La SFIDUCIA è prevista in DEMOCRAZIA, permette al POPOLO SOVRANO, indirettamente, attraverso i suoi rappresentati nelle istituzioni elettive, di sfiduciare un’altro eletto. La SFIDUCIA ha un valore politico quando è la sua maggioranza a sfiduciare chi governa, infatti se dovesse passare quella contro Matteo RENZI, sarebbe perché la sua maggioranza ha ceduto, ma nel caso di ACCORINTI, sindaco senza maggioranza e con tutto il Consiglio all’opposizione, il valore politico è ZERO, quello formale CENTO, da qui la sua ricandidatura. Questa particolare condizione è frutto marcio di una legge elettorale alla siciliana, voluta da chi voleva condizionare l’operato dei Sindaci siciliani, i quali non possono sfiduciare le loro maggioranze.

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Cara ROSARIA, so bene come la pensi su ACCORINTI nella sua qualità di sindaco, lo scrivi chiaramente, ma devi ammettere che sotto l’aspetto della furia dialettica, della passione politica, della strategia comunicativa e quindi dell’immagine di leader, RENATO sindaco a Messina è IMBATTIBILE, fa sembrare gli altri dei dilettanti, se la giocherebbe con Matteo RENZI, ultimamente è stato acclamato a scena aperta dai siciliani di Catania. Invito quel messinese su due che non lo gradisce a non illudersi, se dovesse passare la sfiducia farebbe un solo boccone di Giovanni ARDIZZONE o di altri aspiranti sindaci, perché certamente ACCORINTI ripresenterà a furor dei suoi sostenitori la candidatura.

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