Tagli agli sprechi, De Luca revoca Innovabic. Sospese anche spese differibili

Tagli agli sprechi, De Luca revoca Innovabic. Sospese anche spese differibili

Rosaria Brancato

Tagli agli sprechi, De Luca revoca Innovabic. Sospese anche spese differibili

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martedì 07 Agosto 2018 - 05:38

Il Comune era rimasto l'unico socio in grado di sostenere la partecipata. Intanto con un atto d'indirizzo il sindaco ha disposto la sospensione fino al 31 agosto di tutti i provvedimenti che prevedono spese non urgenti

A proposito di tagli alle spese e di carrozzoni, De Luca ferma Innovabic, la partecipata che vede il Comune di Messina al 33% insieme alla Città Metropolitana ed all’Università, divenuta col tempo più una zavorra che altro.

Con la delibera di ieri il sindaco ha dato un “taglio” ad Innovabic ricordando gli ultimi tentativi di salvataggio andati a vuoto. E’ infatti trascorso un anno dall’avvio del procedimento di liquidazione.

Nella seduta dell'assemblea straordinaria dei soci del 18 settembre 2017- si legge nella delibera- tenuto conto dello stato di salute economico-finanziaria della società, è stato deliberato di porre la società in stato di liquidazione nonché richiedere al liquidatore di redigere una ipotesi di piano di risanamento”.

Il 9 febbraio scorso il liquidatore Dario Latella ha presentato una relazione sulla situazione economica comprensiva di un Piano di risanamento. Dalla relazione si evince la riconduzione dello stato di difficoltà della Società alla mancata stipulazione dei contratti di servizio che ciascun socio avrebbe dovuto sottoscrivere nel corso del tempo. Il Comune di Messina infatti ha stipulato il contratto di servizio nel dicembre 2017 ma altrettanto non hanno fatto gli altri due soci (Università e Città Metropolitana).

In particolare la Città Metropolitana già dal 2014 ha deliberato l’uscita dall’Innovabic.

Valutato che il Piano proposto dal Liquidatore non appare "adeguato" in quanto non sufficientemente accompagnato da provvedimenti di ristrutturazione aziendale che comprovino la fondatezza delle prospettive di recupero- scrive De Luca- anche in considerazione della posizione di fatto "non cooperativa" degli altri due soci; preso atto delle risultanze del bilancio degli ultimi cinque anni, con particolare riferimento alla evidente difficoltà di acquisizione delle entrate provenienti dai tre soci e la peculiare importanza acquisita invece dalle entrate diverse che. per statuto, avrebbero dovuto misurare non oltre il 20% dell'intero fatturato della società, ritenuto che il Comune di Messina, quale unico socio che abbia stipulato un contratto di servizio, non possa e non debba rimanere da solo a sopportare l'improponibile onere di reggere l'operazione di risanamento societario, delibera di acquisire tutta la documentazione necessaria per comprendere lo stato di salute della società INNOVABIC; di predisporre, qualora l'esito dell'esame della documentazione confermi le indicazioni negative sommariamente descritte nella parte narrativa, entro il 10 settembre 2018 una proposta di deliberazione per la revoca del contratto di servizio con INNOVABIC”.

Nel frattempo viene sospesa l’esecuzione di ogni attività affidata, come quelle relative al Pon Metro (che è anche in fase di rimodulazione).

Di fatto è la parola fine su una partecipata che si è rivelata più un costo che uno strumento a sostegno dell’amministrazione.

Tempostretto negli anni scorsi ha seguito alcune vicende relative ad Innovabic come il caso del “bando lampo” (leggi qui), che, nonostante le segnalazioni venne portato a compimento quasi ad “insaputa” del Comune stesso….. (leggi qui).

Intanto De Luca, dopo aver approvato il 5 agosto il Piano Esecutivo di Gestione (PEG) provvisorio 2018, ha firmato un atto d’indirizzo destinato ai dirigenti per sospendere fino al 31 agosto tutti gli atti che hanno effetti diretti d’impegno di spesa.

Questa Amministrazione, insediatasi in data 26 giugno 2018. in conformità al programma elettorale e nelle more della formulazione delle linee di mandato, intende riformulare indirizzi politici in ordine alla gestione dell'Ente; pertanto si invitano i dirigenti a sospendere fino a 31 agosto 2018. l'adozione di atti aventi effetti diretti di impegno di spesa di approvazione di progetti di lavori, servizi e forniture, nonché ogni altro atto che possa avere effetti indiretti sul bilancio e sul patrimonio dell'Ente

La sospensione non opera per gli atti indifferibili e urgenti la natura dei quali è attestata formalmente dal dirigente, per gli atti dalla mancata adozione dei quali possa generarsi un danno di qualsiasi natura per l'Ente.

De Luca ha inoltre disposto l’avvio di un’ interlocuzione con l'Assessore di riferimento per concordare quali progetti e obiettivi perseguire tra quelli già contenuti direttamente o indirettamente negli atti di programmazione e quelli dei quali, invece, sospendere l'attuazione in attesa del compimento del percorso politico necessario ad una più nitida delineazione dei nuovi intendimenti dell'Amministrazione.

Indicare con atto esplicito gli eventuali effetti impliciti o, comunque, non evidenti che dovessero sorgere dal blocco o dal rallentamento provvisorio di cui trattasi in modo che nessun alibi possa essere opposto in caso di eventuale emersione di criticità non preventivamente prefigurate e lealmente palesate all'organo politico,comunicare preventivamente con ogni mezzo certo e chiaro all'Assessore di riferimento, dal 1° settembre al 31 dicembre 2018, le spese che si intendono effettuare nel mese successivo per poter consentire alla Giunta, nella fase transitoria della progressiva adozione di tutti gli strumenti di programmazione strategica e operativa, di poter ponderare l'attività da svolgersi in relazione ad eventuali criticità economico- finanziarie che si potrebbero riscontrare”.

Rosaria Brancato

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