L'allarme dissesto anima il consiglio comunale: «Il sindaco riferisca in aula»

L’allarme dissesto anima il consiglio comunale: «Il sindaco riferisca in aula»

Redazione

L’allarme dissesto anima il consiglio comunale: «Il sindaco riferisca in aula»

mercoledì 19 Novembre 2008 - 13:50

Approvato un odg di Gennaro: l'amministrazione relazioni sullo stato delle cose. Passa anche la proposta di Ansaldo su una commissione d'inchiesta sui debiti fuori bilancio, che slittano ancora

Come prevedibile, slittano ancora i debiti fuori bilancio approdati in consiglio comunale qualche settimana fa. Argomento centrale di discussione diventa, inevitabilmente, l’allarme dissesto finanziario lanciato dal sindaco Giuseppe Buzzanca. Lo stato di salute economico di Palazzo Zanca non è chiaro, dunque come si può, in queste condizioni, votare debiti fuori bilanci ancora meno chiari? E’ questo il succo del discorso di Giuseppe Melazzo, presidente della I commissione Bilancio, che oggi ha spiegato che «non tutte le delibere sono riferibili a semplici regolarizzazioni contabili, anzi alcuni sono riconoscimenti che comportano pagamenti non effettuati. Una delle sentenze sarebbe ancora nei termini di impugnazione, ci sono diversi profili da approfondire, anche se apprezziamo il fatto che il principio che le delibere devono essere completate dalla relazione dei dirigenti è stato avviato».

Per la votazione, però, ripassare più tardi. Non c’è il parere legale, e soprattutto non c’è chiarezza, come detto, sulle condizioni finanziarie del Comune. «Il dissesto non è una scelta politica – sottolinea Melazzo, riprendendo quanto dichiarato anche dal vicesindaco Udc Ardizzone – ma è dettata da dati numerici». C’è poco da discutere, insomma, soprattutto se il numero due del sindaco afferma che l’Udc non voterà un bilancio poggiato sulla dismissione degli immobili. «Sono favorevole al dissesto – ha aggiunto il capogruppo del Pd Marcello Greco – che è un fatto matematico, ma non può essere usato come ricatto».

In aula il dibattito si sposta, dunque, dai debiti fuori bilancio alla più ampia crisi finanziaria. E un problema viene posto, ancora da Melazzo: cosa succederà con il bilancio di previsione? Come si potrà redigere senza i bilanci delle partecipate? E se il lodo da 52 milioni di euro che vede coinvolto il Comune dovesse dar torto a Palazzo Zanca? Troppi i se e troppi i ma, ecco perché alla fine gli unici atti che vengono fuori dal consiglio di oggi vedono l’aula pressoché compatta nel chiedere precisi impegni all’amministrazione e alla politica: istituire una commissione d’inchiesta sui debiti fuori bilancio e sulle loro origini (proposta di Giuseppe Ansaldo, Il Centro con D’Alia), riferire in aula, nella persona del sindaco stesso ma anche dei componenti della sua giunta che sono anche deputati regionali, ovvero Ardizzone e Romano, sulle condizioni economico-finanziarie dell’Ente (ordine del giorno di Gaetano Gennaro, Pd Democratici per Messina). Sulle bollenti delibere dei debiti fuori bilancio la I commissione tornerà a riunirsi giovedì pomeriggio in seduta straordinaria.

(foto Dino Sturiale)

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