Il ministro degli Interni chiude il convegno europeo a Unime sulla lotta alla criminalità transnazionale
“E’ una iniziativa dell’Unione Europea che sta lavorando ad una legislazione anti crimine col contributo dell’Italia che è stato il primo paese a definire i reati di natura associativa e di criminalità organizzata”. Così il ministro degli Interni Matteo Piantedosi commenta il convegno europeo in corso a Messina. Il rappresentante del Governo Meloni è intervenuto a chiusura dei lavori: “L’Italia è in prima linea come riferimento di metodologie e argomenti normativi nel contrasto al crimine organizzato transnazionale. Anche la proposta di definizione di crimine organizzato transnazionale si inserisce in un dibattito che si alimenta della visione italiana in merito ai reati associativi”.
Droga, cybercrime e fondi Pnrr
I relatori dei vari panel di lavoro hanno affrontato i punti più spinosi del lungo percorso verso la lotta europea comune al crimine organizzato, a partire dalle differenze normative tra paesi e i principali ostacoli che queste presentano, verso l’armonizzazione di leggi e strumenti giudiziari. Il ministro Piantedosi è invece tornato su quelli che sono i settori chiave di questa lotta: “Su questo aspetto che riguarda anche la lotta al traffico di droga e al cybercrime – assicura il ministro – non c’è più una collisione tra visione europea e quella italiana, ma un lento avvicinamento. Sono molto fiducioso”. Sulla tutela dei fondi del Pnrr, ha detto Piantedosi “non vedo elementi di particolare preoccupazione”.

