controreplica da parte della vicesindaca Carlotta Previti (in collaborazione col sindaco De Luca), la nuova controreplica da parte della Zafarana, un’altra controreplica da parte dalla Previti (i cui tratti salienti abbiamo riportato sempre qui), ora l’ennesima controreplica da parte della Zafarana.

Non sono puntate di “Beautiful”, ma quanto realmente accaduto sulla vicenda che, a prescindere da tutto il resto, ha un dato di fatto: il Comune di Messina non ha ottenuto quel finanziamento, anche se intende lo stesso realizzare quei due asili con altri fondi.

Ora la Zafarana chiede le dimissioni immediate della Previti perché “commette degli errori così marchiani da non poter consentire che ricopra un ruolo tanto importante”. E lo fa con ben 11 punti.

Gli 11 punti di contestazione

1. “𝐼𝑙 𝑏𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑎 𝑙𝑒𝑖 𝑐𝑖𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑒̀ 𝑙’𝐴𝑣𝑣𝑖𝑠𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑆𝑡𝑟𝑢𝑡𝑡𝑢𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝐶𝑒𝑛𝑡𝑟𝑖 𝐸𝑑𝑢𝑐𝑎𝑡𝑖𝑣𝑖 𝐷𝑖𝑢𝑟𝑛𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑖𝑛𝑜𝑟𝑖 𝑑𝑖 𝑒𝑡𝑎̀ 4-18 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑑𝑎𝑡𝑎 16 febbraio 2018”. 𝐀𝐬𝐬𝐨𝐥𝐮𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐬𝐜𝐮𝐭𝐢𝐛𝐢𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐧𝐨.

2. “𝐼𝑙 𝑏𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑎𝑠𝑖𝑙𝑖 𝑛𝑖𝑑𝑜 𝑒̀ a 𝑣𝑎𝑙𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑢𝑖 𝐹𝑜𝑛𝑑𝑖 𝐹sc 2007-2013 (𝐷𝑒𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑎 𝐶𝑖𝑝𝑒 numero 79/12) 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 Gazzetta Ufficiale regionale numero 55 𝑑𝑒𝑙 21 dicembre 2018 𝑑𝑒𝑑𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑅𝑒𝑎𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑀𝑖𝑐𝑟𝑜 𝑁𝑖𝑑𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑖𝑛𝑜𝑟𝑖 0-3 𝑎𝑛𝑛𝑖.” 𝐄̀ 𝐞𝐬𝐚𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐜𝐢𝐨̀ 𝐝𝐢 𝐜𝐮𝐢 𝐡𝐨 𝐩𝐚𝐫𝐥𝐚𝐭𝐨 𝐧𝐞𝐢 𝐦𝐢𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚𝐭𝐢 𝐬𝐭𝐚𝐦𝐩𝐚 𝐞 𝐧𝐞𝐢 𝐦𝐢𝐞𝐢 𝐩𝐨𝐬𝐭. E adesso glielo dimostro.

3. “𝐼 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑒𝑔𝑔𝑖 𝑎 𝑐𝑢𝑖 𝑠𝑖 𝑟𝑖𝑓𝑒𝑟𝑖𝑠𝑐𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑒𝑟𝑟𝑎𝑡𝑖. 𝑀𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑖𝑎𝑐𝑒. 𝑁𝑜𝑛 𝑐’𝑒𝑟𝑎 𝑎𝑓𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑢𝑛 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑒 𝑚𝑖𝑛𝑖𝑚𝑜 𝑑𝑖 60”. Cominciamo da qui. A questo link (https://tinyurl.com/yyl3zw5x) trovate l’Avviso di cui si discute. Fsc 2007-2013, delibera Cipe 79/2012, approvato con ddg numero 2427 del 29 novembre 2018 (https://tinyurl.com/y4v76qy5), pubblicato nella Gazzetta ufficiale regionale numero 55 del 21 dicembre 2018 (https://tinyurl.com/y64t4e2l ). Trovate tutto (tranne la graduatoria definitiva) qui: https://tinyurl.com/yy85d8tg. Ora 𝐚𝐩𝐫𝐢𝐭𝐞 𝐥’𝐀𝐯𝐯𝐢𝐬𝐨 𝐞 𝐚𝐧𝐝𝐚𝐭𝐞 𝐚 𝐩𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 𝟏𝟑, 𝐩𝐚𝐫𝐚𝐠𝐫𝐚𝐟𝐨 𝟒.𝟓, 𝐧. 𝟐. Leggiamo testualmente: ““𝗡𝗼𝗻 𝘀𝗮𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗿𝗶𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗲 𝗮𝗺𝗺𝗶𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝘀𝘁𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗹𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝗴𝗲𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗲𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗺𝗶𝗻𝗶𝗺𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗶 𝟲𝟬/𝟭𝟬𝟬”. Chiaro? Punteggio minimo di 60 su 100. Diceva, assessore?

