Messina. Periferie, Colli Sarrizzo e spiagge, zone d'ombra paradiso degli incivili dei rifiuti

Messina. Periferie, Colli Sarrizzo e spiagge, zone d’ombra paradiso degli incivili dei rifiuti

Simone Milioti

Messina. Periferie, Colli Sarrizzo e spiagge, zone d’ombra paradiso degli incivili dei rifiuti

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martedì 19 Ottobre 2021 - 09:17

Per fermare gli incivili dei rifiuti bisogna controllare il territorio, bonificare le discariche ma soprattutto esortarli a cambiare modo di vivere

MESSINA – Si intensifica lo scontro tra gli incivili dei rifiuti e l’Amministrazione comunale. Il sindaco De Luca porta avanti la sua battaglia a suon di video. Le fototrappole e le videocamere installate nei mesi precedenti “beccano” i cittadini che trasgrediscono le regole del comune vivere civile e il primo cittadino pubblica le immagini mettendo alla berlina i protagonisti di queste azioni insopportabili.

Se per la zona centro si riesce a tamponare, fermo restando che risolvere il problema non è ancora alla portata, gli abbandoni degli incivili prolificano in quelle zone che potremmo definire d’ombra. Qui per un motivo o per un altro è difficile controllare e a volte non è neanche ben chiaro chi deve intervenire.

In una società civile basterebbe affidarsi al buon senso dei cittadini e al loro agire virtuoso. Quando questo non avviene, come ci stiamo rendendo conto a Messina, per uscirne si potrebbe fare affidamento su tre diverse soluzioni che possono coesistere tra loro. La prima di queste è quella di controllare il territorio e punire gli incivili; la seconda strategia è quella di bonificare periodicamente le aree interessate dalle varie discariche e sperare che gli incivili capiscano di stare sbagliando; la terza soluzione consiste in un’opera di convincimento da parte dei cittadini virtuosi nei confronti degli incivili per farli vergognare di quello che fanno. Bisogna smetterla di essere omertosi e se assistiamo a certi atteggiamenti incivili è necessario rimproverare chi li sta compiendo.

Periferie e Colli Sarrizzo

Le zone d’ombra citate a cui facevamo riferimento possono essere sia le periferie, dove il controllo del territorio è più difficile, ma anche i Colli Sarrizzo. Da questi luoghi riceviamo parecchie segnalazioni Whatsapp che regolarmente ci mostrano discariche illegali.

Qui controllare è più complicato data la vastità del territorio e quindi si attua la seconda strategia: le bonifiche da parte di Messina Servizi. La partecipata del Comune solitamente opera rimuovendo i rifiuti a bordo strada. La zona d’ombra, oltre ad essere vasta, può nascondere anche potenziali punti di discarica. Per fare un esempio, basterebbe inoltrarsi nel folto della vegetazione collinare per scomparire alla vista di chi transita sulla strada asfaltata.

Pensiamo ancora al fondo dei valloni che sono luoghi difficili da raggiungere a piedi, ma dall’alto dei quali può essere gettato di tutto. O alle strade poco conosciute che si inerpicano sui Colli, per non parlare dei sentieri battuti sconosciuti ai più. Giocando su queste zone non facilmente individuabili gli incivili all’interno delle zone d’ombra continuano a farla franca. Come si può intuire dalla foto in copertina, qualche svuota-cantine ha creato la sua discarica illegale, dove abbandona regolarmente i rifiuti lontano da chi potrebbe controllarlo.

Allontanandosi dal centro città gli incivili riescono ad eludere i controlli. Ma al tempo stesso abbandonando i rifiuti sui Colli, o a volte anche sui litorali, si riesce a vanificare anche la seconda strategia: quella della bonifica. Messina Servizi è chiamata in causa spesso e volentieri quando un ritiro non viene effettuato nel centro abitato.

Interviene, dove vede discariche, ad esempio nelle strade che dal centro portano sui Colli: San Michele, via del Seminario, Gravitelli e Montepiselli. Ma nel caso di abbandoni effettuati proprio sui Colli, la competenza del territorio “spetta alla Forestale” avevano fatto sapere dalla società di gestione dei rifiuti. Discorso simile quando si creano le discariche in riva al mare e nelle aree demaniali. In questi casi potrebbero nascere difficoltà per capire a chi tocca operare in quelle zone e i rifiuti nel frattempo restano abbandonati.

