Messina, porta a porta e condomini: il Tar di Catania dà ragione al Comune

Messina, porta a porta e condomini: il Tar di Catania dà ragione al Comune

Redazione

Messina, porta a porta e condomini: il Tar di Catania dà ragione al Comune

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sabato 23 Gennaio 2021 - 12:33

Il braccio di ferro tra amministratori di condominio e Comune era finito al Tar nel 2019. Ecco cosa ha deciso il Tribunale amministrativo

“Giunge finalmente a conclusione la causa intentata dall’ANACI di Messina, con un gruppo di Amministratori di Condominio Santi Daniele Zuccarello, Luigi Giacobbe, Ugo Napoli, Vincenzo Velini e Sebastiano D’Urso, che avevano chiesto l’annullamento delle due Ordinanze Sindacali n. 85 e 122 dell’aprile 2020 e della delibera di Giunta Municipale 243/2019 con la quale era stato approvato il Regolamento per il servizio di raccolta differenziata nel territorio del Comune di Messina”. Lo dicono in una nota l’assessore comunale all’ambiente Dafne Musolino e il presidente di Messinaservizi Bene Comune Giuseppe Lombardo.

Il braccio di ferro

Il braccio di ferro tra amministratori di condominio e Comune, sui provvedimenti che hanno fissato regole e modalità della raccolta porta a porta a Messina, era finito al Tar nel 2019. Inizialmente il Tribunale amministrativo si era espresso in favore degli amministratori accogliendo la richiesta di sospensiva su alcuni punti. Nel frattempo Comune e MessinaServizi hanno continuato a lavorare sul progetto del porta a porta, ci sono stati incontri e riunioni anche con gli amministratori di condominio, nuovi provvedimenti. E questa volta l’esito che arriva dal Tar va in favore del Comune.

La decisone del Tar

“Il TAR Sicilia Sezione Catania – proseguono Musolino e Lombardo – con sentenza n. 191/2021 del 20 gennaio 2021 ha dichiarato inammissibile il ricorso con una motivazione che rende evidente come si sia tentato di anteporre l’interesse di pochi ostinati amministratori, che hanno cercato in tutti i modi di rallentare o intralciare l’avvio del servizio della raccolta differenziata invece di adoperarsi, come ha fatto la gran parte degli altri Amministratori condominiali che operano nel Comune di Messina, per contribuire alla realizzazione di uno dei servizi pubblici più importanti. Servizio che ha consentito alla città di Messina di raggiungere il primato della prima città metropolitana della Sicilia per percentuale di raccolta differenziata che ha raggiunto nel 2020 la quota media oltre il 30%.

Perché il ricorso è stato respinto

Il Tribunale, oltra a dichiarare inammissibile il ricorso perché carente di un interesse generale e diffuso, non ha mancato di osservare, inoltre, come nel caso concreto siano stati rappresentati solo gli interessi “di una ridotta porzione degli associati – da identificarsi negli amministratori di condominio che operano specificamente nel territorio del Comune di Messina – oltre al fatto che, per quanto attiene alle previsioni, contenute nei provvedimenti impugnati e relative ad obblighi imposti ai soli condomini, il difetto di legittimazione attiva dell’associazione ricorrente risulta assoluto”.

La superiore pronuncia ci conforta dunque delle soluzioni adottate, dimostrandoci che le stesse erano corrette. Nel tempo occorso alla definizione del giudizio in ogni caso né il Comune né la Messina Servizi sono rimasti fermi, anzi hanno portato avanti tutte le attività necessarie a raggiungere l’obiettivo della distribuzione dei carrellati sull’intero territorio comunale. Ad oggi sono state completate le Aree Sud e Nord, mentre nell’Area Centro è stato avviato il servizio nella zona blu fino alla Via S.Agostino con la rimozione graduale dei cassonetti fatta già fino al viale Boccetta e nelle prossime settimane interesserà anche la zona verde fino al V.le Europa, e a seguire entro febbraio/ marzo completare tutta la città”.

“Basta polemiche”

“Ci auguriamo che con questa pronuncia – concludono Musolino e Lombardo – si superino finalmente le divisioni e le polemiche strumentali e che si riconosca onestamente che grazie agli sforzi incessantemente profusi dalla Società con il sostegno dell’Amministrazione, per l’avvio del servizio di raccolta differenziata e per la sua estensione a tutto il territorio comunale, la città di Messina può vantare il primato di prima città metropolitana della Sicilia per la percentuale di RD che si attesta al 2020 al di sopra del 30% di media annuale, con notevole distacco rispetto a Catania, ferma al di sotto del 10% e Palermo che non raggiunge nemmeno il 20%”.

4 commenti

  1. Però a fronte di tale servizio la città in toto è sempre più sporca. Non c’è un angolo dove non si trovano sacchetti o quant’altro……….si poteva adottare una soluzione mista specie in alcuni quartieri famosi.

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    1. Basta guardare come viene effettuata la pulizia e la risposta è presto data.

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  2. È dai tempi di Ialacqua che la società cerca di porre rimedio alla sconfortante inciviltà di troppi.
    Purtroppo manca la cultura del bene comune.
    La colpa principale è sempre stata nostra.

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  3. Io non sono un fine giurista come lo è l’assesora Daffine, ma mi sembra che la sentenza del TAR non abbia dato ragione al Comune di Messina, ha semplicemente affermato ” […] il difetto di legittimazione attiva dell’associazione ricorrente risulta assoluto […]”. Però potrei anche sbagliarmi, se lo ha detto l’assessora sarà sicuramente come dice lei. D’altra parte la stessa è quella che ha spiegato, con altrettanto sicurezza, la volée nel giuoco del tennis, quindi è sicuramente un’esperta in tutti i campi, giuridici e non.

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