4. “S𝑢 66 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑡𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒𝑛𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑛𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑛𝑧𝑖𝑎𝑡𝑒 35”. 𝗦𝗯𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝘁𝗼. Su 66 proposte presentate ne sono state prima “ammesse a valutazione” 49, poi ampliate a 54. E di queste 54 ne sono state finanziate 37, non 35. (https://tinyurl.com/y6jgtnd6).

5. “𝑆𝑜𝑙𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑙𝑎 𝑑𝑜𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑛𝑧𝑖𝑎𝑟𝑖𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑑𝑖 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑛𝑧𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑎𝑚𝑚𝑖𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑖”. La scoperta dell’acqua calda. Se c’è bisogno di una graduatoria è perché non si possono finanziare tutte, altrimenti a che servirebbe analizzare, esaminare e valutare i progetti? 𝗜𝗻𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗱𝗼𝘃𝗲𝗿𝗹𝗼 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼𝗹𝗶𝗻𝗲𝗮𝗿𝗲.

6. “𝘕𝘰𝘯 𝘦𝘳𝘢 𝘥𝘪 2 𝘱𝘶𝘯𝘵𝘪 𝘪𝘭 𝘱𝘶𝘯𝘵𝘦𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘪 𝘣𝘦𝘯𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘪𝘴𝘤𝘢𝘵𝘪” – Torniamo all’Avviso (https://tinyurl.com/yyl3zw5x). Sempre a pagina 13 c’è una tabella. Alla voce B.3 e leggeremo che la “realizzazione di nuovi nidi d’infanzia (asili nido e micro nido) in un bene confiscato” 𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝘃𝗮 𝘂𝗻 𝗺𝗮𝘀𝘀𝗶𝗺𝗼 𝗱𝘂𝗲 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗱𝗶 “sì” 𝗲 𝘇𝗲𝗿𝗼 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗱𝗶 “no”. Nessun altro punto veniva assegnato in merito allo sviluppo del progetto in un bene confiscato. Restava solo come “titolo preferenziale” in caso di parità di punteggio in graduatoria (pagina 15, numero 5, lettera b.). Diceva, assessore?

7. “𝐿𝑒 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑒 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑡𝑒 𝑠𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑎𝑐𝑐𝑎𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑠𝑜𝑙𝑖 3 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 35𝑒𝑠𝑖𝑚𝑎” – Finalmente una cosa vera. Tre punti dalla 35esima. 𝗘 𝟮𝟰 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮. 𝗘 𝟭𝟬 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝟮𝟬𝗲𝘀𝗶𝗺𝗮. Quanti beni confiscati avranno usato gli altri Comuni, eh? Però è curioso che lei citi la 35esima. Perché proprio la 35esima e la 34esima sono le due proposte che, 𝗻𝗼𝗻𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗳𝗼𝘀𝘀𝗲𝗿𝗼 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗲 𝗶𝗻 𝗯𝗲𝗻𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗶𝘀𝗰𝗮𝘁𝗶, 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝘁𝗲. Le ripeto la domanda: dato che non usavano alcun bene confiscato, 𝗱𝗼𝘃𝗲 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗼 𝗶 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗶, 𝗣𝗮𝗹𝗲𝗿𝗺𝗼 𝗲 𝗡𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝘀𝗶? (evidenziate in celeste, qui: https://tinyurl.com/y6jgtnd6)

8. “La Zafarana ℎ𝑎 𝑠𝑏𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑏𝑎𝑛𝑑𝑜”. Prego? Ne è ancora sicura? 𝗢 𝗺𝗮𝗴𝗮𝗿𝗶 𝗵𝗮 𝘀𝗯𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗹𝗲𝗶?