L’azione di convincimento degli incivili

L’arma migliore contro gli incivili al momento è quella di esortarli a non abbandonare i rifiuti. Un’opera di convincimento è sicuramente più efficace di una pressione o minaccia, anche se autorizzata dalla legge sotto forma di sanzione e multa. Ci vorrà del tempo e per chi prova a spiegare agli incivili che il loro comportamento è sbagliato e potranno anche arrivare degli insulti nei casi più pacifici. Ma convincendo pure solo poche persone si aiuterà l’ambiente e la città tutta.

Pensando alle generazioni future invece, a quei giovani che ancora vanno a scuola, bisognerebbe semplicemente sensibilizzarli verso un corretto modo di comportarsi. Tenendo conto dei temi così attuali della tutela dell’ambiente e della raccolta (ben) differenziata, ma ponendo anche la giusta attenzione al rispetto delle regole del comune vivere.

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5 commenti

  1. Vanno trovati i fondi per rendere conveniente agli svuota cantine il deposito in discarica di ingombranti ed elettrodomestici.
    Idem per chi dovesse decidere di portare del differenziato in isola ecologica senza essere in regola con la tari.
    Poi col tempo capire come risolvere strutturalmente il problema.
    È chiaro come il sole che la repressione pura sta risultando controproducente se vogliamo essere pragmatici realisti e lungimiranti.
    De Luca ci pensi, non ci sarebbe nulla di male.

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  2. Grandissimo problema educare gli incivili a Messina molto numerosi! E non sarà affatto facile ottenere dei buoni risultati! Se non si presidia il territorio non ne usciamo!

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  3. ..ancora con questa opera di convincimento?…..capire col tempo come risolvere il problema?…pazzesco davvero pazzesco….pugno duro galera ed estromisisone da ogni possibile impiego…..altro che vantaggi..io pago la tari…e voglio, anzi esigo che sia pagata anche da queste persone.

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    1. A me non risulta che esistano sanzioni come quelle descritte da lei per questo tipo di reato, nè che il sindaco possa decidere di introdurle, per cui sta parlando di pura demagogia.
      La realtà è che la tari è aumentata così come l’abbandono dei rifiuti e questo è un fatto come è un fatto che il fenomeno sta spingendo all’abbandono in zone sempre più periferiche ed inaccessibili per cui anche il recupero diviene più oneroso.
      Se esige il pagamento della tari si rivolga al sindaco che la voleva persino aumentare, facendo pagare a noi quello che non riesce a recuperare dagli evasori.

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  4. Un opera di convincimento è una soluzione fattibile solo per persone che DIMOSTRANO di CAPIRE… Qua che si capisce? Si capisce che non CAPISCONO NIENTE 😖…..ebbene io per PULIRE fuori casa vengo MALVISTA dal vicinato,per esortare chi vedo SPORCARE a non farlo SUBISCO INSULTI di ogni genere…..di recente per aver detto a dei giovani che avevano gettato i bicchieri delle loro granite dentro un tombino me ne hanno dette di tutti i colori e chi c’era vicino a me anziché supportarmi ,rideva ,quindi alla fine certo che i cittadini si fanno i fatti propri….non è MENEFREGHISMO, né OMERTÀ …. è TIMORE che possano farti del MALE …..uno di loro mi ha persino MINACCIATO…. è GENTAGLIA che DEVE ESSERE REPRESSA dalle AUTORITÀ non possiamo fare noi i” RECUPERATORI SOCIALI.’….noi più che SEGNALARE non possiamo FARE……. questa non è l’epoca di SAN FRANCESCO CHE POTEVA PARLARE AGLI ANIMALI….. questi sono ANIMALI che non si lasciano AMMANSiRE perché sanno solo SBRANARE…..cerchiamo di essere REALISTI e non BUONISTI perché è visibile a TUTTI la REALTÀ che c è a MESSINA!!!!!!

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