Oggi il Consiglio regionale su Fondi strutturali e multiutility

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Redazione

Oggi il Consiglio regionale su Fondi strutturali e multiutility

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mercoledì 13 Aprile 2022 - 07:00

Complessivamente sono 11 i punti all'ordine del giorno nella seduta d'Assemblea che segna il ritorno di pubblico e stampa tra i banchi a Palazzo Campanella

REGGIO CALABRIA – Alle 11,30 di oggi torna a riunirsi a Palazzo Campanella il Consiglio regionale. E sarà anche una sorta di liberazione, in quanto si tratterà della prima seduta in cui pubblico e stampa torneranno a essere ammessi tra i banchi dell’Aula, dopo le restrizioni antiCovid.

Terranno banco Por e multiutility

Undici i punti all’esame dei consiglieri. Il primo è la contestatissima multiutility, che sul fronte dei rifiuti è poi l’Ato (Ambito territoriale ottimale) unico regionale.
A seguire, l’articolatissima rimodulazione dei vari piani – dal Pac al Fesr fino al Psc – fondati sulle risorse comunitarie destinate alla Calabria il cui utilizzo informa il Por, il Piano operativo regionale calabrese.

La seduta di ieri della Seconda commissione consiliare “Bilancio”

Fra le altre misure in trattazione, i bilanci di previsione 2022/2024 di Epmr (Ente per i Parchi marini regionali) e Aterp.
Due le proposte di legge al vaglio dell’Assemblea: la delega di funzioni amministrative sulle aree del Demanio marittimo proposta dal presidente Filippo Mancuso (Lega) e dal segretario-questore Ernesto Alecci (Pd) e le modifiche al Psr (Piano regionale della salute) 2004/2006 (proponente, il forzista Michele Comito, presidente della Terza Commissione consiliare “Sanità“). Ma c’è anche una proposta di provvedimento amministrativo, una proposta di legge sulla riorganizzazione di Tribunali e uffici del pm “suggerita” al Parlamento nazionale.

Seconda Commissione, Ato unico licenziato in meno di 10′

Ieri, intanto, nel corso di una seduta-flash della durata complessiva di circa 8 minuti, la Seconda commissione consiliare “Bilancio” (presidente, il meloniano Antonio Montuoro) ha rinviato la normativa per rimodulare il Pac (il Piano d’azione-coesione che, a sua volta, dispone di un plafond importante di risorse comunitarie). E ha licenziato con una tempistica a dir poco bruciante la proposta di legge-clou relativa all’Ato regionale unico, benché l’articolato abbia riscontrato in questi giorni veementi resistenze a livello istituzionale diffuso e politico nel centrosinistra.

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