9. “𝐼 3 𝑚𝑖𝑙𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑒𝑢𝑟𝑜 𝑜𝑡𝑡𝑒𝑛𝑢𝑡𝑖 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑎 Cipe 25/2019 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑢𝑛 𝑝𝑟𝑒𝑚𝑖𝑜?​”. 𝗡𝗼, 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗶 𝘂𝗻 𝗽𝗿𝗲𝗺𝗶𝗼. E andiamoci anche qui con i documenti. Intanto la delibera Cipe non è la numero 25 ma la numero 15, e la trovate qui (https://tinyurl.com/y4ry82nf ). Nella seconda pagina cominciamo dal primo paragrafo nel quale leggiamo “𝘪𝘯 𝘥𝘢𝘵𝘢 18 𝘮𝘢𝘳𝘻𝘰 2019 𝘭𝘢 𝘊𝘢𝘣𝘪𝘯𝘢 𝘥𝘪 𝘳𝘦𝘨𝘪𝘢 […] 𝘩𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘷𝘪𝘴𝘰 𝘭’𝘰𝘱𝘱𝘰𝘳𝘵𝘶𝘯𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘨𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘪 𝘗𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘰 𝘴𝘷𝘪𝘭𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘪𝘵𝘵𝘢̀ 𝘮𝘦𝘵𝘳𝘰𝘱𝘰𝘭𝘪𝘵𝘢𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘔𝘦𝘻𝘻𝘰𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘶𝘯𝘢 𝘭𝘪𝘯𝘦𝘢 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 […] 𝘱𝘦𝘳 𝘭’𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘶𝘯 «𝘗𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘰𝘳𝘥𝘪𝘯𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘢𝘴𝘪𝘭𝘪 𝘯𝘪𝘥𝘰» 𝘧𝘪𝘯𝘢𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘪 𝘢𝘴𝘪𝘭𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘭’𝘪𝘯𝘧𝘢𝘯𝘻𝘪𝘢 𝘭𝘪𝘮𝘪𝘵𝘢𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘪 c𝘰𝘮𝘶𝘯𝘪 𝘤𝘢𝘱𝘰𝘭𝘶𝘰𝘨𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘪𝘵𝘵𝘢̀ 𝘮𝘦𝘵𝘳𝘰𝘱𝘰𝘭𝘪𝘵𝘢𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘔𝘦𝘻𝘻𝘰𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰”. Due paragrafi dopo leggiamo ancora “𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘗𝘪𝘢𝘯𝘰 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘶𝘯’𝘪𝘯𝘵𝘦𝘨𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪 𝘗𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘰 𝘴𝘷𝘪𝘭𝘶𝘱𝘱𝘰, 𝘤𝘰𝘯 𝘶𝘯’𝘢𝘴𝘴𝘦𝘨𝘯𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 3 𝙢𝙞𝙡𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙙𝙞 𝙚𝙪𝙧𝙤 𝙖 𝙛𝙖𝙫𝙤𝙧𝙚 𝙙𝙞 𝙘𝙞𝙖𝙨𝙘𝙪𝙣𝙖 𝙘𝙞𝙩𝙩𝙖̀ 𝙢𝙚𝙩𝙧𝙤𝙥𝙤𝙡𝙞𝙩𝙖𝙣𝙖 𝙙𝙚𝙡 𝙈𝙚𝙯𝙯𝙤𝙜𝙞𝙤𝙧𝙣𝙤”. In ultimo leggiamo subito dopo la parola “Delibera”: “𝙚̀ 𝙙𝙞𝙨𝙥𝙤𝙨𝙩𝙖 𝙡𝙖 𝙣𝙪𝙤𝙫𝙖 𝙖𝙨𝙨𝙚𝙜𝙣𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞 21 𝙢𝙞𝙡𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙙𝙞 𝙚𝙪𝙧𝙤 𝙞𝙣 𝙛𝙖𝙫𝙤𝙧𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙘𝙞𝙩𝙩𝙖̀ 𝙢𝙚𝙩𝙧𝙤𝙥𝙤𝙡𝙞𝙩𝙖𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡 𝙈𝙚𝙯𝙯𝙤𝙜𝙞𝙤𝙧𝙣𝙤, 𝙥𝙚𝙧 𝙪𝙣 𝙞𝙢𝙥𝙤𝙧𝙩𝙤 𝙙𝙞 3 𝙢𝙞𝙡𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙙𝙞 𝙚𝙪𝙧𝙤 𝙥𝙚𝙧 𝙘𝙞𝙖𝙨𝙘𝙪𝙣𝙖 𝙘𝙞𝙩𝙩𝙖̀ 𝙢𝙚𝙩𝙧𝙤𝙥𝙤𝙡𝙞𝙩𝙖𝙣𝙖 𝙖𝙙 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙜𝙧𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙞 𝙧𝙞𝙨𝙥𝙚𝙩𝙩𝙞𝙫𝙞 𝙋𝙖𝙩𝙩𝙞 𝙥𝙚𝙧 𝙡𝙤 𝙨𝙫𝙞𝙡𝙪𝙥𝙥𝙤”. All’articolo 4 della deliberazione troviamo l’elenco delle città metropolitane interessate. Nessun premio assessore, assolutamente nessuno. Come fa ad inventare una fandonia del genere? Diceva, assessore?

