Acquedolci. Raccolte oltre 500 firme contro la realizzazione della mega discarica in C/da Carbone

Acquedolci. Raccolte oltre 500 firme contro la realizzazione della mega discarica in C/da Carbone

Acquedolci. Raccolte oltre 500 firme contro la realizzazione della mega discarica in C/da Carbone

lunedì 18 Ottobre 2010 - 18:14

Previsto anche un evento pubblico in piazza e una raccolta firme -porta a porta-.

La raccolta firme, ad Acquedolci, sulla petizione contro la discarica di C/da Carbone sta andando avanti con successo.

Oltre 500 firme sono state già raccolte, prima ancora di indire un evento pubblico di piazza. E la campagna porta porta è ancora da avviare.

Il Comitato sta ottenendo nuove adesioni di organizzazioni e di personalità della società civile e dei partiti. Ultima adesione è arrivata dalla Pro Loco Acquedolcese, che durante un incontro pubblico in Consiglio Comunale, ha annunciato, per bocca del presidente Francesco Sciambarella, di volersi impegnare nella raccolta delle firme tra i soci e nella società.

Il Comitato Acquedolcese ha convocato una riunione, domani, Martedì 19 ottobre, alle ore 21.00, presso Casa delle Culture, per:

1) Studiare la documentazione della progettata discarica e per valutare l’iter autorizzativo e le pezze d’appoggio sulle quali è stato licenziato dalla Regione (pubblicazione dell’autorizzazione preliminare nella GURS del 13 Agosto 2010)

2) Al secondo punto, decidere le prossime mosse da intraprendere:

a) convocazione di un’assemblea pubblica?

b) una giornata di raccolta firme in piazza?

Gli esponenti che hanno promosso il Comitato, e tutti coloro che vi hanno aderito, hanno sempre sostenuto che sono d’accordo sulla necessità delle discariche in questa fase, a causa del fallimento del piano regionale integrato per la gestione dei Rifiuti Solidi Urbani, ma hanno altresì condizionato la costruzione di tali strutture alla tutela dell’ambiente e della salute della popolazione. Quindi, discariche di piccole dimensioni, commisurate agli abitanti del territorio e collocate in zone non deturbanti per il paesaggio, in rispetto della natura e non dannose per la salute dei cittaidni. Una discarica nel letto di un Torrente ad un km dal mare non ci sembra che abbia queste caratteristiche e vogliamo indagare sulla documentazione che ha portato ad un simile aborto da parte delle autorità regionali -competenti-.

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