Stop alla mensa, Cgil, Cisl e Uil: "In 3 anni 6 sospensioni. E 80 lavoratori a rischio stipendio"

Stop alla mensa, Cgil, Cisl e Uil: “In 3 anni 6 sospensioni. E 80 lavoratori a rischio stipendio”

Rosaria Brancato

Stop alla mensa, Cgil, Cisl e Uil: “In 3 anni 6 sospensioni. E 80 lavoratori a rischio stipendio”

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lunedì 18 Aprile 2016 - 09:26

Nuova protesta dei lavoratori delle mense, che da mercoledì saranno interrotte fino a fine anno scolastico. Senza bilancio è impossibile garantire il servizio. "In 3 anni di amministrazione Accorinti servizio sospeso 6 volte", spiegano Cgil, Cisl e Uil. Incontro con l'assessore Eller.

“La mensa è finita”. Stavolta non si tratta di una sospensione, ma di uno stop definitivo fino alla fine dell’anno scolastico. Non si possono mettere più altre toppe ad un servizio che è stato discontinuo sin dall’inizio, l’ennesima proroga scade mercoledì e non ci sono altre soluzioni. Senza bilancio di previsione, senza certezze, al dirigente del Dipartimento non è rimasta altra strada che mettere un punto.

Quando l’amministrazione sarà in grado, a maggio……(caso unico in Italia) di portare il bilancio, allora si potrà procedere con una nuova gara, ma solo per l’anno scolastico successivo, il 2016-2017. Nel frattempo o i bambini si portano il pranzo da casa oppure i singoli istituti si affidano in autogestione al “fai da te”. Molti si sono già rivolti all’Antonello che offre una refezione di altissima qualità.

Ma a pagare sono soprattutto gli 80 lavoratori del servizio mense, che da mercoledì resteranno senza stipendi.

Nuova protesta oggi al Comune di Filcams-Cgil Fisascat-Cisl Uiltucs-Uil contro le inefficienze dell’amministrazione comunale e per rivendicare soluzioni e risposte.

“In tre anni di amministrazione il servizio è stato sospeso per ben sei volte e da quanto si apprende non coprirà gli ultimi mesi dell’anno scolastico in corso- scrivono i sindacati- Da domani 80 lavoratori si troveranno senza occupazione, senza retribuzione per altri mesi. Un prezzo alto da pagare per questi lavoratori sui quali si sono riversate le conseguenze di una mancata programmazione”.

I disagi, sottolineano i sindacalisti sono sia per il personale che per le famiglie, gran parte delle quali sono i nuclei maggiormente disagiati: “Quanto si continua a registrare su questo servizio è inaccettabile – dichiarano i segretari Carmelo Garufi e Francesco Lucchesi della Filcams-Cgil, Pancrazio Di Leo e Salvatore D’Agostino della Fisascat-Cisl ed Eliseo Gullotti della Uiltucs-Uil- Chiediamo un immediato cambio di rotta a tutela della continuità lavorativa e di un servizio importante per la collettività”.
I sindacati chiamano in causa il neo assessore al Bilancio Luca Eller Vainicher, ricordando come lo stesso lo scorso mese di febbraio, allora esperto, abbia fatto pubblicamente presente che il servizio di refezione scolastica deve essere garantito e che si tratta di un servizio essenziale. “Ci sono servizi che non devono essere sospesi”, aveva dichiarato alla stampa. Filcams Fisascat e UilTucs investono della questione direttamente il neo assessore chiedendo un intervento finanziario che dia stabilità al servizio per garantire certezze occupazionali e un’adeguata risposta alla vasta utenza cittadina. Per la Ursino è questo il primo ostacolo da neo assessore alla Pubblica Istruzione anche se i margini per intervenire sono ridotti all’osso.

Una delegazione di lavoratori insieme ai sindacalisti ha incontrato l'assessore al Bilancio, Luca Eller Vainicher. L’esponente della giunta ha sottolineato che: “Attualmente c'è un problema di liquidità nelle casse comunali ed è stato fissato un percorso anche nel breve termine per superare questa criticità. Entro le prossime 48 ore il Bilancio, comprensivo del parere del Collegio dei Revisori dei Conti, sarà esitato per essere poi sottoposto all'esame in Aula del Consiglio comunale. Il rispetto delle attuali procedure potrebbe consentire di inviarlo al Ministero, che a quel punto sbloccherà i settanta milioni di euro che andrebbero a rimpinguare le nostre casse”.

Rosaria Brancato

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