10. Evito di citare tutta la vanagloria espressa dall’assessore, mi permetto solo di fare notare una semplicissima contraddizione: se Messina è questa incredibile realtà di risultati e performance, ed è stata premiata per questo, come mai sarebbero state “𝗽𝗿𝗲𝗺𝗶𝗮𝘁𝗲” 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗖𝗮𝘁𝗮𝗻𝗶𝗮, 𝗣𝗮𝗹𝗲𝗿𝗺𝗼, 𝗥𝗲𝗴𝗴𝗶𝗼, 𝗖𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝗿𝗶, 𝗕𝗮𝗿𝗶? Insomma, quei tre milioni ce li hanno dati perché siamo stati bravi, o li hanno dati a tutti? Diceva, assessore?

11. “𝑆𝑢 𝐴𝑔𝑒𝑛𝑑𝑎 𝑈𝑟𝑏𝑎𝑛𝑎 𝑙𝑎 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝐴𝑐𝑐𝑜𝑟𝑖𝑛𝑡𝑖 𝑒̀ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑡𝑜𝑡𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑟𝑖𝑝𝑟𝑜𝑔𝑟𝑎𝑚𝑚𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑎 g𝑖𝑢𝑛𝑡𝑎 𝐷𝑒 𝐿𝑢𝑐𝑎 𝑐𝑜𝑛 d𝑒𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑎 𝑑𝑖 g𝑖𝑢𝑛𝑡𝑎 numero 25 𝑑𝑒𝑙 21 gennaio 2019”. Benissimo, andiamo a verificare allora. Per comodità mi riferirò esclusivamente ai 1,9 milioni previsti per la misura 9.3.1 (quella di cui si vantano l’assessore e De Luca). Qui trovate la 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟭𝟳 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 g𝗶𝘂𝗻𝘁𝗮 𝗔𝗰𝗰𝗼𝗿𝗶𝗻𝘁𝗶 (https://tinyurl.com/y4ux5zl2). A pagina 39 del file, troverete il “Piano Finanziario” previsto. Lì viene chiaramente riportato che 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗺𝗶𝘀𝘂𝗿𝗮 𝟵.𝟯.𝟭 𝗲̀ 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝘁𝗼 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝟭,𝟵 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗼𝗻𝗶. Nella pagina precedente scoprite come li voleva usare, quei soldi. Adesso vi presento un altro documento, che è la famosa “Convenzione di Agenda Urbana” tanto amata dall’assessore (https://tinyurl.com/y464bqr2). Bene, andate a pagina 7 e troverete scritto nero su bianco che 𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗔𝗰𝗰𝗼𝗿𝗶𝗻𝘁𝗶 𝗲̀ 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗮 “𝗿𝗶𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗲𝗿𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗔𝗴𝗲𝗻𝗱𝗮 𝗨𝗿𝗯𝗮𝗻𝗮 𝗲 𝘃𝗮𝗹𝘂𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲”. Ora cercate in tutta la convenzione traccia di una qualsiasi riprogrammazione e se la doveste trovare fatemelo sapere. Se ci fosse, sicuramente sarebbe citata (come è citata la prima proposta di programmazione, infatti). Zero, nulla, nisba. Perché “riprogrammare” vuol dire decidere di utilizzare quei soldi per altre cose, ma quei soldi sono a disposizione per merito altrui. Chiaro? Volete un’altra prova? E va bene, eccovela: https://tinyurl.com/yyaa9wqo. In questo articolo si dà conto del trionfale annuncio dell’Amministrazione De Luca. La vedete quella splendida tabella che riporta i finanziamenti dell’Agenda Urbana? Mi sapete dire cosa leggete accanto alla voce 9.3.1? 𝗡𝗼𝘁𝗮𝘁𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗰𝗼𝗹 𝗾𝘂𝗮𝗱𝗿𝗼 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟭𝟳? 𝗘 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗲 𝘃𝗼𝗰𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗾𝘂𝗮𝗱𝗿𝗼 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗿𝗶𝗼? 𝗜𝗼 𝘀𝗶𝗻𝗰𝗲𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗻𝗼. Io, davvero, sono basita. Non pensavo di poter leggere da parte di un assessore (e vicesindaco) tali e tante castronerie, fandonie (se non falsità, ma, come ho detto, non voglio credere nella malafede). Ma sinceramente un’uscita del genere non può restare impunita. Caro assessore, lei 𝗵𝗮 𝘀𝗯𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗯𝗮𝗻𝗱𝗼, 𝗺𝗶 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗶𝗮𝗰𝗲. Lei 𝗵𝗮 𝘀𝗽𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗽𝗿𝗲𝗺𝗶 𝗱𝗮𝗶 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝗿𝗶, lei 𝗵𝗮 𝘀𝗽𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶 𝘀𝘂𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗱𝗲𝗶 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗶 𝗼𝘁𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗶 𝗱𝗮 𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘁𝗶. Insomma, non sono stata io a sbagliare bando, ma lei a sbagliare mestiere. Chi si macchia di errori e comportamenti così gravi (non sapeva nemmeno di che bando stessimo parlando… ma vi pare possibile?), 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗮𝗿𝗲 𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗽𝗿𝗶𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗿𝘂𝗼𝗹𝗼 𝗰𝗼𝘀𝗶̀ 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀.𝗟’a𝘀𝘀𝗲𝘀𝘀𝗼𝗿𝗲 𝗣𝗿𝗲𝘃𝗶𝘁𝗶 𝗱𝗲𝘃𝗲 𝗿𝗮𝘀𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲 𝗱𝗶𝗺𝗶𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗶𝗺𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲”.

