Edilizia scolastica al palo, Messina rischia di mandare in fumo 5 milioni di finanziamento

Edilizia scolastica al palo, Messina rischia di mandare in fumo 5 milioni di finanziamento

Francesca Stornante

Edilizia scolastica al palo, Messina rischia di mandare in fumo 5 milioni di finanziamento

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lunedì 19 Maggio 2014 - 11:15

L'allarme arriva dai consiglieri comunali Pd Claudio Cardile, Francesco Pagano e Giuseppe Santalco che oggi hanno tenuto una conferenza stampa insieme all'ex assessore alle Politiche educative ed Edilizia Scolastica Liliana Modica e all'ex assessore ai Lavori Pubblici Tani Isaja. Sul tavolo osservazioni e proposte per intervenire sul settore scuole

Cinque milioni di euro di risorse europee a disposizione per interventi di manutenzione e ristrutturazione degli edifici scolastici di Messina. Ventuno scuole del territorio comunale ammesse al finanziamento per utilizzare queste somme che rientrano nel Programma Operativo Nazionale (Pon) "Ambienti per l'apprendimento". Obiettivo del programma: riqualificazione degli edifici scolastici pubblici in relazione all'efficienza energetica, alla messa a norma degli impianti elettrici, all'abbattimento delle barriere architettoniche, alla dotazione degli impianti sportivi e al miglioramento dell'attrattività degli spazi scolastici. Un'opportunità importante per Messina. Opportunità che però il Comune rischia di perdere mandando in fumo 5 milioni di euro. L'allarme è stato lanciato oggi dai consiglieri comunali Pd Claudio Cardile, Francesco Pagano e Giuseppe Santalco, insieme all'ex assessore alle Politiche educative ed Edilizia Scolastica Liliana Modica e all'ex assessore ai Lavori Pubblici Tani Isaja.

Per gli esponenti Pd quella di oggi non è stata una conferenza stampa di denuncia ma un modo per "svegliare" l'amministrazione comunale, sperando di riportare l'attenzione su un settore cruciale come quello delle scuole. "In questo momento così difficile per il Partito Democratico spero che questo possa essere il primo intervento per tornare a parlare di problemi veri che riguardano la città" ha spiegato Isaja che ha fatto un plauso al Governo Renzi per aver posto maggiore attenzione sul settore scuole che però rischia di non sortire effetti se i Comuni non si attrezzano per intercettare i fondi.

La situazione del Comune di Messina in questo momento è critica. Cardile e Pagano hanno sottolineato che attualmente dei 21 istituti ammessi ai finanziamenti solo 7 riusciranno effettivamente ad intercettare le somme, poichè sono gli unici ad aver prodotto progetti esecutivi. Per i consiglieri le responsabilità sono da ricercare soprattutto nella nuova organizzazione della macchina amministrativa comunale. "Gli uffici sono stati totalmente smembrati in seguito al nuovo Organigramma e Funzionigramma della struttura organizzativa Comunale voluta dal Direttore Generale. Il vecchio dipartimento “Edilizia scolastica” è stato sostituito dal dipartimento “Manutenzioni Immobili Comunali”. Questa riorganizzazione ha portato all’avvicendamento del dirigente e al trasferimento di due tecnici ed una segretaria amministrativa. La carenza di personale ha di fatto rallentato notevolmente l’attività di progettazione con la conseguenza che non vi sono nuovi progetti e quei pochi esecutivi già pronti andrebbero aggiornati e rivisti".

I consiglieri hanno fatto emergere che i tecnici del dipartimento sono riusciti a sviluppare solo 7 progetti esecutivi su 21 (Crispi-Pascoli, Giovanni XXIII, Salvo D’Acquisto, Gaetano Martino, Albino Luciani e Verona Trento), alcune scuole (Tremestieri, Battisti, Santa Margherita) vogliono rinunciare al finanziamento per l’impossibilità di realizzare il progetto esecutivo nei tempi stretti imposti dal MIUR, che soltanto 7 scuole accederanno così al finanziamento, mentre le restanti 14, pur avendo ottenuto la candidatura al finanziamento, non sono state messe nelle condizione di utilizzare questi fondi, ma che, ad onor del vero, in tre anni i tecnici del Comune (e forse anche i dirigenti scolastici) avrebbero potuto realizzare tranquillamente tutti e 21 i progetti e non soltanto i 6 fortunati.

