Fuori Bluferries, il servizio va alla Navigazione Libera del Golfo. Salta la tratta con Reggio

Fuori Bluferries, il servizio va alla Navigazione Libera del Golfo. Salta la tratta con Reggio

Francesca Stornante

Fuori Bluferries, il servizio va alla Navigazione Libera del Golfo. Salta la tratta con Reggio

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mercoledì 26 Giugno 2013 - 01:23

La compagnia che fa capo alla famiglia sorrentina Aponte si è aggiudicata il servizio di collegamento veloce nello Stretto per aver presentato l'offerta economicamente migliore

Il Ministero ai Trasporti ha scelto. Cambio della guardia in riva allo Stretto, il servizio di collegamento veloce tra le due sponde è stato affidato alla compagnia Navigazione Libera del Golfo che fa capo alla famiglia sorrentina degli Aponte. Più vantaggiosa, secondo il Ministero, l’offerta presentata dalla società che gestisce i collegamenti nel golfo di Napoli rispetto a quella di Bluferries, società di Rfi che in questi anni aveva gestito il servizio Metromare in consorzio con Ustica Lines. Sia NGL che Bluferries avevano presentato offerta solo per la tratta da e per Villa San Giovanni e dunque l’affidamento è solo per questa rotta. Non si sa ancora cosa accadrà con il collegamento con Reggio. Considerato che mancano solo tre giorni alla scadenza del vecchio appalto è facile ipotizzare che quella rotta è destinata a scomparire. Il fattore tempo però creerà non pochi problemi anche alla nuova compagnia che adesso dovrà attrezzarsi per raggiungere lo Stretto. Il patron e armatore Nello Aponte ci ha spiegato quali saranno i passaggi che adesso attendono da parte del Ministero. “Aspettiamo il conferimento formale del servizio con tutte le autorizzazioni necessarie, ma il tempo a disposizione è davvero pochissimo e non credo che in soli tre giorni riusciremo ad ottenere tutti quei benefici di carattere concessorio necessari per avviare il servizio”. Aponte si riferisce soprattutto alla biglietteria. “In questo momento non siamo neanche in grado di esprimere eventuali preferenze o richieste, avevamo proposto l’utilizzo di quella esistente ma ci hanno risposto che essendo di proprietà del Consorzio Metromare non è possibile. Siamo eventualmente disposti anche a versare una quota per l’utilizzo, l’importante è di riuscire in tempi brevissimi a iniziare a lavorare”. L’armatore sorrentino conferma che per questi motivi potrebbe esserci qualche giorno di stop, “aspettiamo l’ok del Ministero, da parte nostra stiamo già approntando il da farsi, ma non si fanno le cose così all’ultimo secondo, a tre giorni dalla scadenza di un servizio così importante”. La NLG ha presentato la sua offerta solo per la parte di appalto da 1.200.000 riguardante la tratta Messina-Villa e se l’è aggiudicata mettendo sul piatto poco meno di un milione di euro. A Messina arriverà un solo mezzo, il Napoli Jet, il personale sarà quello interno alla compagnia, come già ci aveva spiegato nei giorni scorsi Nello Aponte. “Non possiamo pensare di lasciare a casa i nostri lavoratori, soprattutto considerato che si tratta di un appalto da sei mesi. Se dovessimo restare nel prossimo triennio potremmo valutare ipotesi diverse”. Il Ministero infatti non ha previsto alcuna clausola che tutelasse la continuità occupazionale per i lavoratori attualmente in forza al Consorzio Metromare. Dunque, allo stato attuale, le lettere che preavvisavano il licenziamento tra pochi giorni potrebbero diventare un’amara realtà. Era questo uno dei nodi cruciali che i sindacati avevano fortemente denunciato nei giorni scorsi. L’Orsa aveva lanciato l’allarme soprattutto sul fatto che un budget a disposizione così basso, quello previsto era di 3 milioni di euro, non avrebbe garantito qualità e lavoro. Si è trattato infatti di una specie di corsa al ribasso e adesso a pagarne le conseguenze saranno pendolari, considerato che sparisce la tratta di Reggio, e lavoratori.