L’ennesima controreplica da parte della Previti…

Non poteva mancare l’ennesima controreplica da parte della vicesindaca Previti. In particolare sul punto 4, “sono state finanziate 35 proposte non 37 (se legge attentamente si evince che 2 progetti sono stati eliminati (Lampedusa e Linosa)”, ma che siano 35 o 37 cambia poco; poi conferma il punto 5, “i progetti risultano ammessi ma non finanziati per carenza di risorse”, e ribadisce la sua versione sul punto 7, “il mancato punteggio utile è dovuto al fatto che non si trattava di immobili confiscati alla mafia come si evince dal verbale di valutazione”. Infine sul punto 11, “nella strategia approvata da Accorinti sono riportate esclusivamente le batterie degli indicatori e le misure regionali indicate dalla Regione con gli importi stanziati per ogni autorità urbana sempre dalla Regione. Probabilmente non ha letto bene la convenzione firmata che riporta la prima delibera di Accorinti che non contiene nessun intervento su asili nido e successivamente la nostra Delibera di Giunta numero 25 del 21 gennaio 2019 nell’ambito della quale abbiamo inserito progetti per la realizzazione di due asili nido per l’importo di 1,9 milioni di euro”. Ma a prescindere dalla riprogrammazione, la questione, non smentita, era che quel finanziamento è stato ottenuto dalla giunta Accorinti.

E un’altra controreplica della Zafarana…

“Se l’assessore fa finta di non capire l’abc io non posso farci niente. Ci spiega che, secondo lei, i progetti di Messina sono fuori dai progetti finanziati semplicemente perché sono finiti i soldi prima. Devo purtroppo ricordarle che i progetti da lei presentati si sono piazzati al 43esimo e 44esimo posto della graduatoria, raccogliendo la miseria di 61 punti, finendo alle spalle di tutti gli altri Comuni che hanno preso più punti. I progetti degli altri Comuni sono stati finanziati perché hanno ottenuto punteggi migliori di quelli di Messina, utilizzando tutti i soldi disponibili. Punto. Incredibile dover spiegare l’ovvio. Ah, e questa storia del bene confiscato: Nicolosi e Palermo sono arrivate sopra Messina senza usare alcun bene confiscato. Come hanno fatto? Mistero…”.

2 commenti

  1. Ci avete rotto tutti le scatole con questi battibecchi adolescenziali…l’unico dato di fatto è che da ambo i lati perdete tempo utile a risolvere i problemi di questa città. Non vi salvate nessuno!

    1
    0
  2. Ma cosa dice on Zafarana , le promozioni si ottengono con il silenzio e con le alzate di mano , i Risultati dell’amministrazione sbaraglio DE Luca sono questi tanto fumo senza Carne !!! Non chieda dimissioni anche perchè personaggi che si prestano al rischio finiranno!!!

    1
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007