"Come si può pensare di attrarre fondi europei senza i progetti esecutivi? E come si intende andare avanti se le uniche scelte fatte sono illogiche?" ha chiesto Liliana Modica che ha acceso i riflettori sul caso della scuola Beata Eustochia per la quale il Comune ha chiesto un finanziamento da 950 mila euro quando però già era stato ottenuto un mutuo di 800 mila euro dalla Cassa Depositi e Prestiti.

Il risultato è che gli unici finanziamenti esterni che provengono dal Ministero delle Infrastrutture e riguardano la scuola Principe di Piemonte (€200.000,00) e la scuola di Sperone (€ 110.000,00) (finanziamenti ottenuti dall’Amministrazione precedente), mentre con i fondi Cipe per la Regione Sicilia da 34,5 milioni l’Amministrazione Comunale ha risposto con la presentazione di un solo progetto per il rifacimento dei prospetti della scuola materna ed elementare Crispi e media Pascoli. Dunque si comprende che il Comune non ha nessun altro progetto esecutivo da produrre in caso di finanziamenti esterni.

Un altro dettaglio da non sottovalutare è il fatto che appena le Province spariranno è che anche le scuole superiori saranno di competenza comunale e dunque gli esponenti Pd chiedono al Sindaco di attivarsi al più presto per non arrivare impreparato. Un caso su tutti, segnalato da Liliana Modica, quello dell'Istituto nautico che ad oggi è smembrato in quattro plessi.

Il consigliere Santalco ha proposto ad esempio un task force con i tecnici della Provincia che potrebbero essere un supporto per nuove progettazioni che riguardano gli istituti.

Gli esponenti Pd chiedono all'amministrazione cosa intende fare per scongiurare la perdita di circa 5 milioni di euro di finanziamenti europei. E poi propongono di potenziare il vecchio Dipartimento Edilizia Scolastica con tutti i tecnici necessari a completare i rimanenti 14 progetti nei tempi previsti, motivare i Dirigenti Scolastici scoraggiati a non rinunciare ai finanziamenti offrendo tutto il supporto tecnico necessario a completare l’iter amministrativo, intervenire presso il MIUR affinché vengano prorogate le scadenze per le scuole che certamente non riusciranno a completare in tempo i progetti esecutivi.

Francesca Stornante

8 commenti

  1. che ci frega dei soldi e delle scuole,i figli li manderemo a studiare in TIBET

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  2. che ci frega dei soldi e delle scuole,i figli li manderemo a studiare in TIBET

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  3. vuoi un cracker 19 Maggio 2014 14:35

    Ma i Milioni di euro che si è +++++ +++++invece dove sono??

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  4. vuoi un cracker 19 Maggio 2014 14:35

    Ma i Milioni di euro che si è +++++ +++++invece dove sono??

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  5. un cittadino messinese 19 Maggio 2014 15:50

    ma isaja e modica con quale sindaco facevano gli assessori forse sarebbe meglio occuparsi di altro stimo cardile x il suo lavoro svolto nel iii quartiere e so quanto lavora saktalco arriva da forza italia pagano con tutto il rispetto non penso che apra bocca se qualcuno non gli dica cosa dire

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  6. un cittadino messinese 19 Maggio 2014 15:50

    ma isaja e modica con quale sindaco facevano gli assessori forse sarebbe meglio occuparsi di altro stimo cardile x il suo lavoro svolto nel iii quartiere e so quanto lavora saktalco arriva da forza italia pagano con tutto il rispetto non penso che apra bocca se qualcuno non gli dica cosa dire

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  7. Ma da per favore 61 20 Maggio 2014 07:01

    incompetenti e poco conoscenti della materia

    x tempostretto…censuratemi di nuovo

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  8. Ma da per favore 61 20 Maggio 2014 07:01

    incompetenti e poco conoscenti della materia

    x tempostretto…censuratemi di nuovo

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