(Francesca Stornante)

8 commenti

  1. Finalmente avremo A PONTE a Messina….solo che con questo perderemo anche quei pochi posti di lavoro rimasti. Vedrete che ci costringeranno come Grillo ad attraversare lo stretto a nuoto!…..beh in estate passi..il problema e’
    d’inverno ..con l’acqua fridda…fredda come la testa di quei miei concittadini che non capiscono che il nostro “territorio” è considerato marginale e non degno di attenzione da parte del potere “forte” centrale orientato verso Nord. Le esigenze dei cittadini potranno essere più o meno espresse dagli organismi delegati alle”lamentele” ma come e’ sempre più evidente saranno ” disattese” per “mancanza di fondi” o spending review …Il momento in cui si elegge un Sindaco logato NO PONTE si incoraggia il sistema a dirottare la gran parte delle risorse per le infrastrutture al centro nord. Ve lo immaginate a Milano Pisapia con una maglietta ” No Expo ” ?

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  2. E’ VERGOGNOSO!!!!!!!!!

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  3. Complimenti a ‘sti Aponte per la “grandissima” trovata e la decisione di lasciare a…nuoto i pendolari da e per Reggio (i traghetti per Villa ci sono eccome, è Reggio che resta completamente “scoperta”!)! E complimenti a chi ha accettato questa “bellissima” offerta!
    Siamo nelle mani di nessuno…ma il Sindaco che ha intenzione di fare, in proposito? Qualcuno lo sa? A parte la “flotta comunale in un medio-lungo periodo, ovviamente…!!!!!
    O dato che in città vuole che camminiamo in bici (comunque, mica stiamo tutti…in pianura!), vuole anche che andiamo a Reggio a nuoto…?

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  4. Mah.. ancora il ponte?? non lo decide mica un sindaco.. e qualora la volonta del sindaco è no ponte significa si ad infrastrutture per la navigazione.
    No expo è una gran xxxxxx colossale che non tiene il paragone…
    per il resto se succedono queste cose è perchè non si è mai fatto niente fidandoci dei tuoi poteri forti!

    Svegliati!

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  5. vincenzo franza 26 Giugno 2013 10:26

    LA cosa più simpatica della proposta di NLG è che utilizzerà il personale proprio -senza quindi assumere in loco-, con un turno di lavoro programmato di 15 ore al giorno per 7 giorni la settimana (per il lavoro marittimo valgono delle normative internazionali che consentono questo orario di lavoro, ovviamente previa corresponsione di adeguate indennità e relativo straordinario).

    Fino ad oggi, nello Stretto di MEssina, in virtù di un protocollo interconfederale siglato tanti anni fa, non si potevano superare le 40 ore di lavoro settimanali.

    Se venisse confermata questa impsotazione, si aprirebbero interessanti opportunità per tutti gli armatori (ovviamente, un servizio di traghettamento organizato con questo tipo di impegno del personale costa molto meno).

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  6. liliana parisi 26 Giugno 2013 12:49

    Ma cosa pensano di fare la Regione Sicilia e la Regione Calabria a garanzia dei lavoratori e dei pendolari cittadini di queste regioni? E’ così che si combatte la disoccupazione?

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  7. che bello di nuovo abbandonati da tutto e da tutti. ancora piu’ soldini per la famiglia franza, perchè francamente sono curioso sul prezzo del biglietto di questi aliscafi e di quanto sarà la differenza con quelli dei normali traghetti. altre che aeroporto dello stretto. il nuovo sindaco propone delle navi comunali ad impatto ambientale zero, le galere romane. a remi cosi il problema inquinamento è risolto. meno male che Calabrò non è salito se no si diceva che era tutto fato apposto per gli interessi di Genovese

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  8. Sono 14 le ore di lavoro e non si possono superare le 72 settimanali ma ovviamente bisogna essere del mestiere per conoscere la MLC 2006…

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